venerdì 30 ottobre 2009

DOLCI SPERIMENTAZIONI e SALUTI

Ragazzuoooli!!!Finalmente siamo arrivati alla fine della settimanaaaa!!!Olè!Settimana bella movimentata, segnata anche dalla fine del bellissimo corso di cucina macrobiotica, che ho avuto il piacere di seguire.Ieri ero un po' triste, in quanto è stata un'esperienza sì breve ma, che mi ha dato molto sia in termini di informazioni apprese che a livello umano.Ringrazio ancora di cuore Stefania per tutto ciò che mi ha trasmesso(e per il bell'esempio di mamma e donna che rappresenta), le mie "compagne" di corso, per la simpatia ed il clima amichevole instaurato.Spero davvero sia l'inizio di ulteriori esperienze future!
Prima di darvi la ricetta-pasticcio di oggi vi chiedo una cosa.Sembrerà una cosa futile, ma per me è importante davvero...SE PASSATE DAL MIO BLOG, LASCIATEMI UN VOSTRO COMMENTO!Una critica, un parere, un consiglio, per me sono motivi di crescita e miglioramento!Quello che per voi può essere poca cosa a me interessa molto!GRAZIEEEE :D

Sono un po' di corsa e non mi perderò tanto in chiacchiere:la torta NORMALE(non macrobiotica, i miei famigliari amano le cose classiche) di questo we l'ho fatta dai miei a settembre.Volevo usare una base diversa della frolla/brisè, non avevo uova a sufficienza per il mio pan di spagna e, così, ho preso ispirazione da lei per un pan di spagna alternativo.Ovviamente ho usato farina normale ed homesso i lamponi anche nell'impasto:il risultato non mi ha convinto, non è venuta una base nè soffice, nè spugnosa, ma un po' gommosetta..Secondo voi che ho sbagliato?Basta dalla settimana prossima prometto che posterò solo ricette perfette!;)

TORTA LAMPONI,UVA & CREMA PASTICCERA
Per la base:
260 gr di farina0
100 gr di farina di kamut
60 ml di olio evo
5 cucchiai e 1/2 di zucchero
1/2 bustina di lievito per dolci
1 cucchiaino di Bicarbonato
250 gr di lamponi
Sale
Latte q.b.

Per la crema:
500 ml di latte(quella che è vanzata l'ha mangiata mio fratello che non ama le torte)
50 gr di farina
100 gr di zucchero
vaniglia
2 tuorli

Per decorare:
1 vaschettina di lamponi
1 grappolo di uva america o nera

In una ciotola mescolate farine, zuccheri, bicarbonato, sale olio e lamponi frullati;per ultimo il lievito.Emulsionate con il latte sino ad ottenere un impasto liscio senza grumi(non mescolate eccessivamente).Infornate a 180° per 20 minuti.Sfornate e lasciate raffreddare.
Nel frattempo preparate la crema pasticcera stemperando la farina nel latte, lo zucchero e la vaniglia e, portato ad ebollizione, fate cuocere qualche minuto(sino all'addensamento).
Fate raffreddare.
Componete la torta bagnando la base con un po' di latte, sormontatela conuno strato di crema pasticcera e, per ultimo la frutta.
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Chi ha dei suggerimenti Daphne compresa, saranno graditissimi!
Buon weeeee

mercoledì 28 ottobre 2009

META' FARINA del MIO SACCO...

Buongiorno...Da quanto leggo in giro sin da ieri, il vizio di appropriarsi indebitamente di ricette o foto altrui, senza menzionare il creatore/creatrice, non si perde mai.Cosa assai più grave di chi copia-incolla negli aggregatori è lo sfruttamento del genio altrui a fini di lucro personale.Credo di aver capito chi sia la Signora bionda che con la sua voce gracchiante(insopportabile) tiene banco e lezione nel famoso programma a diffusione nazionale.Si fa bella e tronfia, produce libri e guadagna alla faccia di chi ha partorito veramente certe leccornie.E' ora di finirla, davvero.Mi chiedo se non si possa scivere alla redazione del programma o creare scalpore per smascherare la signora.
Nel mio piccolo ho subito plagio su Kataweb, come dicevo qui..Nonostante varie e mail spedite da me e da altre, non ho ricevuto alcuna risposta e, ben più vergognoso, la foto è ancora lì.
La faccia tosta delle persone è senza limiti, così come la disonestà dilagante, spacciata per bravura e furberia.Sapete che vi dico?Io i furbi e gli opportunisti li detesto.Amo le persone cristalline, oneste e schiette.La disponibilità di una persona per me è sacra.Chi si approfitta di queste persone è un meschino e va smascherato.
Vi consiglio di leggere anche questo importante commento di Miciapallina:io su FB non ci sto praticamente mai e non ho nessun link al blog, per una scelta personale(ho tra i contats persone a cui non voglio rendere nota la mia passione ed il mio piccolo spazio).Può essere un mezzo utile e divertente ma..occhio!!!
Concludendo, mostro la mia piena solidarietà a tutti i plagiati e mi unisco a voi nella battaglia.

Qualche tempo fa avevo letto su questo delizioso blog una ricettina per una crostata aromatica.
Stuzzicata da quella pasta da usare a piacimento, mi è venuta un'idea che mi ha tormentato sino a che non l'ho realizzata.Le mie papille volevano assaporare i contrasti e dare il tocco finale con quel favoloso Vin cotto, souvenir della mia vacanza salentina.
Peccato abbia sbagliato alcune cose del tipo, non avrei dovuto cuocere la pasta anche prima della farcitura(per timore che non cuocesse bene), e non sia così riuscita a realizzare pienamente quello che avevo in testa(soprattutto il gioco di consistenze, la pasta era durissima).Tuttavia, quello che è ho promosso, è l'accostamento di sapori, dolce-salato-dolce.Dedico questa cerazione al mio ragazzo , che è anche il mio assaggiatore ufficiale, critico al punto giusto ed anche super magnanimo spesso!(in questo caso lui era soddisfatto delle pietanza, seppur con la pasta da mettere a punto, io ero arrabbiatissima invece!).
Prometto che riproverò senza commettere stupidi errori.Nel frattempo ringrazio Sabrine per la sua pasta che, se non troppo cotta, deve essere buonissima!

CROSTATINE AROMATICHE ZUCCA, PECORA & VIN COTTO
Per due crostatine
Per la pasta:
125 gr di farina integrale
80 gr di acqua(o anche di più si va ad occhio)
Timo, salvia, rosmarino e maggiorana essicati e triturati.
Sale
Impastate tutti gli ingredienti insieme e fate una palla che metterete da parte.

Per il ripieno:
composta di zucca ( bne avevo un vasetto regalatomi da mia madre, prodotta da un agriturismo del Lago d'Iseo, la più buona provata sino ad ora)
Caciotta di pecora toscana DOP
Vin cotto pugliese

Stendete la pasta e foderate degli stampini da crostatina oliati, bucherellandone il fondo.Farcitela con la composta di zucca e caciottaa dadini.
Infornate per circa 15/20 min a 180 °, sino a che il formaggio sarà sciolto e la pasta cotta.Sfornate e guarnite con il vin cotto.
Servire con una insalatina.
Scusate la foto...

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lunedì 26 ottobre 2009

BIANCO & PROFUMATO COME UN...

Tartufo bianco d'Alba!
Buona settimana innanzi tutto...Avete approfittato di fare qualche nanna in più questo weekend?A me è servito il cambio dell'ora anche se, odio uscire dal lavoro e trovare buio buio!la mancanza di luce è una cosa che mi fa soffrire e so di non essere l'unica, vero Lo?!
Pazienza, rassegnamoci a qualche mese "tombale" e trasformiamoci in allodoline ;)
Caspita, è già passato un po' di tempo dalla mia visita nelle Langhe e, non vi ho ancora mostrato IL PIATTO principe che ci siamo gustati con IL SOUVENIR acquistato alla Fiera del Tartufo di Alba.Vi ho detto che all'ingresso della fiera sono stata letteralemnte avvolta dal profumo di tartufo?Ero inebriata(lo so che ad alcuni non piace perchè ricorda odoracci ma, a me ME PIASCE!).Pensare che da piccola non lo sopportavo...
Tornando al piatto, credo che oggi non sia troppo tardi per mostrarlo, visto che stamane al TG parlavano giust'appunto di questio eccezionali tuberi..Se mettiamo poi che ieri è stato il Pasta Day, tutto si concilia.
Lo scorso anno avevo preparato qualcosa di simile con il tartufo nero;oggi vi presento la versione nobile e pregiata del piatto.Pensate che ho intavolato un dibattito preventivo con mio ragazzo per decidere il formato di pasta da utilizzare( a stare con una food blogger un po' di manie si acquisiscono)...non avevamo i tajarin ma la scelta è stata comunque azzeccatissima!Pasta ruvida, porosa e di ottima qualità, capace di accogliere e perdersi nella dolcezza del condimento non smorzando l'inconfondibile aroma del tartufo!
Questa è l'ennesima dimostrazione che i piatti più semplici, costruiti con materie prime eccellenti, siano i più buoni, siete d'accordo?

SPAGHETTI ALLA CHITARRA INTEGRALI AL TARTUFO BIANCO

Spaghetti alla chitarra integrali di Gragnano
Burro chiarificato(ghee) a volontà
Formaggio grattuggiato(Parmigiano e Pecorino)
Tartufo bianco + affettatartufi(importantissimo per sprigionarne l'aroma!)

Mentre cuocete la pasta, fate scaldare il burro chiarificato.Aggiungete quindi al ghee, con il fuoco spento, il formaggio e mescolate formando una cremina.Seè troppo densa aggiungete un po' di acqua della pasta.
Scolate la pasta, conditela con la cremina, impiattate e grattate tartufo a volontà!Dopo di che..abbandonatevi completamente al piacere del palato!
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venerdì 23 ottobre 2009

TARTE A POIS !

Rieccomi ragazzuoli!
Quante cose da dire oggi...Due parole sui primi due giorni di corso, i saluti per l'weekend, la ricetta...Una cosa alla volta :)
Innanzitutto sono davvero felice di aver scelto il corso presso il Centro Macrobiotico Milanese:premesso che l'ambiente è molto famigliare ed accogliente, la mia maestra Stafania è di una dolcezza infinita!Cresciuta "macrobioticamente" secondo la scelta fatta dalla sua mamma che, ricevette direttamente dal Oshawa(il padre della macrobiotica) gli insegnamenti e l'input ad aprire questo centro, trasmette con le nozioni fondamentali, l'insegnamento più grande di questa pratica:la ricerca costante dell'equilibrio.Degli elementi e di se stessi.Credo sia un principio di cui tutti dovrebbero far tesoro, non credete?
Nulla è imposto o vietato(come mi è capitato di apprendere in altri ambiti macrobiotici), molto consigliato.Tutto a servizio del proprio percorso che porta alla personale "taratura" delle cose(per es. noj è detto che uno non debba mangiare un determinato alimento se i corpo lo richiede...).Stagionalità, rispetto per la natura, riscoperta e ricerca dei sapori autentici, piacere di stare a tavola con convivialità e tranquillità in compagnia delle persone care, elogio alla lentezza...Tutte cose che sposo idealmente al 100% ma, alcune, devo imparare a metterle sempre in pratica(mangiare con tranquillità e lentezza...).
Due ora di corso scivolano via così, tra insegnamenti, domande(chiedo ancora perdono per la copiosità delle mie..)& risposte, spadellamenti, assaggi, happy our( di quelli buoni eh?!);tutto in un clima disteso e tranquillo.
La cosa belle poi è che, quello che si prepara(un pasto completo e sempre squisito) lo si porta a casa!Mi sono fatta due cenette niente male le ultime due sere ;)
Vi confesso una cosa:al pensiero che mancano solo due lezioni sono già triste!
Colgo l'occasione per salutare Stefania e le mie compagne di corso, nel caso passassero di qui!;)

Questa esperienza mi dispone al meglio per l'weekend e, siccome sono molto rilassata d'animo e voglio trasmettere anche a voi questa dolcezza, vi lascio con un dolce per nulla macrobiotico, preparatoqualche domenica fa dai miei.Avevo altre idee ma, in questo periodo mi chiedono le crostate.Facendo una rapida ispezione del frigo e mettendoci un po' di fantasia ho realizzato questo dolcino che partecipa al "Contest più morbido dell'web" lanciato da Sandra di "Un tocco di Zenzero", per le Fattorie Fiandino.

CROSTATA A POIS REGINA CLAUDIA
per la pasta:
300 gr di farina di Kamut integrale bio
100 gr di farina di riso bio
100 gr di farina 00
200 gr di burro
150 gr di zucchero
la scorza grattuggiata di un limone della costiera amalfitana
acqua q.b.
1 cucchiaino di lievito per i dolci(non avevo a disposizione il cremor tartaro)

per la farcia:
250 gr di composta di prugne regina claudia fatta dalla mia mamma(con sola frutta ed un cucchiaio di zucchero, poichè la frutta era dolcissima)
2 dita di cognac
2 cucchiai di pangrattato
1 manciata di gherigli di noce

Per prima cosa prendete i gherigli e fateli macerare nel cognac.Quindi preparate la pasta mischiando le tre farine con il burro ammorbidito.Lavorate un po' sino ad amalgamare il tutto, aiutandovi con l'acqua.Aggiungete la scorza del limone, il lievito e lo zucchero ed altra acqua, sino ad ottenere un pasta omogenea.Fate una palla e mettetela a riposare in frigo una mezz'oretta o più.
Prendete parte della pasta e foderate uno stampo da crostata, tenetene da parte una pallina per la decorazione.Fate cuocere 10 min a 180°, con dei pesetto sul fondo.
Preparate la farcia mischiando composta, pangrattato, noci ed un po' di cognac.Estraete la crostata, farcitela e decoratela con dischetti di pasta ed infornate altri 15/20 min sino a che sarà cotta(dipende dal forno).Lasciate intiepidire un po' e spolverizzatela con dello zuccheroa velo.
Questo il risultato appena tolta dal forno...

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e questo quello che è avanzato dal pranzo ;)
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Mi pare proprio sia piaciuta!
Un dolcissimo e coccolosissimo weekend a tutti!

mercoledì 21 ottobre 2009

L'EVOLUZIONE delle FAVE E CICORIE - LA RI - STRUTTURAZIONE

Buongiorno!!!!Tutto bene ragazzi?
Nonstante il tempo uggiosissimo e piovoso, sono felice!No, non sono impazzita e nemmeno drogata ma...Uno le chiacchiere con le amiche fanno bene, due...stasera inizio una cooking session di cucina naturale!Sono davvero galvanizzata all'idea e, presente il primo giorno di scuola?Ecco, mi sentoe sattamente così!Il corso è costituito da 4 lezioni da 2 ore ciascuno, poco impegnativo ma credo molto interessante, vi farò sapere!
Bella carica e positiva corro a presentarvi l'evoluzione del piatto tradizionale pugliese che ho postato lunedì.L'idea di rivisitarle mi è venuta così, all'improvviso, come quasi sempre mi accade.
So che potrebbe sembrare nulla di che ma, a mio parere sia per le ottime materie prime utilizzate, che per la completezza nei nutrienti, l'ho trovato un buon piatto equilibrato.
Ovviamente il giudizio lo rimando a voi, cari amici, ditemi che ne pensate!
Nota bene: ben lungi dall'idea presuntuosa di declassare quell'eccellente piatto pugliese, da me decantato, voglio solo dimostrare come un'accoppiata vincente possa essere ulteriormente valorizzata.
Ai posteri l'ardua sentenza...

FAVE&CICORIE RI-STRUTTURATE (grazie del consiglio per la definizione Gunther!!!)

Purea di fave cotte e ripasate in olio e scalogno
Cicorie cotte e ripassate
Paccheri di Gragnano
Olio evo, magari pugliese(comunque saporito)

Se avete già pronte le fave e cicorie sarà un attimo preparare il piatto.Lessate i paccheri in acqua salata, scolateli(devono essere al dente) e fateli raffreddare.Riempite ciascun pacchero con la purea ed adagiatelo sul piatto da portata, formando man mano una sorta di bouquet."Legate"attorno al bouquet le cicorie ed irrorate il tutto con olio evo e, se gradite, qualche granello di pepe.
Servite.
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lunedì 19 ottobre 2009

FAVE E CICORIE SECONDO LA TRADIZIONE(o quasi)

Buona settimana a tutti.Freschino eh?Qui ho dovuto fare un rapido cambio armadi e..ho tirato fuori anche gli stivali che tenevo nascosti nella loro scatola, ora ci stanno eccome...
Spero abbiate trascorso tutti un buon weekend, io tra una magnata e l'altra mi sono fatta una bella cura del sonno...Pensate che sabato pomeriggio vedo un'amico, lo saluto e lui non reagisce.Lo risaluto a distanza ravvicinata e lui mi fa "Cavolo non ti avevo riconosciuta, hai un faccino così riposato!".Ammazza, devo sembrare proprio uno zombie durante la settimana!!!
Si dà il caso che dormire fino ad esserne sazi è un toccasana ma...crea dipendenza!Nonostante le 10 ore di sonno, ieri sarei rimasta in uno stato di pennica costante!
Per lo meno oggi affrontato l'odiato lunedì con altro spirito.:D
Prima di rispondere ai vostri graditissimi commenti, vi parlo della ricetta-non ricetta di oggi.
Dalla mia vacanza Salentina ho portato con me immagini, ricordi bellissimi, sapori...già detto vero?
Beh, delle tante cose mangiate mi sono appassionata(con il mio fidanzato) di un piatto in particolare, povero come da tradizione contadina ma, così gustoso e nutriente da preferirlo perfino ad una pasta col pesce!Sarà che amo le cose ed i sapori semplici, la Puglia e la cucina contadina...
Ora mi fustigherete.So che avrei dovuto mettere in ammollo e poi cuocere i legumi, come da tradizione.Metti però che tornia casa tardi dall'ufficio e: è quasi ora di cena, hai voglia di quel piatto fotonico mangiato in vacanza, ti ricordi che hai in freezer quelle erbette già cotte da te,non hai altra ispirazione, che fai?Beh, ricorri al barbatrucco no?Per una volta i puristi non storcano eccessivamente il naso, il risultato è stato eccellente, il piatto ripulito!La prossima volta prometto di seguire la procedura canonica, giurin giurello :)
Ah, NOTA BENE:oggi vi propongo la versione "classica"(più o meno dai) del piatto...Se mi seguirete i prossimi giorni vi presenterò una mia rivisitazione e destrutturazione del piatto.Stay tuned che vale la pena!
Siore e siori....

FAVE&CICORIE

1 confezione di fave cotte in scatola
1 mazzo di cicorie selvatiche(le mie erano del lago di Garda, da quanto mi disse il frutarolo)
olio evo di quello buono buono
scalogno
sale

Per prima cosa, senon l'avete già fatto, mondate le cicorie e sbollentatele qualche minuto in acqua salata.
Scolate le fave e frullatele grossolanamente con un frullatore ad immersione.In un pentolino fate rosolare lo scalogno con un po' di olio e ripassatevi le fave.
Una volta cotte le erbette scolatele e ripassate anch'esse in padella con olio, scalogno e, se serve, qualche grano di sale(io non sono troppo salata come gusto).
Impiattate irrorando con un filo di olio evo a cudo e, se piace del pepe nero.
Ragazzi, se avete del bel pane rustico fatto in casa da accompagnare, che prelibatezza!!!!E non è tutto....per ora!

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Domanda:Ma che cicorie usate in Puglia?!

giovedì 15 ottobre 2009

GREEN REVOLUTION - PART 2nd

Stamattina, leggendo il post di Lo e quello di Lenny, non ho potuto non pensare a quanto stia cambiando le mie scelte, ultimamente.Già vi avevo reso partecipi dell'abolizione di tutti i detersivi e detergenti chimici...Ora sono giunta ad una scelta sempre più orientata al biologico(martedì ho ricevuto in primo pacco dalla Bioexpress) ed al rispetto della natura e dei suoi cicli.Niente che non sia di stagione, ricerca di alimenti veri e genuini, di sapori semplici e puri.Non è sempre facile, spesso vieni guardato come se fossi un'alieno e se parlassi in aramaico..."Non eri così una volta", mi sono sentita dire.Con un sorriso ho risposto"Si cambia, ed io sono più semplice di quel che sembri".
Vi confesso che è una gioia "svelare" dei piccoli trucchi ecologici alle persone, e vedere dipinto sui loro volti un'espressione stupefatta.Oramai distribuisco a gogò le dispense sul bucato e puizie ecologiche, sapete?Mia mamma è contentissima dell'aceto al posto dell'ammorbidente, ed anche molto soddisfatta del detersivo per piatti che le ho fatto.
E pensare che sono cose così semplici ed alla portata di tutti...
Beh, si dà il caso che io sono molto contenta, felice di fare un po' meno male al nostro pianeta.


A tal proposito, vi invito a visitare il blog sopracitati e quelli di:
  • Manitese in merito alla campagna promossa questo weekend "Io Mangio Locale".
  • Faitrade Italia, relativo alla campagna dal 17 al 25 ottobre "Io faccio la spesa giusta"

Non pensiamoci mai troppo lontani da chi vive a Km di distanza;le distanze sono più corte di quel che sembrino...



mercoledì 14 ottobre 2009

E DOPO AVER SCALDATO IL PANCINO...UN SECONDO VINTAGE!

Allora ragazzuoli, avete seguito il mio consiglio antifreddo?Bene, benissimo. A questo punto vi siete meritati qualcosa di più sostanzioso, visto che lo stomachino l'avete preparato.
So che è un po' strano vedere una ricetta di questo genere sul mio blog ma, pur non mangiando carne, la cucino per chi la ama.Qualche weekend fa ero a casa dei miei e, mi viene chiesto di fare un piatto che mia mamma preparava negli anni '80, quando ero bambina.Ricordo che riscuoteva sempre un gran successo...A distanza di anni, mi sono cimentata io nella preparazione(tra l'altro sono andata di fantasia/buon senso perchè non avevamo ricette scritte) e vi devo confessare, ero un po' timorosa visto che con la carne non ho molta dimestichezza.Invece, nonostante le mie poche aspettative, è piaciuto proprio a tutti!Devo dire che è stata una grandissima soddisfazione, sapete?
Beh, nulla di complicato, comunque molto gustoso!
Perdonatemi in anticipo per le foto orripilanti:avevo la tavolata che reclamava(era domenica), io che tetavo di affettare il tutto con un coltello sbagliato, il punto poco illuminato....vabbè passiamo alla sostanza...

FILETTO di MANZO IN CROSTA

800 gr di filetto di Manzo
1 rotolo di pasta sfoglia
qualche rametto di rosmarino
qualche foglia di salvia
sale
olio evo

Per prima cosa accendete il forno a 180°.Nel frattempo in un tegame fate rosolare per 5/10 minuti il filetto nell'olio con salvia e rosmarino, salandolo un po'.
Trasferite il filetto su un'asse e sgocciolatelo un po'(così eviterete il rammollimento della sfoglia).Stendete la sfoglia ed adagiatevi sopra il filetto con la salvia ed un poco di rosmarino.
Chiudete a pacchettino la sfoglia attorno al filetto, pennellate la superficie con del tuorlo ed infornate con carta forno una ventina di minuti(dipende se la carne di piace più o meno al sangue;il filetto, a mio parere, non va mai cotto eccessivamente).Togliete dal forno e ponetelo su un'assicella.Affettate facendo attenzione al vapore che uscirà dal pacchettino!
Forse dovevo sgocciolare maggiormente la carne, in ogni caso il filetto era tenerissimo e molto gustoso, secondo i miei commensali!

My creation

lunedì 12 ottobre 2009

BRRRRRR...ZUPPA?

Buongiorno a tutti!Dopo un weekend bello ed eccezionalmente caldo, che sia arrivato l'autunno?
Stamattina mi sono svegliata ed ho trovato l'aria particolarmente frizzantina, sebbene ci sia un bel sole.Tempo di cambio armadi(i top di seta mi facevano un po' specie sinceramente...) e di alimenti corroboranti e riscaldanti.
Dobbiamo trattarci bene in questo cambio di stagione, per rafforzare il fisico in vista dei malanni che dilagano, coccolandosi per bene.Oggi ancora zuppa ma, ho in serbo diverse ricettine dolci e salate niente male, fidatevi!
La scelta di oggi parrà a molti poco attraente a causa di un ingrediente che, a quanto leggo, non è molto amato, anzi...A me, invece, piace assai( anche a te mamma vero?).Se poi lo si accosta in maniera furba, si possono ottenere oltre a simpatici giochi di colore anche delle pietanze davvero gustose.
Poi, de gustibus....;)
Avvertenza:questa ricetta è all'insegna del fast&yummy:avendo tempo si può adottare la versione slow, credo sia ancora più buona!

ZUPPA di BARBABIETOLA ROSSA & PISELLI

2 barbabietole rosse cotte
1/2 barattolo di piselli medi in scatola
basilico fresco
1 cucchiaino di lievito alimentare in scaglie
1 cucchiaino di miso
2 tazze di acqua

Semplice semplice:tagliate la barbabietola a pezzettini e mettetela in un pentolino con i piselli, il basilico e l'acqua.
Portate a bollore, quindi spegnete il fuoco e frullate con un frullatore ad immersione.
In una scodella mettete il miso e scioglietelo con poca zuppa;aggiungete il lievito alimentare e la zuppa.Mescolate, lasciate riposare due minuti e...
Buona settimana a tutti!

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venerdì 9 ottobre 2009

RICETTA RIVISITATA PER UN DOLCE BUONGIORNO

Finalmente un po' di pioggia!So che suona assurdo agli orecchi degli amici del sud ma, credetemi, a Milano non si respira più!!!
Solo uno scroscio ma, come dicono qui, "putost che nient putost" ;)
Prima di salutarvi per l'weekend, vi lascio la versione reloaded di un pandolce fatto lo scorso anno, già ispirato al Pandolce al latticello della cara Alex.
Il bello di questo pandolce-non dolce, è che si può giocare con gli ingredienti a seconda dell'umore e della dispensa;il risultato è sempre soddisfacente!
Io che non amo i dolci troppo stucchevoli lo trovo di una bontà sconfinata e, per non rischiare di papparmene da sola uno intero in un giorno lo taglio a fette e lo congelo;basta poi togliere quello che vi serve dal freezer e sarà morbido come appena sfornato(dopo averlo scongelato neh;))
Potete poi mangiarlo con un velo di burro più confettura/composta/miele, o quel che vi garba.A me piace anche in purezza pucciato nel latte di mandorle o riso.
Vabbè, bando alle ciance e vediamo cosa ho combinato(nel vero senso della parola) sta volta:
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PANDOLCE AL LATTICELLO con NOCI e PRUGNE SECCHE

450gr di farina integrale
2 cucchiai di sciroppo di agave
3 cucchiaini di cremor tartaro
la punta di un cucchiaino di bicarbonato
2 cucchiai di semi di papavero
3 cucchiai di semi misti(zucca, sesamo, grano saraceno, lino, girasole)
1 cucchiaio di sesamo nero
1 cucchiaio di noci
1 cucchiaio di uvetta
4 prugne secche( da denocciolare e tagliare a pezzettini)
2 cucchiai di muesli di avena
500 ml di latticello
un pizzico di sale

In una terrina mescolate la farina con tutti gli altri ingredienti secchi( noci e prugne secche tagliate a pezzi , compresi).Aggiungete quindi lo sciroppo d'agave ed incorporate piano piano il latticello sino ad ottenere un impasto morbido.Ponetelo in uno stampo da cake(il mio di silicone) , cospargete la superficie coi fiocchi d'avena, ed infornate per 30 minuti a 200°, poi altri 30 minuti a150°.
WARNING: con lo stampo di silicone riducete un poco i tempi sennò, la crosta verrà troppo scura, come è capitato a me
BUON WEEKEND!
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mercoledì 7 ottobre 2009

ZUCCA TIME & Sostegno per L'Abruzzo

Sebbene le temperature siano un filo alte per il periodo e non c'è verso che venga uno scroscio a lavare il cielo fetido sopra Milano, siamo in autunno.
Passi il cielo grigio ed indeciso(piove o no?);passi anche la Bioexpress che si dimentica la mia prima consegna(non ho ancora capito perchè)...ma qui ci vuole una coccola, magari con qualche frutto che l'autunno ci regala.
Cosa c'è di meglio della zucca?Vabbè ci sarebbero anche le castagne, i funghi ma, iniziamo con questo ortaggio che amo incredibilmente.Lo scorso anno vi proposi un pesto inventato da me, che mi piaque moltissimo.
Quest'anno vi ripropongo un classico ma, reintepretato da me per creare un'armonia di contrasti che hanno conferito al piatto un carattere davvero particolare e gustoso.
Scusate l'auto-encomio ma, il giudizio primario è venuto dal mio assaggiatore ufficiale(il mio ragazzo).La cosa che più mi ha dato soddisfazione è stato il suo elogio, nonostante non sia uno zucca-fan come me.Il mio intento(riuscito perfettamente) era di armonizzare la zucca non facendo prevalere sul piatto il suo sapore dolce ma, smorzarlo e sfumarlo delicatamente. Ho scelto un vino che aromatizzasse ulteriormente la dolcezza, un formaggio che la temperasse, ed un riso che desse carattere e consistenza rotonda.
Il risultato?

RISOTTO DI ZUCCA AL PASSITO

2 tazze di riso integrale(ammollato una notte)
4 o 5 tazze di brodo vegetale fatte con dado casalingo
mezza zucca piccola( mantovana), cotta un poco al forno e tagliata a dadini.
olio evo
scalogno
salvia
rosmarino
mezzo bicchiere di passito
una fetta di caciotta toscana di capra DOP
una manciata di mandorle a lamelle

In una pentola a pressione(o normale se vi piace di più) fate imbiondire lo scalogno con l'olio evo, salvia e rosmarino.
Aggiungete la zucca e fatela rosolare per bene.Aggiungete quindi il riso e tostatelo qualche minuto.Sfumate i tutto con il passito e cuocere qualche minuto, sempre mescolando.Aggiungete 4 tazze di brodo, chiudete la Pentola a presisone e fate cuocere per 15 minuti.Scoperchiate e continuate la cottura aggiungendo il restante brodo, sino a che il riso avrà una consistenza cremosa.
Aggiungete quindi la caciotta a dadini e lasciare riposare due minuti.
Impiattate ponendo sulla superficie del risotto delle mandorle a lamelle.

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IMPORTANTISSIMO:L'economia dell'Abruzzo è in seria difficoltà a causa delle conseguenze del terremoto.L'associazione consumatori ha lanciato una campagna a sostegno dei produttori locali(che ci offrono materie prime di gran qualità) e promuove la vendita on-line dei prodotti, senza spese di spedizione.
Noi Foodies abbiamo un motivo in più per impegnarci in questa interessante ed importante iniziativa no?Correte a visitare il sito e diffondete a tutti quelli che conoscete!
www.okabruzzo.it

Last but not the least...BUON COMPLEANNO PAPA'!!!!!!:D

lunedì 5 ottobre 2009

LA PASTA MADRE SEMI RESUSCITATA & BREVE RESOCONTO DELL'WE

Praticamente alla fine di questo inizio settimana ma, ce la posso fare...
Abbiate pazienza, oggi ho avuto decisamente la tecnologia che mi remava contro:mail che non funzionava(e non vi dico il delirio lavorativo), PC in palla perenne...vabbè, ricorro al mio motto di quest'ora "è quasi martedì", e tutto sorride :D
Inutile dire che le difficoltà sono state accompagnate dalla sindrome-Costa-Crociere, che mi ha lasciato questo indimenticabile weekend nelle Langhe e, precisamente qui.Il luogo incantevole e curatissimo nella sua sobria eleganza, il cibo di altissima qualità, cura nella selezione delle materie prime, vini ottimi(da semi astemia ho iniziato ad apprezzare il vino rosso proprio qui, ed ho detto tutto...);la parentesi lavorativa(meeting nella mattinata di sabato) è stat perfino piacevole...Il resto?Visita ad Alba ed alla fiera del tartufo(ove ho assaggiato DI TUTTO, dal salato al dolce), visitaalle cantine e cena al ristorante dai Marchesi di Barolo(eccellente), visita di Bra e Cherasco( troppo carino), visita alla Banca del vino(da vedere assolutamente per chi è appassionato di vino)...Poi c'è chi ha volato in ultraleggero(io no, avevo fifa..),e chi ha seguito i cani per tartufi...Io ho optato per la visita ad Alba ed una pausa di relax(non si può arrivare al lunedì stressati no?!).Riassunto?Sebbene dovrei correre una settiana di fila per smaltire quello che ho mangiato e bevuto...LO RIFAREI SUBITO!!!:D
Amici, non sapete che soddisfazione dialogare con lo chef e vederlo stupefatto quando gli facevo domande sugli ingredienti(sì perchè a quanto pare mica tutti sanno cos'è l'agar agar...;)) etc etc...E questo grazie anche al blog ed alla curiosità che mi scatena questo fantastico mondo della cucina!!!Grazie anche a voi che m'insegnate qualcosa ogni giorno!
Insomma, direi che sono ultra soddisfatta dal mio weekend!
Visto che veniva servito pane bio fatto con la pasta madre e, mi è toccato spiegare ai miei commensali che era sta cosa....Non potevo non postarvi il primo pagnottone fatto con la PM tolta dall'ibernazione...
Ho faticato non poco per farla ripigliare e, a dirla tutta, mi sembra ancora un po' rinco ma...si panifica!
Questa volta e per il futuro scelgo la via del Pane senza impasto, comodissimo epr me che sono fuori tutto il giorno e sempre soddisfacente.Devo solo capire perchè mi lievita benissimo e, in cottura, non si alza bene.Mi sa che è mancanza di manitoba, è troppo debole da farina 0.
Comunque sia, evviva il

PANE SENZA IMPASTO CON PASTA MADRE

Per la ricetta mi sono ispirata a IZN de"Il pasto nudo"

200 gr di pasta madre
500 gr di farina 0
1 cucchiaio di miele
2 cucchiaini di sale
350 gr di acqua tiepida

Sciogliete la madre in acqua col miele quindi, aggiungete farina e sale, mescolando gossolanamente.
Io lascio lievitare 18 h(ma forse è troppo, ed è per questo che poi non si gonfia?!) quindi mettete l'impasto su un piano infarinato, cospargete di farina, e piegate i quattro lati verso il centro.Lasciate lievitare coperto per altre 2h.
Accendete il forno a 200 ° e scaldate il contenitore dove porrete il pane.Una volta a temperatura, estraete dal forno il contenitore, rovesciatevi dentro il pane e fate cuocere per 30-40 minuti.
Il risultato è stato questo..

P9231415
Voi che mi consigliate per la riuscita ottima del pane?grazie mille e buona settimana!!!!

venerdì 2 ottobre 2009

ANCORA AMARANTO...INZUPPATO!

Buon pomeriggio amici!Oggi sono veramente ringalluzzita, per l'weekend godereccio che mi aspetta:sarò ospite in quei di Pollenzo( nella sede dell'Università del Gusto) per un evento lavorativo ma, principalmente( ed intelligentemente) orientato alla buona tavola..Potete immaginare che piacere sia per me potervi partecipare!Quando mi hanno inviatata mi è spuntato un sorriso che si ricongiungeva dietro alle orecchie :D
Ovviamente vi darò il resoconto di questi due giorni all'insegna del buon mangiare & bere...

Per salutarvi voglio proporvi una nuova versione(che poi sarebbe quella ufficiale..) del Misto riso, Amaranto e legumi, usato nel post precedente come ripieno sperimentale per le zucchine.
La cosa è banale ma, con i giusti accorgimenti sarà un piatto davvero gustosissimo!

ZUPPA RISO, AMARANTO&LEGUMI

1 tazza di misto riso,amarante&legumi(ammollato 1 notte)
3 tazze di acqua
1 pezzetto di alga kombu
olio evo
misto per soffritto(sedano carota cipolla)
1 cucchiaio di pesto al basilico(basilico, pinoli e olio)
1 cucchiaiono di miso bianco

Fate un soffritto e fatevi rosolare il mix.Aggiungete quindi l'acqua, l'alga e, se avete la pentola a pressione quocete per una ventina di minuti(altrimenti 40minuti circa).
Scoperchiate, aggiungete il pesto e mescolate, facendo cuocere ancora un po', se necessario.
Prima di scodellarlo aggiungete sul fondo della ciotola(o del piatto fondo) un cucchiaino di miso, rovesciatevi sopra la zuppa e stemperate.
Lasciate risposare coperto qualche minuto e poi..gustate!
P9231419
BUON WEEKEND!!!!

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