mercoledì 29 dicembre 2010

ECO PASTA AL FORNO

Ragazziiiiiiii!Vi rendete conto che anche il 2010 sta per salutarci?!Io quest'anno non l'ho letteralmente visto, si può?Mi pare ieri di essere andata a Favignana ed invece....
Non so voi, io tendo sempre a fare una sorta di bilancio di quel che si è fatto, quello che si sarebbe potuto fare, le cose da lasciare e quelle da intraprendere.Mi piace fare il punto della situazione per capire che direzione sto seguendo con la mia vita e, se possibile, capire dove migliorare per me e per chi mi sta attorno.Qualche buon proposito sono riuscita a mantenerlo quest'anno, speriamo di fare meglio nel 2011!Certamente nei prossimi giorni saremo farciti dagli oroscopi, dai pronostici..Prendiamola come occasione per farci due risate e non per corrucciarci se saturno si affaccia alla nostra finestra, l'artefice della nostra vita siamo noi!Non dimentichiamocelo mai!"HOMO FABER FORTUNAE SUAE"
Nel frattempo volevo ringraziare i lettori/amici di lunga data e quelli più recenti..tutti voi mi avete dato tanto con la vostra presenza, le vostre parole, la vostra interazione!GRAZIE!
Prima di salutarvi vi lascio una ricetta che potrete sperimentare sin da stasera.Un modo di fare la pasta al forno in maniera veloce e...senza sprecare nemmeno l'acqua di cottura della pasta, sfruttandone invece la ricchezza di amido!Ho sperimentato il metodo diverse volte, usando divrsi condimenti;il risultato è sempre piaciuto!
Oltre a non sprecare acqua, vi permetterà di avere una pasta leggera e comunque gustosa.Io lancio il sassolino, vediamo se qualcuno raccoglie...

PASTA AL FORNO CON RUCOLA&MONTEBORE ed ECO BESCIAMELLA

Conchiglie integrali per 2
Un mazzetto di rucola
Una fetta di Montebore
noce moscata
1 cucchiaio e mezzo di farina
Montebore grattuggiato

Cuocete la pasta in acqua salata, scolatela senza buttare tutta l'acqua.Prendete due tazze circa di acqua di cottura, stemperatevi dentro la farina e la noce moscata.Cuocete la "eco besciamella" sino a che sarà addensata.Mondate la rucola e tagliatela a pezzettini.Tagliate a cubetti il Montebore.
Oliate una pirofila, adagiatevi la pasta che condirete con la rucola , il Montebore a dadini e la besciamella.Una spolverata di Montebore grattuggiato e via in forno a 180° per una ventina di minuti a gratinare.
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Non so se farò capolino nei prossimi gioni...In caso BUON ANNO!!!!!

venerdì 24 dicembre 2010

BUON NATALE!


Stamattina, uscendo di casa per venire al lavoro sorridevo.Sorridevo alla vigilia di Natale vedendo schiere di uomini mandati in spedizione a fare acquisti da Peck o in altre gastronomie/pescherie, come non facevo da diversi anni.Quest'anno sento di poter accogliere una festa che ho amato solo da piccola con uno spirito sereno e gioioso.
Penso alle chiassose sedute mangerecce con tutta la mia famiglia(a Natale saremo in parecchi!), alle tradizioni un po' rotte dal mio essere non carnivora( ma che hanno capito tutti oramai), al semplice ed unico calore che solo la famiglia sa trasmetterti.
Al contempo, penso a chi non trascorrerà un Natale felice, a chi soffre, a chi è malato, a chi è solo, a chi è disperato...Proprio a queste persone vorrei arrivasse un sorriso ed un abbraccio fraterno di speranza che dica "non siete soli, coraggio"!.Del resto Natale è proprio questo, SPERANZA.
Auguro a tutti voi giorni ricchi di gioia, serenità, pace interiore, concordia ed amore.E che questa condizione vi accompagni tutto l'anno.
BUON NATALE!

martedì 21 dicembre 2010

IL PRANZO DEGLI AVANZI

Buongiorno!Buon primo giorno d'inverno!E, detto da me....Giusto perchè stamane non si gelava come nei giorni scorsi e..perchè ieri ho fatto un acquisto tatticissimo per non avere più i piedi come due ghiaccioli in casa:ho trovato ed acquistato un paio di stivaletti pelosi troppo caldi e morbidosi!Risultato?Mi sono infilata a letto coi piedini belli caldi e mi sono addormentata all'istante!:)
Qui nel fratempo piove-nevica-piove ma, oramai, non ci si fa più caso.La gente è sempre più isterica ma, chissenefrega.
Oggi nulla di particolarmente nuovo, solo un'idea per riciclare gli avanzi di una cena a base di sformatini di polenta e risotto al Montebore&tartufo(fatto in abbondanza) con contorno.Visto che mi sono ritrovata con due pugnetti di riso avanzati ed un po' di ritagli di polenta, ho deciso di riciclare il tutto in maniera virtuosa, dando vita ad un pranzo rustico ma davvero goloso!
Io ve lo presento, visto che in queste feste di avanzi ce ne saranno..La cosa importante è non buttare ma, cercare di riutilizzare e trasformare ciò che si ha a disposizione(magari cucinae e poi surgelate!)

PIATTO MISTO DEL RICICLO

POLPETTINE di RISOTTO AL MONTEBORE
2 pugni di risotto cotto al Montebore
pangrattato

Formate delle palline con il risotto avanzato e ripassatele nel pangrattato.Rosolatele in padella antianderente, eventualmente con un poco di burro chiarificato

POLENTA&FORMAGGIO
ritagli di polenta taragna avanzata
avanzi di formaggio( erbarinata, montebore etc etc)
Ghee

Scaldate un po' di ghee in una padella antiaderente e rosolatevi la polenta.Dopo qualche minuto aggiungete sulla superficie della polenta gli avanti di formaggio, coprite la padella e lasciate sciogliere dolcemente il formaggio.

Servite il piatto del riciclo con un'insalata mista o verdura al vapore non troppo cotta.
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giovedì 16 dicembre 2010

I FORMAGGI DELLA VAL BORBERA:Gli SFORMATINI DI POLENTA

Buongiorno cari!Dichiaro pubblicamente di non rendermi affatto conto che tra una settimana è Natale...Questo nonostante:combatta da due settimane con orde isteriche in cerca di regali;il trovare trovare un parcheggio residenti LIBERO sia un miraggio(ma gli ausiliari della sosta 'ndo stanno?!);sia quasi cascata da un marciapiede causa "borsettata multipla e violenta" di un tizio carico di pacchi, che m'ha urtato e m'ha pure guardata in cagnesco...;nonostante ci siano addobbi più o meno kitch ovunque(anche in casa mia, ma non kitch);in piazza Duomo ci sia un albero enorme con sotto un discutibile temporary-shop di Tiffany;i supermercati siano letteralmente MURATI di panettoni, torroni, cioccolatini e frutta secca;quasi tutti i sacchetti della spesa o dei negozi siano in versione natalizia.E fa pure un freddo barbino...Nonostante tutto ciò non mi rendo conto.Pazienza, tanto la settimana prossima dopo cenoni e pranzi mi rinsavirò!!!:)
Visto che con la fine dell'anno vorrei concludere la saga dei formaggi della Val Borbera, vi presento l'ultima mia creazione che ho proposto per ben due cene a casa mia, visto il successo che hanno riscosso.Di mio c'è solo l'idea d'assemblamento, la parte del leone l'hanno fatto ingredienti ottimi a disposizione(come sempre).In particolare un formaggio di capra delicatissimo, erborinato, chiamato "Erbarinata".Se siete amanti di questo tipo di formaggi vi ammalierà e sbalordirà;se non lo siete vi conquisterà e convertirà(come me che non amo molto questi formaggi..).Non pensate ad un gorgonzola ma a qualcosa di molto più delicato, unico.Siccome in casa mia ho sempre visto e sentito i miei gustare e dire che la morte del gorgonzola è la polenta....Ho tramutato il ricordo in un gustoso finger food ;)

SFORMATINI DI POLENTA TARAGNA CON ERBARINATA E FICATA

Farina per polenta taragna(la mia era bio ed istantanea, chiedo venia)
Acqua
Sale
Erbarinata
Ficata(ossia marmellata di fichi a pezzettoni realizzata dal caseificio Vallenostra)

Semplicissimo e senza dosi(dipende da quanti siete e da che fame avete;consiglio:ABBONDATE!).Preparate la polenta portando a bollore l'acqua.Una volta salata stemperate con una frusta a pioggia la farina, fate addensare e portate a cottura rimestando a lungo(oltre i min sulla confezione) con un mestolo di legno.
Bagnate una pirofila bassa e rovesciatevi dentro la polenta livellandola bene, in modo da ottenere uno strato da 2 o 3 cm.Fate raffreddare.Prendete un coppapasta e ricavate dei cilindretti con la polenta.Oliate una pirofila, metteteci i cilidretti che sormonterete con pezzetti di Erbarinata e quindi un cucchiaino di Ficata.
Passate in forno a 180° per 15 min e servite!
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PS:NON BUTTATE I RITAGLIDI POLENTA!Vi dirò come ho riciclato gli avanzi della cena! PB271873

martedì 14 dicembre 2010

VEGAN PURPETT

Rieccomi!
Ragazzi non avete idea di quanto sia stato bello ed importante per me l'weekend appena passato.
Una centrifuga a livello fisico ed emotivo che mi ha lasciato adoosso tanta energia positiva e tranquillità.Il programma è stato davvero intenso( tra l'altro ho fatto un sacco di cose che non avevo mai affrontato come le meditazioni AUM, il rebirthding..) ma, ne è valsa la pena.A rendere così speciale il tutto, oltre ad un gruppo subito sintonizzato e da insegnanti davvero unici, è stato il luogo che ci ha ospitato.Un vecchio cascinale con una vista apertissima tra le colline, ristrutturato secondo la bioedilizia ed il feng shui ci ha accolto, facendoci percepire la potenzxa dell'energia del sole dall'alba al tramonto.Abbiamo mangiato anche benissimo, tutto gustosissimo rigorosamente bio e vegan.Praticamente ci sono andata a nozze!
Non so se attaverso il blog riuscirò mai a trasmettervi il mio stato d'animo, comunque ci ho provato :)
In tema con questo mood vi presento una delle mie invenzioni, che si è rivelata poi davvero gustosa, ve la consiglio.Un modo per gustare un legume poco utilizzato come i lupini( che amo molto), abbracciandoli con la dolcezza della zucca( altro amour).

POLPETTE DI LUPINI E ZUCCA

Mezza confezione di lupini in salamoia( li trovo al super)
un bel pezzo di zucca cotta sfruttando il calore del forno mentre cuocevo il pane
rosmarino
una manciata di lievito alimentare in scaglie(o pangrattato)
farina per polenta taragna

La ricetta è semplicissima, l'unica cosa"lunga" è la preparazione dei lupini.Scolate i legumi dalla salamoia e metteteli in una pentola a bollire per una mezz'ora.Scolateli, fateli raffreddare e sbucciateli.Riducete la zucca in cubotti.Mettete in un mixer i lupini, la zucca, il rosmarino e dil lievito alimentare.Ponete il composto in un piatto fondo e,se necessario aggiungete dell'altro lievito o del pan grattato.Formate delle polpettine e passatele nella farina per polenta.Cuocetele in una pentola antieaderente, al massimo unta di olio evo.
Servite con un'insalatina.
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Un abbraccio pieno di luce.Namastè.

venerdì 10 dicembre 2010

SARACENO MON AMOUR...

Buongiorno a tutti!Qui a Milano oggi è una giornata talmente luminosa, che pare primavera.Un vento potentissimo, che mi ha fatto credere stesse arrivando Mary Poppins(tanto per rimanere in tema Disney-Natale), ha spazzato via grigio, pioggia e nuvole, regalandoci finalmente un po' di luce.Aoh, anche noi umani abbiamo bisogno di luce, mica solo le piante!!!
E questo weekend particolare che mi attende, non poteva iniziare in miglior modo.Questo pomeriggio , infatti, partirò per un seminario di yoga "eclettico" che mi impegnerà sino a domenica pomeriggio.Un weekend fatto di pratiche di Ashtanga, e mille altre attività tra cui meditazioni attive e pratica dei 5 tibetani(li conoscete?!).Il tutto si terrà in un posto incantevole, dove mangeremo bio, vegan, immersi nella natura dell'oltrepo pavese.Lunedì, se non sarò totalmente distrutta, vi racconterò per bene che cosa ho combinato :)
Non vi lascio però senza salutarvi ed augurarvi un lieto fine settimana.Dal titolo forse qualcuno penserà che ho preso un colpo di testa...no, ho fatto pure il test di fedeltà su Repubblica e sono risultata fedelissima!Il saraceno in questione non è altro che il grano saraceno!Nonostante lo avessi mangiato mille volte nei muesli, nella taragna ed in altre preparazioni, non avevo mai provato a gustarlo da protagonista.Un alimento eccezionale che il mio vecchio maestro di yoga mi raccomandava spesso di consumare in inverno( ed io mi sono mossa un po' in ritardo eh..) sia per il suo potere riscaldante, che per la sua eccezionale carica nutrizionale.Perchè in inverno, oltre a coprirsi, è importante nutrirsi in maniera adeguata per creare giusto calore(i grappini disperdono solo energia !!!).In Sicilia forse non ne avrete bisogno ma, qui in pianura "fa frech".
E siccome l'alieva incamera, medita e poi mette in pratica, un giorno ho acquistato un pacchettino di questa delizia e l'ho cucinato come m'ispirava quella sera.Che dire, è stato un amore fulminante, tanto che ora non manca mai una volta a settimana sulla mia mensa!
Tranquilli, non voglio creare un nuovo tormentone come con i formaggi(è quasi finito...), voglio condividere con voi una cosina buona buona, che è stata apprezzata anche dal mio fidanzato!

SARACENOTTO CON PORRI E ZUCCA

160 gr di grano saraceno totstato in un padellino antiaderente(sarà più gustoso)
2 porri bio
1 bel pezzo di zucca semi cotta in forno(sfruttando il calore del forno acceso per il pane)
olio evo
acqua
dado casalingo

Un una pentola capiente fate rosolare il dado casalingo con un filo di olio evo e fate appassire lentamente i porri mondati e tagliati a rondelle, e la zucca fatta a dadini.Il sale del dado permetterà alle verdure di far uscire la loro acqua di vegetazione e non aggiungere altro olio.
Una volta che avrete stufato un po' le verdure aggiungete il grano saraceo tostato e rosolatelo un po', dopo di che aggiungete 400 ml di acqua e portate a cottura il tutto in una ventina di minuti(fate asciugare il tutto come un risotto).
Servite in purezza e, se piace, con una spolverata di lievito alimentare in scaglie.
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BUON FINE SETTIMANAAAAAAAAAAAAAA!

martedì 7 dicembre 2010

RICETTE COI FORMAGGI DELLA VAL BORBERA:TEGLIA CON PATATE E CAVOLO NERO

Milano, S.Ambreous...deserto.Forse era un po' presto stamattina, o forse sono davvero partiti in massa, sfruttando questa gustosa occasione di fare un "ponte" degno del suo nome.Io, a parte la fatica immane di abbandonare il letto, ho apprezzato la tranquillità di questa mattina, mentre mi recavo al lavoro.Si fa quel che si può per consolarsi di non essere a casa al calduccio ;)
E per prolungare il benessere di questa tranquillità, eviterò le zone attorno alla Scala, in cui si accalcheranno, curiosi, manifstanti, TV, vippame vario, per l'apertura dlla stagione scaligera.Un po' invidio chi assisterà alla Valchiria, Baremboim lo trovo semplicemente eccezionale( oltre che davvero simpatico)!Magari passerò dall'Arengario, dove ieri è stato inaugurato il Museo del '900.Insomma a Milano tra mercatini, fiere, ed eventi culturali c'è da sbizzarrirsi :)
Di certo stasera accenderò il forno per fare il pane e magari qualcosa di goloso,e mi guarderò Cenerentola in TV, che mi fa troppo atmosfera prenatalizia di quando ero bambina!

Approposito di calduccio e di forno..oggi ritorno a tediarvi con i formaggi della Val Borbera.
Una cocotte e verdure invernali che si fondono con i sapori dei deliziosi formaggi.Il dolce della patata ed il sapore forte del cavolo nero, che si accordano e completano alla perfezione.Un piatto semplice, che mi ricorda la frugalità contadina che, come spesso accade, ci regala i sapori più genuini.

TEGLIA CON PATATE CAVOLO NERO

2 patate medie lessate bio
una decina di foglie di cavolo nero bio, lavato e stufato con la sua acqua in padella.
un pezzetto(l'ultimo, sigh) di Mollana
l'ultima borberina

Rivestite una cocotte con carta forno o oliatela.Sbucciate le patate e tagliatele a rondelle un poì spesse.Spezate a metà le foglie del cavolo nero.
ponete sul fondo della pirofila le patate,e ricopritele con la mollana.Aggiungete uno strato di cavolo nero e la borberina a pezzetti più, eventualmente del pecorino grattuggiato.

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venerdì 3 dicembre 2010

RADICI...

Qualche giorno fa Gli amici Jasmine&Manuel di Labna(un blog che seguo da poco ma amo molto), hanno festeggiato il primo anno di "attività".Con l'occasione hanno lanciato un contest molto carino legato alle "Metter radici", dedicato a tutto ciò che nasce sotto terra.
L'ho trovata un'idea molto bella, poichè credo che anche il più apolide e vagabondo, sotto sotto, sia legato a qualcosa.Che sia un pensiero, una tradizione, un rito, una terra, ciascuno di noi scopre di avere determinate radici.
Personalmente non ritengo di aver trovato ancora la città "del cuore"(sicuramente non è Milano) ma, è indubbio che in diverse occasioni ho sentito l'attrazione per la mia terra di origine, come rifugio e posto dove cercare tranquillità.Del resto, una che nonostante anni di permanenza a Milano(saranno 13?) non ha ancora perso l'inflessione bresciana(il "pota" però l'ho abbandonato subito eh!), a chi la vuol dare a bere?:)
Sarà la famiglia, saranno gli amici ed i ricordi che mi legano alla brescianità, si dà il caso che per me la polenta è un monumento nazionale ;)

In occasione del contest, ho deciso di postare due cose semplicissime, ma che mi hanno coccolato in due sere fredde.Cominciamo con la prima.Una cosa zupposissima e coccolosa.Ho voluto azzardare utilizzando un tubero che sto amando moltissimo:la batata o patata dolce.Contrariamente a quanto si pensi non è una solanacea quindi, non bisogna fare troppa attenzione a consumarla;)Anzi, ha reso questa zuppa più che confortante.Il tocco finale l'ha dato con una grattatina di un'altro tubero pregiatissimo, il tartufo bianco della Val Curone, eccellente!
ZUPPA DI PORRI, BATATA&TARTUFO BIANCO
2 porri bio
1 batata bio bella grossa parzialmente cotta in forno.
1 cucchiaino abbondante di dado casalingo
acqua
miso d'orzo
Tartufo bianco(il mio della Val Curone)
Mondate i porri ed affettateli a rondelle.Sbucciate la batata e tagliatela a cubotti.
In una pentola capiente fate rosolare il dado casalingo con un filo di olio evo, buttateci le verdure e stufatele a loro volta per bene, mescolando.Aggiungete circa mezzo litro di acqua e cuocete a fuoco lento la zuppa (dal bollore) per un'oretta .
Sciogliete un po' di miso con del brodo della zuppa in una scodella, quindi, intazzate la zuppa.Completate con una grattatina di tartufo bianco.
.A piacere aggiungete crostini ripassati in padella con dell'olio o dei fiocchi di cereale.
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lunedì 29 novembre 2010

METTI UNO SGOMBRO A CENA...

Buongiorno a tutti!Avete tirato fuori anche voi guanti e berretti?Lo scorso weekend io ho tolto dalle scatole profumate di lavanda anche i maglioni più pesanti e..ho messo il piumone sul letto!La copertina di lana cominciava ad essere troppo leggera :)
A parte questo, non vi ho detto dove sono stata martedì scorso!!!Dovte sapere che da qualche anno, i nstri capi tedeschi ci fanno fare la cena di NATALE(!) alla fine di novembre...Non vi pare assurdo?A me sì ma, non importa.Quest'anno l'organizzatore è stato uno dei iei capi itliani e, tenendoci all'oscuro di tutto sino all'ultimo è stato semplicemente geniale.Non una cena banale in uno dei soliti ristoranti da ufficio qui attorno ma....ci ha portati tutti e 13 al Teatro 7 per un corso di cucina con cena!!!!Infilati i grembiuloni neri(reduci dal fuorisalone del Cavoletto n.d.r., che solo io sapevo cosa fosse ma mi sono tenuta tutto per me visto che la mia doppia vita da "blogger" è top secret qui), abbiamo cucinato la nostra cena senza distinzione di ruolo.Abbiamo preparato la pasta all'uovo per i ravioli del plin, preparato il sugo ed il ripieno, fatto i saltimbocca ed il contorno di patate e degli strudelini.Tutto assistiti da Marco, uno chef pazientissimo e molto simpatico.Far i ravioli a fianco del tuo capo è stato a dir poco esilarante, ci siamo fatti certe risate!E' stato abbastanza stancante, forse perchè abbiamo cenato tardi dopo aver sgobbato per 2 h e mezzo(in più quel pome ero in ferie ed ho spadellato per un'altra ora e mezza tra pane e pasta al forno per il boy) ma, è stato ripagato tutto dal divertimento.A differenza degli altri anni, il giorno dopo eravamo tutti felici della serata che, non è stata affatto noiosa :) Anche nel mondo della finanza ci possono essere sorprese piacevoli :D

Archiviata questa bella esperienza, vi lascio una pasta di una velocità imbarazzante, inventata una di quelle sere che "tesoro con cosa la vuoi la pasta"? "mi va bene qualsiasi cosa" "ah..vabbè m'invento qualcosa"...
Un occhio alla dispensa, tre secondi di pensata e..via!Manco dal pescivendolo dorete andare!

RUOTE AGLI SGOMBRI, LIMONE E MUDDICA al finocchietto

Ruote Benedetto Cavalieri(debbo riconoscere che è un formato un po' del piffero, visto che impiega molto a cuocere e, alla fine, non è mai uniforme..)
1 scatoletta di sgombri al naturale*
olio evo pugliese buonissssssimo
origano essicato siculo
buccia di limone essicata(le mie scorte)
muddica tostata con finocchietto selvatico

Mentre la pasta cuoce, scolate gli sgombri dalla salamoia, poneteli il una ciotola e lavorateli con un forchetta con olio, origano e buccia di limone.
Scolate la pasta e conditela con questo non-sugo, spolverando il tutto generosamente con la muddica aromatica.

*preferisco lo sgombro al naturale, poichè, almeno lo condisco un un olio di ottima qualità, diversamente da quello spesso usato nelle conserve.
Vi piace?
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mercoledì 24 novembre 2010

SUA MAESTA' IL MONTEBORE...ed il mio RISOTTO!

In questo ultimo mese, credo di avervi fatto la cosiddetta "capa tanta" parlandovi dei formaggi della val Borbera e, particolarmente, quelli prodotti dal Caseificio-Agriturismo Vallenostra.Ricotta, Mollana, Borberine...Ma all'appello mancava il principe, anzi il re tra questi formaggi, il MONTEBORE.Unico e raro, incredibilmente buono sia mangiato in purezza, sia amalgamato in particolari ricette.
Per onor di cronaca vi riporto la storia del Montebore e la descrizione, come la trovate sul sito del caseificio:
L'anno 1489 a Tortona si celebravano le nozze fra tra Isabella d’Aragona e Gian Galeazzo Sforza, nipote di Ludovico il Moro. Cerimoniere era Leonardo da Vinci, straordinario genio dell'arte e della scienza ma anche attento gastronomo: il Montébore fu l'unico formaggio invitato a tanta nobile tavola.
Ma la storia di questo formaggio rarissimo è molto più antica e la si fa risalire dell’arte casearia dei monaci dell’abbazia benedettina di Santa Maria di Vendersi, sul Giarolo, il monte attorno al quale si sviluppano le tre Valli Grue, Curone e Borbera, già fra il IX e l’XI secolo.
Il Montébore è prodotto con un 75% di latte bovino (proveniente dalle belle mucche Brune Alpine, Tortonesi, Genovesi e Cabannina) e 30% di latte ovino.

La produzione del Montébore cessa dopo la seconda guerra mondiale: le valli si spopolano, le tradizioni contadine rischiano l'abbandono e la dimenticanza.
Solamente nel 1999 Maurizio Fava, del locale Presidìo Slow Food, rintraccia Carolina Bracco, ultima depositaria della tecnica casearia tradizionale, e recupera il Montébore alla produzione, seguito poi fedelmente dagli ambasciatori del Montébore nel mondo, Roberto Grattone e Agata Marchesotti, della Cooperativa Vallenostra, oggi unici produttori al mondo del Presìdio Slow Food Montébore.

Non trovate sia una storia bellissima?Beh, a questo punto ve lo presento
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Personalmente, a seguito delle mie fughe enogastronomiche in quei di Tortona e dintorni, l'ho provato in qualunque salsa:nei risotti, sugli gnocchi, nello sformato, in insalata...e non c'è stato piatto che non mi abbia appassionato.
Tornata a casa col mio bel carico, mi sono detta che era venuto il momento di realizzare quel risotto.Un risotto sospeso nella mia mente da tre anni(!), dopo averlo letto da Stella.
Se da lei ho preso spunto sommariamente per il procedimento, il resto è totalmete farina del mio sacco.Ho fatto delle scelte dettate dal solito desiderio di far risaltare al massimo la bontà delle materie prime che avevo a disposizione, esaltandole con una preparazione leggera e gustosa.
Credo di aver realizzato uno dei più buoni risotti che abbia fatto in vita mia.L'auto encomio è però stato avvalorato dall'approvazione sia del fidanza(il primo a cui l'ho fatto) ed i miei genitori(che hanno provato la replica).Paganini, sto giro, ha imbroccato! :D

RISOTTO AL MELOGRANO, MONTEBORE E SALVIA

160 gr di riso integrale messo in ammollo una giornata
500 ml di acqua
12 foglie di salvia dell'orto dei miei
2 melograni belli cicciosi dell'albero dei miei
100 gr di Montebore
Sale

Per prima cosa fate una sorta di tisana facendo bollire 8 foglie di salvia nell'acqua, con un poco di sale grosso.Tenete in caldo.
Sgranate i melograni(con guanti, sennò vi troverete le manine giallo marron) e centrifugandoli(o frullandoli), ricavatene un bicchiere di succo.Con la centrifuga eviterete che la cucina subisca un trattamento splatter ;), oltre ad ottenere un succo perfetto.
Prendete quindi una pentola e aggiungete sul fondo due cucchiai di tisana, ed il resto della salvia tritato.Fate appassire la salvia ed aggiungete il riso, portandolo a tostatura.Aggiungete pian piano la tisana per portare pian piano il riso a cottura.Qualche minuto prima del termine della cottura, aggiungete il succo di melograno ed amalgamatelo al risotto.
Cotto il risotto, toglietelo dal fuoco e mantecatelo con il Montebore a cubetti.
Servite e gustate chiudendo gli occhi :D
Sentirete la dolcezza del Montebore con il restrogusto dolce acido del melograno, col profumo della salvia, sublime!
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lunedì 22 novembre 2010

I MIEI PRIMI.....gnocchi di patate e PESTO CON AGGIUNTINA!

Ma non è possibile, direte voi...Gli gnocchi di patate sono l'ABC della cucina, una delle prime cose che s'imparano.Beh, io sarò stramba ma, ho fattp gnocchi di ricotta, di amaranto, di polenta...ma mai di patate!Da piccola guardavo la mamma farli, o meglio, mi limitavo a mangiare quelli crudi stesi sul canovaccio ;p
Si dà il caso che una sera(mi pare fosse il primo di novembre) rincaso con una pioggia incessante e, sento la voglia di cose calde e confortanti.Un fidanzato in balia delle FS che "non sa a che ora ritorna per cena" ed io che faccio?Metto a lessare le patate bio che avevo da parte, mentre scongelo un cubetto di pesto al basilico home made.
Il resto?Tutto ad occhio, la quantità di farina(per me integrale) che richiamava quella patata, sino ad ottenere un impasto omogeneo.Ricavo delle palline, quindi dei cordoncini e, zac, zac..i miei gnocchetti infarinati sul tappetino di silicone.
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Mentre guardo l'orologio vengo aggiornata dal fidanza, "un'ora di ritardo ma arrivo";"ti vanno bene gli gnocchi di patate al pesto?", grande entusiasmo dall'altra parte e grande soddisfazione da parte mia per un piatto letteralmente "cotto e mangiato".
Al rientro da un viaggio della speranza, il fidanza è stato accolto con questo
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Che poi sono i suddetti gnocchi conditi col mio

PESTO AL BASILICO
fatto con:
Basilico dell'orto del nonno
pinoli e noci
olio evo pugliese
pecorino

La parte in eccedenza degli gnocchi l'abbiamo congelata.Una sera(non della setssa settimana) ho riproposto il piatto con una personale variante, devo dire molto gustosa!

PESTO AL BASILICO CON..L'AGGIUNTINA!
Pesto al basilico
Pane grattuggiato(il mio pane raffermo grattuggiato)
semi di finocchietto selvatico

Tostate il pane il un padellino antiaderente con i semi di finocchietto sinoa che sarà color nocciola(non bruciato eh?!).Unite la "Muddica atturata" al pesto, amalgamandola.Condite gli gnocchi o la pasta...Rimarrete stupiti!
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Sperando di avervi dato un buon suggerimento, vi auguro una buonissima settimana!

venerdì 19 novembre 2010

LA RIVISITAZIONE VEGAN DEL CAKE

Se guardo a destra vedo cielo più o meno sereno;a sinistra vedo nuvole con nascosto il sole...Questa pioggia incessante ci darà un po' di tregua, almeno oggi?Sennò rischio seriamente il letargo!La consolazione di questi giorni uggiosi ed umidi sono stai cibi coccolosi e la certezza di accendere il forno e sentire il profumo di pane invadere dolcemente la casa.E ti ritrovi così avvolto e confortato da un piacevole abbraccio, che ristora i sensi e fa ritrovare il sorriso.
Non so se vi ricordate il post di qulche tempo fa, in cui vi presentai un cake fatto con la ricotta di Montebore...Il risultato fu apprezzato sia dal mio commensale, che dalla blogsfera(mi pare).
Visto che sono democratica, oltre che pasticciona e smanettona, mi sono chiesta" perchè non proviamo a veganizzarlo"?Neanche il tempo di pensarci troppo, che era già in forno!
Visto che pochi giorni fa lessi da Yari questo gustoso post, promettendogli questa ricetta, il cake rivisitato lo dedico a lui ed a chi ama una cucina "alternativa", come Ramona :)Chissà che stuzzichi anche il palato dei più scettici...Ah, essendo finita la stagione dei pomodori...ho usato solo pomodori secchi, donando umidità con yogurt di soia ed un goccino di acqua.
A tutti, indistintamente, l'augurio per un buonissimo fine settimana!

CAKE VEGAN AL TOFU E POMODORI SECCHI
Una decina o anche qualcosa di più di pomodori secchi
3 cucchiai di olio evo pugliese
200 gr di farina di frumento integrale
1 cucchiaio di origano secco sbriciolato
una manciata di erbe aromatiche fresche(maggiorana, timo, basilico)
1 cucchiaio di capperi raccolti e messi sotto sale da me medesima(sciacquati)
12 gr di lievito naturale (cremor tartaro già addizionato di bicarbonato)
160 gr di tofu al naturale
1 vasetto di yogurt di soia al naturale

Come nella puntata non vegan, ho seguito il metodo "muffin".Vale a dire...In una ciotola ho posto le farine ed il lievito.A parte ho frullato i pomodori secchi, messi a rinvenire in acqua calda, con i capperi,le erbe aromatiche,l'olio, il tofu e lo yogurt(con un goccino di acqua di ammollo eventualmente)..Ho aggiunto gli ingredienti liquidi ai secchi, mescolando velocemente.Ho posto il tutto in uno stampo da cake in silicone, ed infornato a 180° per 20 min circa.
Che dite lettori carissimi?
PA261876
PS:io l'ho fatto a fette e parte congelato...lo scongelo e mangio passato nel tostapane ed è buonissimo!

martedì 16 novembre 2010

FORMAGGI DELLA VAL BORBERA:LA MOLLANA e le mie cipolle innocue..

Mii , ma anche da voi è perennemente aperta una mega doccia sopra la vostra testa?Qui a Milano tra un po' mi toccherà prendere una canoa, se non smette di piovere...Fortuna che nell'weekend ho fatto il pieno colori, qui è tutto talmente grigio!Vabbè, io mi consolo cucinando cose coccolose per i miei cari(ed anche per me) tipo, torte di mele, pizza a lunga lievitazione, ragù...
In ogni caso ora, è come se avessi due sassi sulle palpebre, che abiocco :(
Felice che vi siano piaciute le cipolle in crosta(le ho fatte anche ai parents ed hanno apprezzato moltissimo!), ora vi propongo un modo facilissimo e quasi banale per utilizzarle(oltre al fatto di mangiarle come contorno).
L'omelette sarà pure banale ma, se avete a disposizione un formaggio buono come la Mollana(acquistata al solito agriturimo)...beh, non sarà la solita omelette!Questo formaggio molle a latte vaccino crudo, ottimo in purezza, diventa qualcosa di divino se sciolto in padella.Una cremosità voluttuosa capace di amalgamarsi ed abbracciare i sapori circostanti, creando un'armonia di gusto.Mannaggia a me che non ho fatto a tempo a fotografare la forma ma..immaginatevi una sorta di crescenzona quadrata...il sapore però non è paragonabile!
Beh, vi ho praticamente già detto tutto, ma la ricetta ve la lascio lo stesso per la cena di stasera.

OMELETTE CON MOLLANA E CIPOLLE

2 uova codice 0 biologiche
1 cipolla in crosta
Mollana

Sbattet velocemente le uova con una forchetta ed un pizzico di sale.Nel frattempo scaldate una padella per omelette con un filo d'olio(la mia è antiaderente).Versate le uova sbattute e fate cuocere l'omelette per qualche minuto;nel frattempo affettate la cipolla e tagliate la mollana a pezzetti.Farcite l'omelette, giratela, spegnete il gas e coprite la padella col coperchio e lasciate che il formaggio si fonda.
Servite accompagnata da un'insalatina.

PA271863

venerdì 12 novembre 2010

UN APPELLO ED UN'IDEA per chi non tollera la cipolla..

Buonissimo venerdì a tutti!!!Qui a Milano c'è una giornata talmente luminosa che, nonostante il sonno da letargo, sono piena di energia :D
In più, PARE che l'weekend non sarà monsonico come gli ultimi 4...speriamo!E non lo dico solo per una questione di sciocco egoismo, quanto per il pensiero che corre immediato alle popolazioni del Veneto e della Campania, messe a dura prova dalle alluvioni.Mi sembra quindi doveroso lanciare, oltre ad un pensiero, un appello a non lasciarli soli.A tal proposito mi collego al post pubblicato dalla carissisma Libera, copincollando il suo messaggio(a sia volta linkato al blog della Muccasbronza).E ricordate che potete contribuire anche con un semplice sms al 45501, donando €2.

Aiuti per il Veneto.
I miei biscotti glassati mi aspettano ma prima di tuffarmi nel lavoro (e per un paio di giorni non mi vedrete) volevo parlarvi della gentilezza disinteressata di una persona e di qualcosa di veramente importante.
Sapete che la Mucca sta cambiando vestito e che ci sono ancora dei problemi tecnici sulla grandezza dello spazio dei post, una lettrice gentilissima, Elisa, si è offerta di aiutarmi a sistemarlo ed io le ho chiesto come potevo ricambiare….ovviamente le ho proposto una bella teglia di dolcini ^____^
Lei invece, da persona splendida qual’è, mi ha chiesto semplicemente se potevo far girare questo appello per gli aiuti al Veneto, la sua regione, che come saprete in questo momento è alle prese coi gravi problemi degli allagamenti.
Vi riporto le sue esatte parole per farvi capire :
“Sai che sono veneta, ti chiedo cortesemente di far girare i dati che ti inserisco qui sotto per la raccolta fondi pro alluvionati perché la situazione è stata gravissima e adesso case, aziende e le campagne sono coperte dal fango. Ci sono persone che hanno perso tutto. Pensa che una vecchina con la casa piena di fango ha regalato una pianta a mio padre, che sta dando una mano nello sgombero di mobili ecc.. lui voleva ricambiare con del denaro e lei invece ha chiesto qualche bene di prima necessità”

E’ importante.

Eccovi i dati
Intestatario del conto corrente messo a disposizione per la raccolta di fondi per gli alluvionati è la
REGIONE DEL VENETO, Dorsoduro 3901, 30123 Venezia.
Riportiamo qui di seguito i dati completi per poter effettuare il bonifico bancario:

IBAN: IT 62 D 02008 02017 000101116078, Banca Unicredit,
Intestatario: REGIONE DEL VENETO, Dorsoduro 3901, 30123 Venezia
Causale: “Emergenza alluvione novembre 2010″
Con l’occasione si ricorda inoltre che è possibile aderire all’iniziativa anche inviando un sms al numero 45501 ( 2€)

Siete circa in 1000-1200 a passare di qui, ed ognuna di voi ha amici e famiglia a cui poterlo dire, se ci facciamo due calcoli siamo un buon numero di persone e ci basta rinunciare anche solo al caffè e brioche di domani mattina per fare qualcosa.

Grazie

Tornando invece a cose più futili, volevo condividere con voi una scoperta che ho fatto.Un modo per cucinare le cipolle in modo che mi risultino digeribili(ho sempre lottato), gustosissime, non puzzone(!)(così che la voistra vita sociale non rimarrà compromessa) e versatili(qui le vedete in purezza, poi seguirà post con un successivo utilizzo).L'idea non è mia ma, della signora Agata, cuoce eccelsa dell'Agriturismo Vallenostra(quello della pecorella e dei formaggi, n.d.r.)
Lei poi le ha riempite di zuppa e gatinate.Io, vista la limitatezza del tempoa mia disposizione, mi sono fermata al primo step.Il risultato?Ho mangiato con grande piacere, senza avere poi quel fastidioso peso sullo stomaco e repellente sociale.Forse la magia è data dal fatto che la crosta assorbe tutti gli umori sgraditi al mio foste così fortunati ad avere a disposizione cipolle favolose come quelle di Tropea o di Giarratana, credo sia il massimo!Io ho sperimentato con normalissime cipolle bianche bio.

CIPOLLE IL CROSTA

Cipolle della varietà che preferite
Sale grosso(proprozionato al numero di cipolle ed alla teglia.

Togliete alle cipolle lo strato secco più esterno.Adagiate del sale grosso sul fondo di una pirofila, sormontate le cipolle che, successivamente, coprirete interamente col sale.
Cuocete in forno per 30 min circa a 180°.Lasciate farreddare, rompete la crosta e gustate le vostre cipolle, magari con un filo di olio novello (vero Serena?!)

Vi auguro un sereno e luminoso weekend!
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martedì 9 novembre 2010

I FORMAGGI DELLA VAL BORBERA:LE BORBERINE

Buongiorno a tutti :)
Novembre sta spogliando pian piano la natura ed i suoi bellissimi colori dell'autunno, rendendo tutto di colore uniforme...Un grigio che fa da padrone tra palazzi, strade, alberi e cielo.Chi abita fuori dalla città avrà però la fortuna di vedere una delle cose che io reputo più belle in autunno:alberi spogli, quasi spettrali, carichi però di frutti arancioni, quasi fossero alberi di Natale in anticipo.Sebbene non abbia mai amato particolarmente questa stagione, nè quei frutti, ho sempre guardato con stupore e meravigli gli alberi di cachi.E' come se Madre Natura, a consolazione delle giornate buie, grigie e corte, ci sia venuta incontro regalandoci delle inaspettate macchie di colore altamente corroboranti.Includo anche le zucche in questo disegno soprannaturale di felicità, e non credo sia così casuale la coincidenza, non trovate?
Ciò detto, non vedo l'ora di trascorrere un fine settimana dai miei, per riempirmi gli occhi di queste meraviglie.Ora stavo solo sognando ad occhi aperti, cercando di trovare il buono anche dove non sembra.Sarà forse che lo spettacolo con Fazio, Saviano, Benigni, Abbado visto ieri, mi abbia dato un po' di sfiducia riguardo a questo Stato disgraziato?Non so, ieri ho riso, riflettuto e mi sono commossa.Non male...Ringrazio queste persone perchè ci permettono di vedere uno spiraglio di luce, in un momento davvero buio della nostra storia.Ho imparato che, nonostante tutto, è importante essere positivi;rende tutto più lieve e, secondo me, alimenta la positività dentro ed attorno a noi ;)
Contrariamente alle premesse, non vi proporrò una ricetta a base di cachi(ho in mente qualcosa ma, aspetto che maturino quelli che vedo nel giardino, quando mi affaccio alla finestra della mia cameretta di "figlia"...).
Dopo una pausa cerealosa(e vi ringrazio ancora di cuore per ciascun commento che mi avete lasciato, mi avete scaldato il cuore ed alimentato la mia positività!), ritorniamo ai nostri formaggi della Val Borbera, quelli ritirati in quell'agriturismo favoloso.
Il piatto di oggi è una non ricetta, nel senso che "fa tutto il formaggio".Sebbene io preferisca i latticini ovini e caprini, questa varietà di formaggio mi ha conquistata.Le Borberine, apparentemente simili a dei tomini, sono fatte con latte vaccino crudo.La crosticina(che io amo!!!), racchiude una scioglievolezza eccezionale che dà il meglio si sè, se passata in forno(come gustate il loco).
Per un secondo gustoso ho pensato alla massima semplicità, abbinando questi buonissimi formaggini ad una verdura dolce che amo molto, in purezza.Vediamo se riesco a farvi venire l'acquolina....

BORBERINE AL FORNO CON COSTE

Bietole a coste bio
Borberine

Mondate le coste e cuocetele a vapore per 15/20 min.Accendete il forno a 180°.Nel frattempo prendete una pirofila e rivestitela di cartaforno(bagnata e strizzata).Evitando di ustionarvi prendete alcune coste e fatene un letto sul fondo della pirofila.Prendete poi ciascuna borberina ed avvolgetela nella foglia di costa, adagiandole poi sul "letto".
Infornatele per 15/20 minuti, sino a che la superficie sarà dorata e..comincierà a sciogliersi!
Peccato non evessi a disposizione della polenta...
PA261880
PS:mando un baciotto alla Michi che, forse, mi legge da casa in convalescenza.Torna presto tesoro!:)

giovedì 4 novembre 2010

L'AMORE con la A Maiuscola

Buongiorno a tutti.
Forse non ce ne accorgiamo ma, attorno a noi ci sono persone che, nel silenzio, nell'allegria, nella semplicità, nell'Amore verso il prossimo, fanno cose grandi.E sono la testimonianza stessa di Dio o, per chi non credesse, dell'Amore supremo.Prima di parlarvi banalmente della ricetta di oggi, volevo ringraziare con tutto il cuore una donna ed un uomo che nel dolore pià grande, sono riusciti ad andare oltre, sono stati pure capaci di dire grazie e sorridere.Vi ringrazio io, perchè avete saputo darmi una grande testimonianza ed un grande esempio.Sono convinta che chi vive nell'Amore di Dio può sopportare ogni cosa ed avere un animo sereno.Ora ho lacrime di gioia, non più di tristezza.
Oggi parlo anche di cucina, perchè è anche grazie a quella meravigliosa ragazza di cui sopra, che questo spazio virtuale ha preso vita.E questa semplice ricetta la dedico a te Vivi, dicendoti acnora una volta GRAZIE.
L'idea non è tutta mia, stavolta, ma del mio fidanzato.Un sabato pomeriggio discutevamo che preparare per cena;ed avevamo voglia di farro.Mi fa lui "Perchè non facciamo il sedano con la bottarga, tipo quell'antipasto?" ed io "hem, il sedano l'ho finito..." ma... "possiamo sempre usare il pesto di sedano che ho in freezer, eureka"!Detto, fatto.Il risultato..buonissimo!

FARRO CON PESTO DI SEDANO e BOTTARGA di MUGGINE
farro decorticato per 2
Una manciata di foglie di sedano*
Una manciata di mandorle
olio evo
Lievito alimentare in scaglie o pecorino(noi abbiamo provato entrambi e ci sono piaciuti)
Bottarga di muggine

Cuocete il farro con metodo ad assorbimento.Nel frattempo preparate il pesto, frullando sedano, olio e mandorle grossolanamente, aggiungendo in seguito pecorino o lievito alimentare.
Condite il farro col pesto e la bottarga.Impiattate irrorando con olio evo.
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*Questo è un modo alternativo per usare le foglie di sedano(oltre che tuffarle nel minestrone).Quelle del mio sedano erano particolarmente "forti" perchè provenienti dall'orto di papà.In versione pesto si è smorzato ed arrotondato il loro sapore, ottimo!

martedì 2 novembre 2010

RICETTE CON IL MONTEBORE:LA RICOTTA -Gli sformatini

Buon lun..martedì a tutti!Basta un giorno in più di vacanza per farmi eprdere la congnizione del tempo :)
Il mio piovosissimo weekend(tranne sabato) è stato all'insegna della famiglia, visto che sono tornata al paesello.Come sempre, trascorrere un po' di tempo a "fare la figlia"(che cucina anche!), mi ha riempito di gioia ed ha rasserenato l'animo che, venerdì, era parecchio scombussolato.Nella tranquillità di casa, non ho semsso tuttavia di pensare ad una famiglia che soffriva, sperando in cuor mio che ritrovi presto un briciolo di serenità.
Tornando a noi, siamo all'ultima tappa della saga "Ricotta di Montebore", finalmente , qualcuno dirà.State tranquilli che poi vi tedierò con altre ricette legate ad altri formaggi del Montebore ;)
Questa ricetta è davvero l'apoteosi della semplicità, a prova di sciocco direi.Tuttavia, ci è piaciuta così tanto che ve la presento.Se non altro è lo spunto per rendere sfiziosi i soliti sformatini preferito togliere ingredienti, per far spiccare la delicatezza della ricotta, unita al gusto delle verdurine.Niente uova, niente farina, il massimo della leggerezza.Seguitemi e poi mi dite.

SFORMATINI DI RICOTTA CON BROCCOLETTI E POMODORI SECCHI

250 gr di ricotta di Montebore
1 mazzo di broccoletti
una manciata di pomodori secchi
origano secco
timo, maggiorana freschi
olio evo

Cuocete a vapore il broccoletto e tagliatelo a tocchetti(se il gambo fosse troppo coriaceo, usate solo le cimette , il resto usatelo per una crema o nel minestrone).
Fate un troto di aromi e mettete i pomodori secchi nell'acqua per qualche minuto.
Mettete quindi nel mixer la ricotta, i pomodori secchi, i broccoletti, gli aromi, un filo di olio e frullate(se servisse un goccino di acqua) sino a rendere il composto
cremoso.Accendete il forno a 180°, riempite degli stampini da muffin di silicone col composto, e cuocete per 20 minuti circa.
Sfornate, lasciate raffreddare e servite con un'insalatina.
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VEGAN VERSION:sostituite la ricotta con dello yoguth di soia naturale..Buono anche se non è la stessa cosa!

PS:con questa ricetta abbiamo ammazzatto tutta la scorta di ricotta, amen :D

venerdì 29 ottobre 2010

OGGI NO

Stavo per scrivere un post dei miei, un po' burloni...
Ma, sono stata bloccata da una notizia agghiacciante che mi ha gelato il sangue.
Non seguendo facebook non ne ero a conoscenza e, ringrazio di cuore chi mi ha reso partecipe.
Non mi capacito e forse non riuscirò certo a provare lo stesso dolore di una mamma...ma soffro con te amica e ti sono vicina.E dico una preghiera per la tua famiglia e per il tuo piccolo angelo.
Sara
Non lasciate commenti ma, a modo vostro, dite una preghiera.Grazie

martedì 26 ottobre 2010

RICETTE COL MONTEBORE:LA RICOTTA-Il Cake

Goooooood Morning foodblogger!Ho appena finito di leggere alcuni feedback sul Salone del Gusto di Torino, davvero un peccato non esserci andata!Spero di rimediare il prossimo anno, credo sia davvero un'esperienza con la E maiscola.Aggiungici poi tutta l'allegria contagiante(perfino via blog) delle varie Trilly, Lydia-dallo smalto-turbofigo etc etc etc, immaginatevi lo spasso.
Devo ammettere che il mio weekend non è stato dimesso, anzi...domenica altra puntata in una delle valli Alessandrine(val Curone) con annessa magnata (stile banchetto matrimoniale che, s evado avati così mi trasformo davvero in una SARAONA da infornare per Natale, vero Michi???!) in un ristorante slow food, con tanto di tartufo bianco e nero...Nonostante alla fine fossi ko, ed abbia richiesto l'amaro, ho magiato delle cose a dir poco divine!Sto lavorando su una ricetta e, spero di realizzarla, prima o poi.
Nel frattempo proseguo nel mio viaggio alla scoperta del Montebore.Ancora ricotta, sì ma quella buona buona di cui vi ho già parlato.L'avvento di questo eccellente prodotto è capitato a fagiolo, visto che mi ero appuntata una ricettina della socia, che mi aveva stuzzicato tantissimo.Ovviamente ci ho messo il mio zampino, modificandola un poco, secondo il mio gusto.Se non fosse stato per il balck out dell'elettrcità di qualche minuto(che ha un po' compromesso la lievitazione), sarebbe venuta perfetta.Già così ho ottenuto un cake buonissimo, morbido e stuzzicante che...ho gustato a distanza di tempo sapete?!No, non ho creato un highlander, quello avanzato l'ho affettato e congelato ;)Così mi ha salvato altra cena e deliziato due volte!
NOTA BENE:io l'ho servito con un'insalatina e con una crema di ricotta(ricotta lavorata a crema con un goccio di acqua) e mosto d'uva..SPETTACOLARE!
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CAKE "SOCIO" ALLA RICOTTA DI MONTEBORE E POMODORI SECCHI E NON

150 gr di pomodori freschi dell'orto
5 o 6 pomodori secchi
3 cucchiai di olio evo pugliese
200 gr di farina di frumento integrale
1 cucchiaio di origano secco sbriciolato
una manciata di erbe aromatiche fresche(maggiorana, timo, basilico)
1 cucchiaio di capperi raccolti e messi sotto sale da me medesima(sciacquati)
12 gr di lievito naturale (cremor tartaro già addizionato di bicarbonato)
100 gr di ricotta di Montebore

Ho seguito il metodo "muffin".Vale a dire...In una ciotola ho posto le farine ed il lievito.A parte ho frullato i pomodori freschi e secchi con i capperi e le erbe aromatiche(con un goccino di acqua eventualmente).Fatto ciò ho lavorato a crema la ricotta con l'olio ed il "passato di pomodori".Ho aggiunto gli ingredienti liquidi ai secchi, mescolando velocemente.Ho posto il tutto in uno stampo da cake in silicone, ed infornato a 180° per 20 min circa.
Sfornate, lasciate intiepidire e... a voi il giudizio!
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giovedì 21 ottobre 2010

RICETTE COL MONTEBORE: LA RICOTTA-La Pasta

Il cielo di Milano è così azzurro in questi giorni, che pare di essere alla fine di marzo e non a quella di ottobre...L'aria frizzantina è smorzata dal tepore del sole, che ancora riscalda, facendoci dimenticare temporaneamente gli imminenti rigori invernali(manco tanto, per la legge di Murphy nell'weekend è previsto cattivo tempo...Energia, voglia di fare, quasi quasi metto tra parentesi l'autonitudine :)
Quelche post fa vi raccontavo della mia domenica nella Val Borbera(sì quella in cui ho magnato come un orso e la pecora adottata manco l'ho vista...) e degli splendidi formaggi Montebore di vacca, pecora e vacca o solo pecora, che ci siamo portati a casa.Nel pacco c'erano diverse varietà che, spero di presentarvi poco a poco.Partiamo dal prodotto con più breve scadenza che, possibilmente, va mangiato freschissimo.Devo ammettere che, se assaggi un prodott artigianale come quello, ti viene da non comprare più nulla al super!Quel sapore schietto, quella consistenza..davvero unici!Saranno la genuinità ed il particolare sapore conferito dal latte misto ovino e bovino, si dà il caso che quella ricotta ce la siamo proprio goduta!Eccola in tutto il suo candido splendore...
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Il fidanza aveva voglia di pasta e, la mia memoria è corsa veloce ad un piatto gustato 3 anni fa al Testaccio, a seguito del quale pubblicai una ricetta collegata.
Felice non ci ha traditi nemmeno questa volta, vi consiglio proprio di seguirmi, se avete una buona ricotta tra le mani!

LINGUINE ALLA FELICE my way
linguine Garofalo
Basilico, timo, maggiorana, rosmarino, salvia ed origano tritati(o secchi come l'origano per me) in abbondanza.
Pomodorini Pachino
Olio e.v.o.
Fleur de sel de Guerande
Pecorino(da me omesso per esaltare il particolare gusto della ricotta)

Un paio d'ore prima di cuocere la pasta mettete in una ciotolina le erbe aromatiche lavate&tritate con abbondante olio evo, sale, pepe e pomodorini tagliati in 4, e lasciate marinare.
Due ore dopo, mentre la pasta cuoce, prendete un bello spicchio rdi ricotta e lavoratelo a crema con un po' di acqua di cottura della pasta ed aggiungetela alla marinatura, amalgamando per bene.
Cotta la pasta, scolatela per bene e conditela col sugo realizzato, tirandola per bene.A mio parere era perfetta così, il pecorino avrebbe "ucciso" dal particolare sapore di quella ricotta.
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PS:terminata la pasta avrete una scarpetta da paura, pure nella ciotolina!!!!

lunedì 18 ottobre 2010

AUTUNNITUDINE

Cari lettori, anche a Milano questo weekend l'autunno si è manifestato con la sua arietta freddina e la pioggia.Un tempo che, personalmente, mi invita a coprirmi per bene, rintanarmi in casa, coccolarmi con qualcosa di confortante.Un tempo che ti fa riscoprire quanto sia piacevole trascorrere un serata di chiacchiere scoprendo un ristorante nuovo con amici preziosi come la Michi, passare la domenica a casa di amici lontani, coccolando una piccina dalla pelle di pesca e bella come un bocciol di rosa(oltre che buona), o fare una sontuosa merenda nel mio tempio del cioccolato preferito(fa niente se al temine della suddetta avrei preso ancora un cono gigante al cioccolato coperto di cioccolato fuso...).L'autunnitudine è una sorta di feeling malinconico che mi prende in questa stagione di passaggio, mi induce al letargo ed alla ricerca di situazioni che facciano sentire protetta e coccolata.Una sorta di regressione infantile che, possiamo permetterci anche noi adulti.
L'autunnitudine mi fa venire voglia di accendere il forno e di consumare cose calde, di rallentare per godermi la sera nell'intimità della mia casa, anche affondando le mani nell'impasto del pane settimanale(che via via migliora insime alla pasta madre non più ibernata).
Per non sprecare energia inutile, quest'anno ho deciso di accendere il forno una volta alla settimana(salvo casi eccezionali) e fare un'unica infornata a catena, al fine di realizzare una cucina il più eco possibile.Magari si passa la serata a spadellare ma, ne vale davvero la pena.Basta programmarsi solo un po'.
In una delle mie infornate ho realizzato una delle mie ricette "spontanee", suggerite cioè dall'istinto e dal palato.Un alimento neutro(che a me piace molto ma che molti assimilano alla"plastica") è stato trasformato in qualcosa di goloso e stuzzicante, con quel croccatino che...è assolutamente da rifare.
Un modo diverso di mangiare legumi, stimolare il palato rimanendo leggeri.
Vediamo se piace anche a voi

CUBOTTI DI TOFU MARINATO&"TARAGNATO"AL FORNO
1 panetto di tofu
3 cucchiai di tamari
una manciata di farina per polenta taragna
pangrattato
1 cucchiaione abbondante di semi di sesamo
sale(eventuale)
olio evo

La sera precedente mettete a marinare il tofu, ridotoo a cubotti con il tamari ed un po' di acqua.La sera successiva ponete in un piatto fondo la farina di polenta, il pangrattato ed il sesamo, miscelandoli.Scolate quindi il tofu e ripassatelo nella miscelaper bene, per una sorta di panatura.Prendete una pirofolina oliata e poneteci i cubotti panati.irrorate con un filo di olio evo, mescolate, ed infornate un 20 min a 181°, facendo gratinare alla fine.
Assaggiate e servite, eventualmente salando un po' i cubotti.
Accompagnato da un cereale e da un po' di verdura, costituisce un ottimo pasto.
P9281861

mercoledì 13 ottobre 2010

SOLIDARIETA' e PREVENZIONE

Bun pomeriggio a tutti!Felice di non essere stata lapidata per la mia "maternità" snaturata(vs la mia pecorella, meglio specificare va'..), oggi niente ricette ma due segnalazioni importanti.Che ci riguardano tutti più o meno da vicino.
Date uno sguardo ai due bannerini qui in alto a sinistra.
Avrete già sicuramente letto in molti altri blog di queste due campagne ma, volevo essere anch'io portavoce di quelli che, a mio parere, sono messaggi importantissimi.
SOLIDARIETA'
SI suppone che, in quanto esseri umani, la natura ci abbia dotato di sensibilità(più o meno sviluppata).Purtroppo ravviso troppo spesso INDIFFERENZA nelle persone, nei confronti dei simili e non solo.
E' vero che IO da solo non posso far molto ma, se questio IO diventano tanti pure le montagne possiamo smuovere!
E' vero che anche in Italia siamo pieni di problemi sino alle orecchie e che l'Africa è lontana(manco tanto visto che ci andiamo in vacanza ed abbiamo moltissimi africani in città..) ma, loro sono nostri fratelli e non possono essere abbandonati nella noncuranza di chi sta bene.
E' vero che c'è la crisi etc etc ma, spesso spendiamo soldi per stupidaggini o amenità(tipo caffè, ed un sms di 2€ a noi non cambia la vita, a qualcuno la può migliorare.
Pensiamo anche che ci sono persone che VOLONTARIAMENTE e GRATUITAMENTE offrono e spendono la loro professionalità ed il loro tempo in luoghi disperati e derelitti di questa Terra.Non lasciamoli soli.
Per queste e per altre moltissime buone ragioni apriamo gli occhi ed il cuore a EMERGENCY per l'ampliamento di un ospedale in Sierra Leone e mandiamo un sms come indicato qui o nel bannerino.
Per Natale poi( sì io ho già l'orticaria a pensarci ma, se si tratta di sensibilizzazione va bene), magari, compriamo bigliettini solidali.

PREVENZIONE
Spesso, finchè le cose non ci toccano personalmente, non ce ne curiamo.Purtroppo nella vita può accadere di tutto e, spesso, accade che qualcuno di nostra conoscenza o prossimo ne sia colpito.
Personalmente ho avuto diversi casi in famiglia e, ho visto davvero tanta sofferenza, lunghe agonie e tanto dolore(che ho provato anche da piccola per questo).Penso poi a tutte le persone malate e mi dico che si è fortunati se la salute ci assiste.
Ma la vita è imprevedibile.E noi non possiamo decidere interamente del nostro destino.Ho visto salutisti morire di cancro ma, questo non giustifica una vita dissoluta.
ADOTTIAMO uno STILE DI VITA SANO ed SFRUTTIAMO le MISURE di PREVENZIONE a nostra disposizione!
Ho conosciuto diverse donne che il ginecologo non l'avevano mai visto in vita loro...è possibile?Purtroppo sì,a nche se stentavo a crederlo.
Ragazze, donne, una visita annuale con un semplice test, oltre a tranquillizzarci, ci permettono di avere sempre sotto controllo la nostra salute, per intervenire per tempo eventualmente.
Per il pubblico indistinto, invece, ci sono moltissimi altri check up o test preventivi..FATELI!
In questo caso il focus è sulla campagna del nastro rosa, promossa dalla LILT, dedicata alle donne.Qui trovate tutte le informazioni. DAL CANCRO SI PUO' GUARIRE!
Non voglio tediarvi ulteriormente e concludo dicendo "voletevi bene" e passate parola.
Grazie
Sara

lunedì 11 ottobre 2010

VERDURE ULTIMA CHIAMATA

Buongiorno a tutti!
Spero abbiate trascorso un weekend almeno paicevole quanto il mio.Fatto di sano cazzeggio(si può dire?!), yoga, passeggiate, magnate...E qui casca l'asino.Vi ricordate quando in luglio vi dissi che avevo adottato una pecora?Ecco questa domenica siamo andati nell'agriturismo/caseificio in quei di Mongiardino Ligure(AL),a ritirare i pacco dei prodotti favolosi(vi cuccherete qualche ricetta con formaggi Montebore..) e ad assaggiare la succulenta e deliziosa cucina della Signora Agata.Prodotti bio, a km zero.Pane e focacce fatte in casa con olio di taggiasche.Per chi ama la carne, tutta di produzione locale tra cui quella di maiali di cinta senese che scorazzavano nei campi limitrofi.Metteteci poi una signora simpaticissima , bravissima, che non concepisce altra cucina ad di fuori di quella basata su stagionalità, biologico e territorialità...Aggiungeteci da personale accogliente, schietto e davvero simpatico che vi codurrà attraverso questo viaggio nei sapori della Val Borbera...Ecco uscirete da questo tempio dello Slow food(sono affiliati a loro ed anche a Terra Madre) appagati, felici, satolli e con le papille gustative in festa.
Last but not the least:Milano non è esattamente dietro l'angolo ma, si raggiunge facilmente tramite la Genova Serravalle, con uscita Vignole Borbera, per proseguire poi lungo stradine che vi regaleranno scorci a dir poco incantevoli!Paesini minuscoli abbarbicati, rocce scolpite, torrenti e gole...uno spettacolo per noi colorato gentilmente di colori dell'autunno.
Qualcuno mi chiederà"e la pecora, l'hai vista"?Hem..genitrice sciagurata sono ma, avendo finito di pranzare all'ora di merenda non avevamo tempo di spostarci nel luogo dove c'è l'allevamento delle pecorelle...Mi sono ripromessa di tornarvici!Non lapidatemi e non tacciatemi come un'epicurea tutta chiacchiere e distintivo please!
Questa esperienza bellissima mi ha lasciato una bellissima impressione, oltre alla puzza di formaggio in macchina...hihihihi.
Quindi ragazzuoli,andateci, ne vale davvero la pena!
Giusto per iniziarela settimana in leggerezza, dopo la magnata di ieri, vi propongo un contorno che nella mia testa voleva essere originariamente una ratatouille ma che, all'atto pratico si è rivelata una semplice padellatta( la ratatouille è un filo più laboriosa).Banale?Sì, se non fosse che ho usato le ultime verdure dell'orto di papà, la passata fatta dalla mamma, ed ho cucinato nella cucina parco-giochi di mia mamma:D
E con questa credo saluterò definitivamente i frutti dell'estate...magari vedrete ancora qualche pomodoro che mi fornisce papà...
Vabbè, buona settimana!

PADELLATA DI VERDURE AL FORNO
3 o 4 melanzane dell'orto
2 zucchine
2 pomodori cuore di bue dell'orto
1 vasetto di passata di pomodoro al basilico, fatta da mamma
olio evo
sale
origano
basilico

Mondate le verdure.Affettatele a rondelle.Fate spurgare le melanzane per qualche ora spolverizzandole con del sale.Passato il tempo tamponate la superficie delle suddette con uno strofinaccio o della carta.Accendete il forno a 180°.Prendete una pirofila, ungetela leggermente e copritene il fondo con la passata.Quindi, sormontatela con le rondelle di verdure, ordinatamente.Salate le verdure, irroratele con olio evo, origano e basilico.Cuocete in forno per 20 min circa, sini a quando le verdure saranno leggermente bruciacchiate.
Servite impiattando prima le verdure che, irrorerete poi con la salsa di pomodoro.
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giovedì 7 ottobre 2010

CONFIT!

Buongiorno!Nonostante non abbia ancora capito che cosa intenda fare il tempo oggi a Milano(al momento è grigio nebbia, non so se rendo..), sono contenta.Contenta perchè l'weekend è alle porte, e perchè riusciremo a festeggiare il comple del babbo tutti insieme :)So che può apparire insignificante ma, per me è una cosa bellissima vedere riunita la famiglia!
Senza tanti preamboli, la ricetta di oggi me la sono inventata di sana pianta(tanto per cambiare), se proprio vogliamo chiamarla ricetta.Io la definirei più composizione.
In ogni caso la fantasia questa volta ha attinto dalle scorte che avevo da parte.Quell'aromatico limone confit che serbavo sotto sale e rosmarino, e quella salsa di prezzemolo che avevo preparato un mesetto fa e poi stipato in freezer, mi sono parsi perfetti da far sposare con la delicatezza del pesce.Equilibrio perfetto, e gusto seducente di sapori puri.
E, sebbene abbiatentato di fare la raffinata, alla fine ho ceduto alla poco elegante scarpetta...Ma sapeste che guduria...

ROTOLINI DI PLATESSA CON LIMONE CONFIT E SALSA AL PREZZEMOLO

filetti di platessa(o altro pesce bianco)
qualche fetta di limone confit(v link sopra)
un vasetto di salsa di prezzemolo(v link sopra)

Prendete i filetti di pesce e divideteli a metà(se sono grandi) per ottenete delle "striscioline".Togliete dal sale le fette di limone e sciacquatele sotto acqua corrente abbondante.Tagliatele ed adagiatele sulle strisce di pesce quindi, arrotolatele a mo di involtino.
Ponete delicatamente gli involtini in una vaporiera e fate cuocere 10 minuti circa(dipende dal pesce).
Impiattate ponendo sui rotolini la salsa al prezzemolo.

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martedì 5 ottobre 2010

FUNGHI!DAL GIAPPONE....

Buon pomeriggio-uggioso a tutti!!!Scusate l'assonanza gratuita ma, a Milàn l'è cusì!
Si sta preparando l'ennesimo diluvio, ed io accendo il forno, tiè.
Dopo un we lungo decisamente coccoloso a casa dei miei(sì ho fatto la figlia per un po' dopo tanto tempo..che bello!!!, sento ancora addosso il calore che il tempo trascorso in famiglia ti lascia.Una sensazione bella, rincuorante e,a nche da grandi, se ne ha sempre bisogno no?
Ed è in questo mood che s'inserisce perfettamente il piatto di oggi, nato da una mia idea di cucinare l'amaranto e farlo mangiare anche al mio ragazzo(che in forma di zuppa non avrebbe mai assaggiato) visto il suo alto valore nutrizionale.Mettici che hai voglia di funghi e la tua cara Amica Michi ti ha portato dal Giappone un pacco delle meraviglie, nel quale c'erano dei FA-VO-LO-SI shiitake( da me prima sempre e solo utilizzati nelle zuppe)... la cena è stata cotta e mangiata con grandissima soddisfazione!Peccato non ne sia avanzato nemmeno un cucchiaino...
Se non avete questo tipo di fungo dalle molteplici proprietà, usate pure porcini(buttali via!)o dei finferli..secondo me iene buonissimo!

AMARANTOTTO ZAFFERANO e SHIITAKE

180 gr di amaranto
6 funghi shiitake secchi
1 bustina di zafferano
1 litro(come sempre abbondo) di brodo fatto con acqua di ammolo dei finghi, acqua corrente e dado vegetale casalingo
aglio
prezzemolo
1 cucchiaione di farina per polenta taragna istantanea
sale eventuale

Ammollate i funghi in acqua per una ventina di minuti.Scolateli e non gettate l'acqua di ammollo ma, addizionatela di acqua corrente e dado vegetale casalingo, per fare il brodo.Mentre il brodo vien pronto, in una wok unta d'olio evo fate rosolare i funghi con aglio e prezzemolo per un po'(io vado ad occhio).Aggiungete quindi l'amaranto e fatelo tostare assieme ai funghi(come si fa col riso) quindi, aggiungete piano piano il brodo per portarlo a cottura(circa 15/20 min.Cinque minuti prima del termine della cottura, aggiungete lo zafferano sciolto in poco brodo mescolando, e la farina per taragna, con altro brodo, sino a che il tutto sarà cotto.
Impiattate e gustate!
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giovedì 30 settembre 2010

DI SARATE E TECNOLOGIA AVVERSA

Hoibò.Tanto epr cambiare ho la tecnologia che mi rema contro(senza che ne conosca l'oscuro motivo).Volevo rendere accettabile una foto fatta di corsa(come sempre) al piatto che volevo proporvi oggi ma, nada, nisba, nein.E mi sa che vi beccate il pessimo originale.
Già che ci penso, però, flick l'ha fatto apposta.Sì perchè questo piatto doveva avere(nella mia testolina bacata) una diversa tavoloza di colori.Ma l'ostinazione di voler utilizare una varietà di riso che mi picchiava in testa, ma a sua volta gabbato.Ben mi sta, chi troppo vuole nulla stringe.Così, al posto di vedere un piatto scuro punteggiato di verde ed arancione, ci siamo cuccati(e vi cuccate) un piatto "CALIMERO"...all'apparenza un po' sfigatello ma, vi assicuro(con gli inaspettati plurimi complimenti del mio ragazzo) che era davvero delizioso.
Un piatto per salutare definitivamente l'estate, prendendo spunto da uno che mi aveva fatto mia sorella, rivisitato alla mia maniera, con "SARATA" compresa nel prezzo :).Ho usato meno ingredienti possibili, con l'intento di far emergere i sapori puri.E ci sono riuscita questa volta, colori a parte!

RISOTTO ALLE ZUCCHINETTE E LORO FIORI, CAROTE E PISTACCHIO DI BRONTE,
alias RISOTTO "CALIMERO"

160 gr di riso venere integrale(da ammollare una giornata se non volete impoegare un'ora a fare il risotto)
1 litro(abbondo...) di brodo fatto col dado vegetale casalingo
una decina di zucchinette novelle col fiore
un paio di carote
una manciata di foglie di basilico
qualche ago di rosmarino
un paio di cucchiai di pistacchio di bronte grattuggiato
olio evo
scalogno

Per prima cosa mondate le verdure.Staccate delicatamente i fiori dalle zucchinette e tagliateli a listarelle;riducete a dadini sia le carote che le zucchinette.
Fare rosolare un po' di scalogno con un filo di olio evo, buttateci le carote e fate cuocere qualche minuto quindi, aggiungete anche le zucchine ed il rosmarino.Dopo una decina scarsa di minuti unitevi il riso e fatelo tostare un po', dopo di che aggiungete pian piano del brodo, fino a termine della cottura.Una volta pronto il risotto, spezzettate con le mani le foglie lavate di basilico ed amalgamatele al risotto.
Impiattate con un cucchiaio di pistacchio grattuggiato a testa.
PS:appena riesco a modificare la foto tolgo sto mostro....
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martedì 28 settembre 2010

RIACCENDIAMO IL FORNO!

Non so voi, ma io ho un gran freschino a Milano...Il sole si fa un po' desiderare e, comunque, non è più così caldo(anche se domenica ero sui colli tortonesi e si stava magnificamente!!!).Sono un po' latitante, sia perchè devo trovare il tempo per scaricare le foto di quelle due robine diverse che ho fatto(mica riesco ad inventarmi qualcosa di nuovo tutti i giorni insomma..), sia perchè sono impegnata nel cambio armadi(dopo il cambio frigo..).Ieri sera ho messo in alto, nell'armadio preposto, sandaletti, zeppine, flip flop etc etc, calando in basso stivali, stivaletti e scarpe chiuse(anche se qualche calzatura aperta in basso la tengo sempre).Stasera o domani verrà il momento dei maglioncini di lana, ben custoditi nelle loro scatole al profumo di lavanda.
E questo freschino, oltre a farmi venir voglia&bisogno di coprirmi per bene, mi ha fatto riaccendere il forno!!!!Era da giugno che se ne stava a riposo, ci credete?Va da sè che se si accende il forno, si deve richiamare dall'ibernazione la pasta madre.E così ho fatto domenica sera.Ora sono nella fase di "rianimazione" e "covata", con coccole e calduccio(stamattina ho intiepidito il forno per la causa).Speriamo bene.
In attesa che la PM riprenda vigore ed esca dal suo stato di attapiramento, ho fatto un esperimento provando una pasta per torte salate e non(una pasta abbastanza universale) che ho trovato, non ricordo dove su internet,(ditemelo nel caso).Sapete quelle cose che si segnano sul foglietto..ecco.
Il risultato non è male, anche se io preferisco sempre la mitica pasta tuttofare si Stella!
Con questa dose ho realizzato due tortine salate una vegan e l'altra metà e metà.
Vabbè via con le danze, e col forno acceso!

SFOGLIA ALLO YOGURT

370 g farina (io ho usato l'integrale di farro)
150 g di yogurt bianco non zuccherato (io di soia)
2 cucchiai di olio ( possono anche essere omessi e io l’ho fatto )
un pizzico di sale
acqua fredda q.b

Più facile a farsi che a dirsi:impastare banalmente tutti gli ingredienti, tenendo per ultima l’acqua fredda in misura taleda rendere l’impasto compatto ma elastico.
Fate riposare una mezz'oretta in frigo.
Riprendetela, stendetela ed utilizzatela come meglio credete(salata o dolce)

Una torta salata(VEGAN) è fatta con bietole ripassate(aglio, olio ed uvetta), besciamella di riso e tofu(in superficie lievito alimentare in scaglie).
L'altra è fatta con bietole ripassate, besciamella di riso, pancetta a dadini e formaggio.

Insomma, un improvvisatissimo salvacena!
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giovedì 23 settembre 2010

FAMOSE DU SPAGHI...

Hola queridos!Qui Saretta dalla solita Milano, in questi giorni iper invasa(pure troppo per i miei gusti), da gente più o meno stravagante, abbastanza finta(a mio parere), che se la mena...per la settimana della moda donna.Ora, va bene sentirsi una setimana all'anno più nane e meno carine del solito, ma il commento di due uomini che ho sentito ieri in pausa pranzo..."certo che in questa settimana le belle diventano carine, le altre..." eh no!Fortuna che ho colleghi , amici e moroso a cui queste modelline dell'est, alte alte, magre magre, uguali uguali, con l'aria persa nel vuoto ed il viso di cera, non le apprezzano.Tiè.A loro piaccione "le donne reali" :D
Non è uno sfogo alla "Vorrei ma non posso"(anche se qualche centimetro non mi farebbe schifo) ma, l'appello disperato di una che queste se le becca regolarmente tutto l'anno in palestra, con la loro lingua incomprensibile e la loro arroganza.Punto, stop, sennò sembro una vipera.
Mettici poi che tutte le sfilate le hanno organizzate attorno al mio ufficio...alè!Non si capisce più nulla, e ogni posto è una Babilonia.
Non c'è niente di meglio che rinfrancarsi, dopo esser rincassati letteralmente centrifugati, che prepararsi un piatto schietto, semplice, che solletica le papille, senza ammazzarsi con lo spadellamento.Un grande classico, un piatto in cui non ho inventato nulla, salvo il fatto di scegliere una pasta ruvida e rustica al punto giusto per sposarsi con il buon olio di Puglia e quella delizia acquistata a Favignana.Piatti come questo ti permettono di gustare ciascuno degli ingredienti, assaporandone l'essenza.
Magari prima di mettervi all'opera fatevi un bel bagno con essenza di lavanda, vedrete come sarà piacevole la cena!
Oggi accomodatevi tranquilli che, tempo 15 minuti , sarete ristorati con un piatto di

SPAGHETTI ALLA CHITARRA CON BOTTARGA di muggine

Spaghetti alla chitarra integrali Garofalo
olio evo buono a volontà
bottarga di muggine
aglio
prezzemolo

Mentre fate cuocere la pasta, fate rosolare l'aglio con l'olio in una padella larga(wok per es).
Cotta la pasta scolatela, ripassatela in padella per bene, unendovi del prezzemolo fresco spezzettato.Spegnete il fuoco e grattuggiatevi sopra della bottarga di muggine e servite aggiungendo a ciuascun piatto un giro di olio a crudo.
CONSIGLIO:tenete a portata di mano una compilation di bruschette perchè verranno da sè!

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martedì 21 settembre 2010

ECO PRIMO di MEZZA. STAGIONE...

L'estate ci saluta, lasciandoci di ricordo un solettino caldo(che per la legge di Murphy sabato ha lasciato posto a freddo, pioggia ed umidità, visto che avevo un matrimonio...)...ed io la giacchetta di pelle me la porto comunque appresso ;)Mica mi fido delle mezze stagioni!
I pomodori stanno per essere sostituiti da verze varie nel mio frigo, le pesche e le susine dalle pere.La cosa bella del cambio delle stagioni è proprio il "cambio frigo", decisamente più divertente dell'odiato cambio armadi.Sapori e prodotti che cedono naturalmente il passo ad altri e, se ci ascoltiamo bene, ad un certo punto anche noi non abbiamo più voglia di anguria e peperoni a fine settembre, no?La natura è intelligente, molto più di quello che noi pensiamo, e ci ricorda che c'è un tempo per tutto.E che ogni "frutto" di stagione serve per condurci nel migliore dei modi nella stessa, senza farci ammalare :).In questo periodo, per esempio, è utile coccolarsi con verdure dolci e riscaldanti come la zucca, le carote, il cavolo, la cipolla.Se spulciate nel mio archivio, ve ne avevo già parlato tempo fa.Guardate qui e qui.
Proprio ieri sera ho fatto cuocere una bella zuccona ma, non voglio cominciare a tediarvi col mio amore per la cucurbitacea :D
Questa volta vi salvate con un'ennesima cosina semplice semplice(tanto per cambiare), che definirei anche ecologica.Quando prendete le rape bianche(che a me piacciono da matti, magari a qualcuno di voi fanno schifo..), non buttate le foglie, mi raccomando!Ripassatele in padella con aglio ed olio, aggiungetele al minestrone oppure... fate quello che ho fatto io l'altra sera

FARRO CON PESTO DI FOGLIE DI RAPA

Farro decorticato
Foglie di rapa lavate
un pugno di mandorle
3 cucchia di lievito alimentare in scaglie(o pecorino se volete andare sul tradizionale)
Olio evo buono a volontà

Semplicissimamente:mentre cuocete il farro ad assorbimento(vale a dire cuocendolo con un volume di acqua pari 3 volte il suo volume, fino a che sarà completamente assorbita dal cereale),frullate in un mixere le foglie di rapa con le mandorle, aggiungendo a filo l'olio.
Ponete il pesto in una ciotolina ed aggiungete, amalgamando, il lievito alimentare in scaglie.
Condite il vostro farro con il pesto, un filo di olio e...buon appetito!

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venerdì 17 settembre 2010

PRIMA CHE FINISCA L'ESTATE...

Non fai in tempo a voltarti...che l'aria la sera si fa freschina, cominci ad indossare il giubbino di pelle leggero(una delle mie fisse), magari infili anche la copertina di cotone sul letto.Settembre è così, in bilico tra l'estate che muore e l'inizio dell'autunno.Forse ve l'ho già detto, a me settembre ha sempre un po' intristito e scombussolato.Intristito perchè io sono figlia della bella stagione, dell'estate e mi sento un po' "morire" anch'io assieme alle foglie!Scombussolata perchè qui a Milano a settembre ritorna il caos, il rumore, la frenesia, l'aria fetida, la gente isterica, che ci avevano dato tregua in agosto.Ho capito che sono fatta per luoghi sani e tranquilli, un luogo come Milano mi stritola letteralmente!Ma, tant'è si va avanti e, per fortuna, ci sono papà e mamma(nonni, amici etc etc) che ci offrono occasione di fuga nella tranquilla provincia.Il che non è affatto male.Peccato solo che passi la maggior parte del tempo centrifugata qua.
La ricetta-non ricetta(finalmente!) che vi posto oggi, la realizzai tra una vacanza e l'altra, in un torrido sabato agostano in Milano.Di accendere il forno non se ne parlava proprio, freschezza, sapori puri era quello che ricercavo!Come sempre, se si utilizzano materie prime giuste, il risultato non può che essere gustoso!
Per salutare l'estate, e per chi ha la fortuna di vivere in zone in cui si potrà godere ancora per un po' la bella stagione....

POMODORI CRUDI RIPIENI DI RISO SU LETTO di RISO CONDITO COL LORO SUGO
Riso per due persone(6 pugni?)Io ho usato eccezionalmente un ottimo riso normale, adatto epr le insalate di riso(non dasupermercato).
4 pomodori tondi ramati(magari dell'orto)
olio evo
3 cucchiaini di patè di olive taggiasche(in casa mia va via COME e CON il pane!!!)
olio evo
Basilico fresco
origano secco

Lessate il riso con la cottura passiva(faceva un caldo..).Scolatelo e granatelo per bene.
Lavate i pomodori e tagliatene la calottina quindi, svuotateli con laiuto di un cucchiaino e mettete da parte il contenuto in una scodella.Salate in po' i pomodori e capovolgeteli.
Spezzate con le mani il basilico ed aggiungetelo alla polpa dei pomodori, insieme all'origano ed al patè di olive.Una volta farreddato il riso conditelo con il composto preparato.Riempite un poco i pomodori che adagerete poi su un letto del riso avanzato.
Un filo di olio evo di quello buono buono e...BUON WEEKEND!

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lunedì 13 settembre 2010

GIORGIO AMBROSOLI,UN EROE BORGHESE

Buon lunedì a tutti.Spero abbiate trascorso un piacevole fine settimana.Personalmente sono molto contenta perchè sono riuscita a vedere i miei nonni, la mia famiglia, le mie amiche/ci, mi sono goduta un sole bellissimo ed il piacere di una camminata in compagnia.Giusto per riprendere le vecchie e buone abitudini, ho anche rifocillato il mio freezer con una scorta di pesti vari, per far fronte ai prossimi mesi, grazie alle verdure donatemi dal nonno e dai miei.Queste sì che sono soddisfazioni :)
Dopo aver finito di pestare, mi sono accomodata sul divano e non mi scono schiodata fino quasi a mezzanotte ,con le lacrime agli occhi ed una commozione sincera.Nessun film, nessuna fiction, miss Italia non parlatemene neanche...Semplicemente ho seguito una magistrale lezione di storia contemporanea, in forma di monologo, tenuta da un giornalista che ammiro molto come Antonello Piroso.Nel suo speciale di NDP(Niente di personale) intitolato "Scusi avvocato Ambrosoli", Piroso ha ripercorso la vita e l'ingrato e gravoso incarico, che l'avvocato Giorgio Ambrosoli assunse e portò avanti dal '74 al '79, anno in cui fu ammazzato con quattro colpi al petto da un killer assodato da Sindona.
Testimonianze audio, fotografie, informazioni documentate da numerosi libri e testimonianze.Davvero un ottimo lavoro, di quelli che si vedono raramente in televisione ultimamente.Piroso ci ha condotti in quei quattro anni in cui Ambrosoli fu nominato liquidatore del patrimonio di Sindona.Mafia, P2, politici complici e conniventi ma stranamente candidi e lindi agli occhi della giustizia.Un uomo per bene incaricato di sviscerare traffici illeciti, decodificare messaggi, mettere in ordine un caos costruito alla perfezione da uomini che definire criminali autorizzati è poco.Peccato che quest'uomo fosse SOLO.Solo contro politici, contro mafiosi, contro banchieri, uomini di finanza e di Chiesa...Solo, minacciato e comunque coraggioso e determinato.Anche davanti al figlio più piccolo Umberto che, nonostante la tenera età comprese che il padre era in pericolo di vita, non desistette dal suo incarico e lo portò avanti sino alla morte.
Attraverso questa lezione di storia e di vita, ho compreso molte cose.Ho scoperto che anche in passato in questo stato gli uomini per bene passavano sempre in secondo piano, i loro drammi in sordina.
Al funerale di questo gentiluomo non partecipò nessun rappresentante delle istituzioni, tranne Paolo Baffi, probo governatore di Bankitalia che si oppose strenuamente alle pressioni politiche per agevolare Sindona.
A suo tempo vidi "il Divo" e ne feci una recensione.Mi schifai, non lo nascondo, davanti ad un uomo che è stato complice di fatti scandalosi nella storia del nostro paese, uscendone sempre pulito.Nulla di fronte al disgusto che ho provato ieri sera ascoltando il monologo di Piroso, credetemi.Quanto marcio, quanta corruzione, quanta criminalità impunita!Quanti UOMINI PER BENE FATTI FUORI...nel SILENZIO!!!
Putroppo assisto ad un perpetuarsi di questa situazione vergognosa, senza che nessuno faccia NULLA.
Mi sono commossa ieri, quando è stato letto un foglio(il testamento spirituale) che nel '74 la moglie di Ambrosoli trovo tra le carte del marito:le diceva che sapeva come sarebbe andata a finire e che era certo lei sarebbe stata bravissima a crescere i tre figli e portare avanti la famiglia.
Quella donna portò dentro di sè quel macigno giorno dopo giorno, senza dire nulla.Da donna mi sono sentita morire per lei.Due persone forti e straordinarie, che hanno lasciato ai figli( e non solo) un memorabile esempio di rettitudine, moralità e forza d'animo.
Non ho fatto nomi di politici, banchieri e uomini di Chiesa coinvolti, perchè volevo semplicemente far luce su Giorgio Ambrosoli che, credo conoscano in pochi.Non voglio fare politica, intendo solo parlare di una PERSONA PER BENE.Come diceva Enza qualche giorno fa, è vergognoso che nessuno parli delle persone come si deve, che si dia spazio solo ai farabutti, agli intrighi di palazzo, alle lotte di potere che hanno tutt'altro interesse che la res pubblica.
Ambrosoli portò avanti il suo compito solo per il bene dello stato, e come fu ripagato?Con 4 colpi di pistola, la solitudine e l'oblio.
Personalmente non riesco a trovare un politico a cui credere, sono sfiduciata, disillusa.Le parole di Umberto Ambrosoli(il figlio minore) mi hanno tuttavia scosso ieri.
“La memoria di fatti lontani e che ossessionano ancora il nostro presente può essere uno strumento per superare la pigrizia dell’elettore italiano, per riflettere sia sulla vita che vogliamo, ma anche su quali elettori vogliamo essere”.
Parole come queste non possono far rimanere indifferenti.
Le persone devono conoscere, sapere quel che è stato;l'ignoranza non fa che perpetuare il marcio e l'immobilità.
Personalmente sono cosciente di poter far poco ma, ho ancora la possibilità di esprimermi e comunicare.IL SILENZIO UCCIDE!!!

Prossimamente ho intenzione di vedere il film"Un eroe borghese" del '95, con Michele Placido, sulla vicenda Ambrosoli.
In seguito leggerò il libro( già letto dal mio ragazzo) "Qualunque cosa succeda", scritto dal figlio Umberto, che narra le vicende dal punto di vista di un figlio.
Per chi fosse interessato ad approfondire la puntata di NDP, vi lascio questo link

Sono conscia di aver iniziato la settimana con qualcosa di un po' pesante ma, vi lascio tranquillamente qualche giorno per digerire.
Buona settimana a tutti.

mercoledì 8 settembre 2010

ASSAGGI DI CARLOFORTE

Buongiorno a tutti, ma anche da voi il tempo è super ballerino?Mattino novembrino ed ora, forse, la speranza di un miglioramento, speriamo!
Per consolarmi di questo anticipato arrivo dell'autunno, guardo le prime foto di Carloforte(devo reperire anche quelle dei miei amici che ne hanno fatte molte di più e penso più belle) e ripenso, ricercando ad occhi chiusi il dolce profumo dell'elicriso...
alle sue spiagge
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alle sue acque cristalline , ora turchesi, ora cobalto, ora azzurrissime...
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alle sue grotte suggestive
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al faro, da cui si gode un panorama mozzafiato
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alla luce indescrivibilmente bella del tramonto
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Un primo assaggio per condividere con voi qualche emozione...che rende solo pochissimo la bellezza di quella terra.
Nel prossimo post vi darò qualche dritta su dove mangiare!E magari aggiungere qualche altro scatto ;)

lunedì 6 settembre 2010

DI RITORNO...VABBE' PIU' O MENO!

Ciao a tutti!Ebbene sì, sono rientrata nuovamente alla base, dopo l'ultima tranche di vacanza...
Bella come il mare di sardegna, scacciapensieri come un cono di buon gelato, profumata come la macchia mediterranea, saporita come la cucina carlofortina, spensierata come le risate tra amici da una vita come Caty&Teo(con noi in vacanza), lieta come le persone di quella piccola appendice ligure in terra di Sardegna...
Carloforte, la semplicità che conquista e che ti fa dimenticare tutto il resto.
E' stata una settimana davvero piacevole, in cui mi sono dimeticata di tutto, anche dell'anniversario dei miei, accidenti...sono buoni però, e capiscono questa figlia che in vacanza si perde cullata dal mare e dai ritmi rallentati.
Ed ora si riparte, anche se mi sento un diesel.Ho tante cose da fare, tanta voglia di rivedere le amiche e gli amici qui in città, meno di stare rinchiusa ma, questa è la vita.Mi ha fatto riflettere la domanda di una ragazza di Carloforte "ma voi lavorate tutto l'anno"?Perchè quello che a noi appare come un giogo per tanti sarebbe una benedizione..solo potessero lavorare tutto l'anno!
Ripartiamo dunque ringraziando per quel che abbiamo,cercando di impegnarci per mettere a frutto i doni ricevuto.
Auguro a tutti voi una RIpartenza con rinnovato entusiasmo.

giovedì 26 agosto 2010

TEMPHE SVUOTAFRIGO

Buongiorno!Hehe sono bella ringalluzzita visto che mancano due giorni scarsi alla partenza per godermi l'ultimo scampolo d'estate.Sabato mattina levataccia e via!
Forse non vi ho mai parlato del mio frigo...che potrebbe anche essere scambiato per una cambusa antiatomica:è raro vederlo vuoto!Anche perchè a me il frigo vuoto fa tristezza, che vi devo dire.La peggior ripercussione sarebbe la totale mancanza d'ispirazione in cucina.Per ovviare a tristezza e mancanza di creatività(oddio in questo periodo non è che spicchi, ho i neuroni in stand bay) lo tengo sempre farcito il giusto.Prima delle vacanze, tuttavia, per evitare di buttare alimenti freschi, compro quantità misurate per arrivare a ridosso della partenza senza avere roba che poi devo cestinare.Nonostante la programmazione, mi capita di trovare qualche carota un po' triste od un cipollotto un po' appassito..beh, questa volta non sono finiti nella minestra, ma ho rivisitato la ricetta del temphe che trovate qui, dandole notevole verve e gusto, grazie alla nota stuzzicante dello zenzero contrastante con la dolcezza della carota e del cipollotto, mmm.Questa volta, a differenza dell'altra ho messo il tutto a marinare una notte ed un giorno in frigo.Davvero ottimo!
Provate!

TEMPHE AGRODOLCE MARINATO CON PORRI CAROTE E ZENZERO
1 panetto di temphe
1 cipollotto di Tropea
2 o 3 carote(regolatevi in base alla grandezza)
1 pezzetto di zenzero fresco
olio evo
2 cucchiai di aceto di mele
1 cucchiaio di malto(magari non di riso che è troppo delicato)

La sera precedente mondate le verdure e tagliatele a rondelline;sbucciate lo zenzero e tagliatelo a pezzetti.Riducete il Temphe a cubotti e mettetelo da parte.Ponete quindi verdure e temphe in una ciotola di pirex(con coperchio) ed irrorate il tutto con aceto, malto e acqua, sino a coprirlo.Chiudete con un coperchio il contenitore e lasciate marinare il tutto in frigo per un giorno.La sera successiva, prendete una wok leggermente unta e rovesciatevi le verdure ed i temphe, facendoli rosolare leggermente;aggiungete quindi la marinatura e cuocete fino ad assorbimento.Vi ci vorranno all'incirca 20 minuti.
Servite con del basmati o dell'ottimo pane, anche questa variante chiama la scarpetta!
Nel frattempo vi saluto, ci rivediamo a settembre!
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martedì 24 agosto 2010

DAL PRODUTTORE AL CONSUMATORE..

Buongiorno a tutti!
Passato lo scoglio del lunedì, è tutta un'altra storia...se penso che sabato parto per il mare poi :)
Anche l'we con una rimpatriata famigliare ha giovato, specie perchè sono stata vittima di imprevisti casalinghi(rottura della tapparella elettrica, timore della rottura del tubo del bagno...)che mi stavano ulteriormente stressando, dopo la settimana lavorativa.Se ne riparla dopo le vacanze e finita la predica.
Proprio questo we mio papà, con mia somma gioia, mi ha rifornito di una bella razione di susine, prodotte copiosamente da un vecchio albero che abbiamo in giardino;aspettavo giusto agosto per questo raccolto, visto che sono buonissime!Mi limito a mangiarle in purezza, visto che di fare marmellate o accendere il forno non ne ho voglia.
A livello di verdura, haimè, i pomodori non erano ancora pronti, così come le melanzane:abbiamo però rimediato un bel mazzo di coste, che sono già finite in padella.Che soddisfazione raccogliere e mangiare i frutti della terra!
Prima delle vacanze, invece, il papà del mio ragazzo ci aveva caricato di pomodori buonissimi e zucchine saporitissime del suo orto.Tra insalate, panzanelle et similia, una sera ho preparato una pasta semplice ma, davvero gustosa.So che non è nulla di originale ma, quando si ha poca voglia di spadellare o fa troppo caldo, una pasta come questa salva capra e cavoli(nutrimento e gusto).
Se vi va di provarla..

LINGUINE ALLA CREMA DI ZUCCHINE AROMATICHE E RICOTTA

Linguine Garofalo
2 zucchine dell'orto grandi(abbondate così avrete un contorno gustosissime)
ricotta
maggiorana
rosmarino
olio evo
aglio
eventuale pecorino grattuggiato

Per prima cosa affettate a rondelle sottili le vostre zucchine e fatele rosolare in una wok con un filo di olio e l'aglio, salandole(l'acqua di vegetazione permetterà che si stufino per bene).Aggiungete gli aromi e fate cuocere sino a che saranno belle tenere.Mentre cuocete la pasta, preparate la cremina:lavorate a crema la ricotta con olio evo, aggiungendovi un po' di zucchine, sale ed eventuale pecorino(per me che amo i sapori dolci anche no).
Scolate la pasta, conditela con la cremina, aggiungendo se vi va, un po' di zucchine che vi saranno avanzate.La scarpetta è garantita!;)
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