mercoledì 31 marzo 2010

VOGLIA DI PRIMAVERA:BORRAGINE LA PREZIOSA...

Dopo essere stato scossa ieri da un temporale incredibile, Milano oggi si asciuga con un bel sole.L'aria davvero freschina m'induce così a meditare sul fatto di lavare ed inscatolare i maglioni più pesanti...dovrò fidarmi?
Continuando nella mia personale macumba a favore del tempo primaverile, voglio raccontarmi di un prezioso acquisto fatto.Prezioso non tanto per la merce acquistata ma, per il suo peso d'oro.E' dallo scorso anno che ho in testa, a tempo debito, di procurarmi la borragine per qualche preparazione.L'altra settimana la vedo in bella mostra dal fruttivendolo-verduraio-Cartier sotto casa.Presa da mania di acquisto compulsivo da foodblogger mi precipito a comprarne un mazzo, rischiando l'infarto al momento di pagare."sa com'è non la si trova e cresce spontanea;vede qull'altra insalata matta, è ancora più cara" "sticavoli", penso io..DEvo forse mettermia fare il mutuo per due erbette?La frustrazione di abitare in città cresce esponenzialmente.Lo sgomento aumenta quando, dopo l'accurato lavaggio, ripasso in padella l'erba miracolosa:se in padella ne era rimasto un pugnetto, era tanto!Mi prometto allora di evitare acquisti zelanti senza chiedere il prezzo e di cercare i semini dell'erbetta e coltivarmela da me.Altrimenti i ravioli non li farà mai.
Deposto lo sconforto mi chiedo cosa fare con la misera dose di borragine in mia dotazione.La scelta è stata a favore di piatti semplici ma, che hanno permesso di sentore il sapore puro dell'erba.

OMELETTE BORRAGINE&CHEVRE
2 uova
borragine ripassata in padella con poco olio, aglio e sale
100 gr di delicapra spalmabile

Battete le uova con una forchetta in maniera omegenea;nel frattempo scaldate una padella antiaderente(io ho una Ballarini dotata di spia che segnala quando viene raggiunta la temperatura perfetta.Versate quindi il composto e cuocete l'omeletta su entrambi i lati, alsciando il secondo un po' meno cotto.Aggiungete quindi la borragine e lo chevre, ripiegate l'omelette e servite.
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Secondo voi dove posso trovare la borragine in piantine o semi?Grazie!

lunedì 29 marzo 2010

LA PRIMAVERA(almeno) NEL PIATTO (due primi in un colpo solo)

Buon lunedì a tutti.Tanato era meraviglioso il cielo ieri, tanto è scoraggiante oggi.Ieri si stava in maglietta e felpina, oggi sopra il tailleur mi sono infilata un cappottino leggero di lanetta."Aoh, primavera, ma quand'è che ti decidi a palesarti per davvero?"I segni ci sono tutti:rimbambimento generalizzato con abiocco&sbadiglio perenne, mente che corre alle vacanze(beh, quella sempre), piantine aromatiche che stanno crescendo rigogliose dopo la mortificazione invernale, esplosione della natura.Approposito...Ieri, passeggiando nel country-side bresciano, sono stata dolcemente investita da un profumo intensissimo di violette:volgo lo sguardo e vedo il prato della scuola media che frequentai anni fa, tramutato in uno splendido tappeto di violette, che meraviglia!Proseguendo hi visto peschi e mandorli in fiore, cespugli daicolori sgargianti, campi dipinti di giallo acido dalla colza...poi ho adocchiato molte erbe selvatiche che non ho raccolto causa vicinanza con una strada, mannaggia.Tutto questo è primavera, mettici anche un enorme esercito di persone imbufalite che non ne possono più dell'inverno...
Facciamo così, se non è Maometto ad andare alla montagna, è la montagna che va da lui, idem io.
Come sorta di buon auspicio vi presento la prima pasta primaverile, fatta con la scorta di erbetta che avevo surgelato nei meandri nel mio freezer.Della serie "non è mai troppo tardi"...
Ragazzi, dita incrociate e speriamo bene!Mo' magnate va'...

SPAGHETTI AL PESTO DI ORTICA

Spaghetti Castiglione i miei
Un pugno di ortica sbollentata( fresca punge!!!)
1 pugno di mandorle
olio evo
Pecorino

Semplice!Mentre la pasta cuoce tritate in un mixer(per sta volta concedetemelo) ortica e mandorle, aggiungendo olio a filo.POnete il tutto in una ciotola ed aggiustatecol pecorino grattuggiato.
Aggiungete al limite un po' di acqua di cottura della pasta.
Scolate la pasta e conditela con il pesto

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Con le ortiche avanzate ho fatto un pesto vegan il giorno seguente:ortiche, mandorle, olio, lievito alimentare e miso bianco.Ci ho condito del riso integrale;Du gust is megl che uan! ;)

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venerdì 26 marzo 2010

TRUCCO E BARBATRUCCO PER UN CLASSICO SCALDACUORE

Mammaggia ragazzuoli che tempo da nanne!E fortuna che oggi è venerdì va'...Lo so non sono mai contenta:quando c'è il sole vorrei fuggire a farmi un giro;quando piove vorrei andarmene a dormire...Vuol dire che a livello remoto del mio inconscio(manco tanto remoto), vorrei già essere in pensione?!:DHahahahaha.
Oggi concludiamo la settimana, con qualcosa in linea perfetta con il meteo:una zuppa scaldacuore e pancino.Apparentemente è una cosa di una banalità assoluta ma, se fatta con i crismi e qualche trucchetto, viene un primo buonissimo!
Per unire l'utile al dilettevole, è pure un ottimo modo per fare fuori quelle verdurine tristi che stazionano avvizzite o mezze tramortite in frigo.Che volete di più?
I due trucchetti riguardano sia la preparazione del minestrone(con la tecnica personale di mia mamma, che utilizzava anche la mia maestra del corso di cucina naturale), sia l'aggiunta di un ingrediente nutriente, che dona una cremosità particolare, arricchendo una semplice minestra di verdura.
Vediamo un po'...

MINESTRONE SVUOTAFRIGO CON AMARANTO

Indicativamente le verdure che ho usato io(voi regolatevi in base al vs frigo)
1 porro
1 carota
cavolo cappuccio
1 cipolla
olio evo
dado casalingo
1 tazza di amaranto

Mentre mondate le verdure mettete a scaldare un giro d'olio evo in una pentola a bordi alti(da minestrone).Tagliate le verdure in piccoli pezzi e buttatele nella pentola con il dado casalingo(se non ce l'aveste salate semplicemente le verdure.Fatele stufare per un po' ( 15/20 min) a fuoco dolce(fiamma bassissima), lasciandole rosolare nella loro acqua di vegetazione(rilasciata con la salatura).Questo processo renderà gustosissimo il vs minestrone.Aggiungete quindi l'acqua e l'amaranto e fate cuocere per 40 min dall'ebollizione(a me piacciono le minestre a lunga cottura).
Servite ed arricchite eventualmente con un cucchiaino di pesto o del miso.
Vedrete, l'amaranto conferirà alla vostra minestra gusto e densità.
Buon weekend, e buona Domenica delle Palme!
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mercoledì 24 marzo 2010

PURPETT QUARESIMALI..DE' POVERI INSOMMA

Polpette.Altro argomento, oltre alla pizza, su cui si potrebbero spendere fiumi di parole riguardo alla varietà di preparazioni, varianti, controvarianti, cotture.
Di carne, di pesce, di verdure, senza uova, con uova, c'è da perdersi.
Mia mamma da piccola mi faceva le polpette di carne(che mi facevano impazzire), rosolate nell'olio e, quando voleva era in fase "le bambine devono crescere"(sister ti ricordi che fettazze di cotolette rinforzate ci faceva??), poneva sulla sommità del Grana a scaglie e lo lasciava sciogliere...Se ci penso ricordo la bontà di quelle polpettone che, ora, digerirei a Natale.Bella la mia mamma.
Di polpette di carne ne ho viste al ristorante, agli aperitivi, ai buffet, in mensa ma, ne ho sempre diffidato a causa dei dubbi sulla provenienza della carne e delle leggende metropolitane sulle polpette "fuori casa".Sappiamo tutti che le polpette sono il piatto del riciclo per eccellenza no?
Passano gli anni e la sottoscritta ha polpettato in svariati modi:col pesce(adoro), coi cerali, col tofu...a parte la carne che non mngio, mi mancavano le polpette più basic.
Lessi una bella idea da Rocco qualche tempo fa e, complici un po' di pane raffermo da fare fuori ed il frigo non pienissimo causa vacanza imminente, le feci all'istante.Con la mia variante, of course!
Ragazzi, non poetete nemmeno immaginare quanto siano piaciute(a me ed al boy) queste semplici polpettine.Gustosissime(con l'aggiunta della scamorza affumicata), morbidissime e, velocissime da realizzare :)
Io le ho cotte in padella col olio evo, come faceva mia mamma.Nulla vieta di passarle al forno o friggerle in olio profondo.

POLPETTE DI PANE

Una scodella di pane raffermo fatto a bocconcini
acqua q.b.
aglio in polvere
prezzemolo
noce moscata
Pecorino grattuggiato
scamorza affumicata fatta a cubetti
1 uovo
Pangrattato
olio evo

Per prima cosa fate ammollare per 15/20 min il pane in acqua.Strizzatelo e mettetelo in una ciotola.Aggiungete l'uovo, il prezzemolo, l'aglio in polvere(che non mi dà noia), il pecorino grattuggiato, la scamorza a dadini ed una grattatina di noce moscata.Mischiate per bene, ricavatene delle polpette che passerete nel pangrattato, mentre scaldate dell'olio in una padella antiaderente.
Cuocete le polpette dorandole su ambo i lati e ponetele in un piatto con carta assorbente, per tamponare l'olio in eccesso.
Servite con una bella insalata o un contorno vegetale, vedrete come filano!
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lunedì 22 marzo 2010

CIELO GRIGIO, PASTA SOLARE

Buon lunedì a tutti...non so voi ma, io andrei immediatamente a casa e, nell'ordine farei:un pisolo(che ci sta sempre bene), una bella torta di mele o un budino al cioccolato(o tutti e due), una merenda in compagnia, impasterei pane, crackers e tante bontezze...Poi avrei anche taaante cosette da sistemare (leggasi repulisti degli armadi)!Insomma tutto tranne starmene in ufficio :)
Fortuna che sognare costa davvero poco...
Dopo l'illusione della venuta dell'attesissima Primavera, il meteo c'ha fatto lo sgambetto proprio nell'weekend, regalandoci giornate uggiose ma, meglio di oggi(diluvia).Alla faccia della primavera...
Mali estremi, estremi rimedi:ci tocca combattere il grigio(oggi nella tonalità "perla") con della pappa solare e gustosa.Oggi vi propongo una pasta velocissima e buonissima, che vi tornerà utile quando il vostro frigo sarà deserto e la vostra fantasia azzerata.Basta veramente poco per portare in tavola un piatto che vi farà spuntare il sorriso.Ho preso ispirazione da una formidabile Ischitana, Preci;il mese scorso lessi al mattino la ricetta e la sera la realizzai( apportando delle modifiche ovviamente!) con grande soddisfazione.Personalmente la rifarei con una dose di succo inferiore, poichè rischia di risultare un po' troppo aspro.Bando alle ciance e passiamo alla pasta, buona settimana!

TROCCOLI ALLA CREMA DI LIMONE

160 gr di troccoli freschi
1 limone bio(anche meno, dipende dalla grandezza del limone!)
1 cucchiaio di farina(ho usato l'integrale;per la quantità vi regolerete voi)
Olio evo

Cuocete la pasta e scolatela, tenendo da parte l'acqua di cottura.
Nel frattempo, lavate per bene il limone e ricavatene degli zest.In una scodellina spremete il succo del limone(se è grande anche metà), aggiungete un po' di acqua di cottura della pasta e quindi la farina, stemperandola evitando grumi.Ungete la wok con un filo di olio versateci la pasta che condirete con l'emulsione di limone e farina, facendola saltare per bene(si fomerà proprio ua bella cremina).Se potete impiattate spolverando con del pepe, oppure aggiungete zest di limone come ho fatto io!

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venerdì 19 marzo 2010

AUGURI PAPA' + SPEEDY PIZZA!

Buon venerdì a tutti!Avete fatto gli auguri al papà o a eventuali Giuseppe?Bravi.In questa occasione mi viene sempre in mente che, da piccola, avevo l'abitudine di regalare al mio babbo la confezione speciale( tipo a forma di cravatta) di Pocket coffee, cioccolatino che a lui piaceva.Un piccolo gesto ma, sempre apprezzato.Mio papà non è un amante dei regali(specie se sontuosi) ma, credo che quel libro scelto per lui, il ciddì del tal cantante, li abbia sempre apprezzati.Lo vedevo da come sorrideva che era felice.Ora sono quasi sempre assente in occasione della sua festa e, un po' mi spiace;per queste piccole cose vorrei tornare bambina e rivedere la sua faccia felice nell'aprire la confezione regalo di Pocket coffee.
Voi che regalavate al vostro papà?

Passando ad altro oggi si parla di "pizza".Si fa presto a dire "pizza".C'è quella alta, quella bassa, in forno a legna, in quello elettrico, al trancio, con la crosta ripiena, napoletana...C'è chi la ama in ogni sua declinazione e chi, come me, è super esigente in materia.Conscia di tirarmi addosso le ire dei napoletani, dichiaro pubblicamente che la pizza napoletana non mi piace.Io sono più da pizza croccante(tipo quella che fanno a Roma), sottile e ben cotta.I Pizzaioli egiziani la fanno ottima, e lo so che con questa affermazione riceverò la scomunica...;)
A Milano ho selezionato 2 o 3 pizzerie di mio gradimento, che rispettano le mie esigenze.Tra queste c'è il Brick Oven, famoso per la sua pizza ovale, su tagliere e senza lievito.Una pizza che divori letterelmente tanto è leggera ma, scatta sempre l'ordinazione della seconda!Guardate, ne mangerei una all'istante.
Spesso ci andiamo il venerdì sera ma, quella volta diluviava che paresse avessero aperto el cateratte...Nemmeno con i miei poderosi Hunter ai piedi veniva voglia di muoversi!
Fu così che m'ingegnai per placare la voglia di pizza-basssissima-croccante e leggera, facendola da me!Il mio ragazzo mi guardava scettico ma, al primo assaggio mi ha promossa pizzaiola!:)In più, essendo una bella teglia da forno, abbiamo potuto saziarcia dovere :D
Volendo essere un po' spocchiosi, la mia pizza era pure più "sana", avendo usato ingredienti scelti..
Inoltre, last but not the lest, questa pizza è velocissima!Non necessitando di lievitazione è più veloce a farsi che a dirsi.
A questo punto, solo chi ama la pizza-velo o la pizza in generale mi segua!Vi serviranno massimo 30 minuti e sarete già a tavola.

PIZZA BRICK OVEN STYLE, BIGUSTO

120 gr di farina bio di farro
acqua qb
sale
passata di pelati
Scamorza affumicate
alici sott'olio
una manciata di capperi di linosa
Cavolo nero lessato brevemente e spadellato
pecorino grattuggiato

Impastate farina sale ed acqua, sino ad ottenere un impasto di buona consistenza.Stendetelo per bene ed adagiatelo in una teglia da forno.Cospargete con la salsa di pelati.Condite una metà con fettine di scamorza, alici e capperi;l'altra con cavolo nero e pecorino grattuggiato.
Infornate a 200° per 15 min e...gnam!
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mercoledì 17 marzo 2010

I CAVOLI "ROSSI" DI MIMMI ....

Buon mercoledì a tutti!Mentre riscatta il count down verso l'weekend(lo so che sono scandalosa, vista la mia recente vacanza), penso a nuove cose da cucinare, visto il lento passaggio dall'inverno alla primavera.Un passaggio fatto anche di verdure diverse, donate dalla natura proprio per favorire questo transito.
Avendo ancora a disposizione verdure a cui siamo stati abituati nel gelido inverno, si fa di necessità virtù.Tempo fa dalla simpaticissima Mimmi vidi questa sfiziosa ricetta per cucinare il cavolo cappuccio.Le leggo, la segno mentalmente e me la stampo, si sa mai...Mi fiondo al super a comprare una bella bottiglia di rosso, corro a casa e mi metto all'opera.Quando ripasso la ricetta ho la riprova della mia ferrea memoria visiva( utilissima sin dai tempi della scuola):nella foto di Mimmi i cavoli erano sì rossi, ma per il semplice fatto che aveva utilizzato il cappuccio violetto!Deposto il vino per uso procastinato, realizzo un ottimo contorno, prendendo spunto da quel geniaccio di Mimmi.Qualche omissione e qualche aggiunta e la casa profumò di

CAVOLOP CAPPUCCIO STUFATO IN AGRODOLCE
mezzo cavolo cappucio bianco
1 Cipolla
2 cucchiai di miele di castagni
3 o 4 Chiodi di Garofano
1 cucchiaino di carvi
1/2 bicchiere di Aceto di Mele
2 bicchieri mezzo di acqua
un cucchiaino di dado vegetale

Fate un soffrittino con la cipolla, aggiungete il dado vegetale ed i crauti, facendoli rosolare per bene.Unite i chiodi di garofano, il carvi e sfumate con l'aceto.Unite quindi l'acqua e fate cuocere a pressione per una decina di minuti.Scoperchiate e terminate la cottura, fino a che l'acqua sarà interamente assorbita.
Servite accompagnandoli a quel che più vi garba.Nella foto c'è traccia di riso venere che amo da morire!

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lunedì 15 marzo 2010

PIATTO FAST PER GODERSI UN DOPOCENA SLOW

Buongiorno a tutti!
A Milano splende il sole da sabato;un sole tiepidino accompagnato da un'aria frizzantina che scaldano e ritemprano le guance.Il classico tempo che ti fa venire voglia di accantonare i piumini(leggasi "bruciare" visto che non li sopporto più!!!),e togliere le calze(fatto, anche se i collant non li ho praticamente mai portati...).E' un invito alla SBEFANIZZAZIONE, la riscoperta delle nostre graziose sembianze umane, lasciando(per quanto mi riguarda) strati d'indumenti che non ti fanno sentire esattamente Elle Mc Pherson(non che mi senta tale anche adesso neh, però l'aurostima è cresciuta un po').Un raggio di sole, una coccola al proprio ego, l'aria che preannuncia la rinascita..ci siamo finalemente o è solo un abbaglio?Lo spero tanto, pensano a quanta energia mi dona la stagione alle porte, con le sue prospettive, la sua carica di novità.
Il mio we è stato in compagnia della mia famiglia, gustando l'atmosfera calda del focolare resa ancora più dolce da una giornata primaverile.Se non è felicità questa...

E non ci poteva essere giornata più bella per celebrare la "Quinta giornata della Lentezza".Purtroppo l'ho saputo un po' in ritardo..a saperlo non avrei fatto quelle 300 cose prima di arrivare in ufficio!Pazienza, io sono del partito"meglio non rimandare a domani, ciò che puoi fare immediatamente", salvo quando sono alla frutta ;)
Per permettere quindi a voi di godere mollemente di una serata all'insegna dell'adagio, vi suggerisco una pasta, sorella dello sformato precedente che mi è piaciuta tantissimo.Utile in caso di malessere, frigo che piange, voglia di coccole e leggerezza.Che volere di più?

SPAGHETTI GRATINATI ALLA RICOTTA IN COCOTTE
Per due
Un mazzo di spaghetti(mi regolo sempre ad occhio)trafilati a bronzo
125 gr di ricotta
noce moscata
1 cucchiaino da the di farina
pecorino grattuggiato
olio evo

Mentre fate cuocere gli spaghetti preparate un finta besciamella stemperando la ricotta con l'acqua di cottura della pasta, aggiungendo con una frusta la farina e la noce moscata:otterrete una cremina densa(aggiustate con la farina al limite) che terrete da parte.
Oliate una coccottina/pirofilina e cospargete con pangrattato.Scolate gli spaghetti, conditeli con la finta besciamella ed una spolverata di pecorino.Infornate a 180° per 15 minuti.
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Ed ora..rilassatevi!

giovedì 11 marzo 2010

UNA COCCOLA PER RISCALDARSI E DUE COMUNICAZIONI

Rieccomi alla quasi normalità.Ieri è stata una giornata difficilissima:praticamente ho dormito in piedi tutto il giorno!La cosa strana è che la notte dormo come un ghiro ma, continuerei ad oltranza..hehehe
Visto l'insoddisfazione della vacanza, non mi lamento nemmeno del tempo,benchè sia veramente inclemente!Oggi a Milano non nevica più ma, le temperature sono sempre belle rigidine.Come è mio solito che faccio?Accendo il forno ovviamente!Consolazione per il palato e l'umore, che diminuisce quando guardo la bolletta dell'elettricità, sob
Quella di oggi è quasi una non ricetta, nel senso che è un'idea semplicissima che m'è venuta, dovendo realizzare un piatto leggero per coccolare chie era affetto da malesseri di stagione.Niente minestrine(che io adoro...) o cose tristi ma, una coccola che mi ha ricordato l'infanzia.
E' la dimostrazione di come variando il metodo di cottura, possiamo esaltare un piatto semplicissimo rendendolo appetitoso.

SFORMATO DI RISO&RICOTTA
per 2
160 gr di riso carnaroli
1 confezione da 250 gr di ricotta
pecorino grattuggiato
pane grattuggiato
sale
noce moscata
olio evo

Lessate il riso, tenendolo un poco al dente.Nel frattempo lavorate la ricotta a crema(tenendone da parte qualche cucchiaio), con la noce moscata,un filo d'olio evo, il sale ed il pecorino.Scolate il riso( tenendo da parte l'acqua) ed amalgamatelo alla crema di ricotta
Oliate uno stampino da budino, aggiungete pangrattato e pecorino e riempite con riso.Cuocete in forno per 10 min a 180°.Mentre il riso cuoce in forno stemperate la ricotta tenuta da parte con un po' di acqua di cottura del riso, formando un cremina.
Togliete il riso dal forno, scaravoltate lo stampino,e fate gratinare in forno per altri 5 minuti.Decorate quindi lo sformato con cucchiaiate di cremina di ricotta.
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COMUNICAZIONI:
1-Per chi fosse interessato, la mostra di fotografia di STeve McCurry è stata prorogata sino al 21 marzo
2- Non riesco ad aggiungere link, avendo problemi con Blogger.Andate a leggere i post di vari blogger, specie quello di Lydia di "Tzatziki a colazione", promotrice dell'iniziativa di solidarietà "99 Colombe":è un'ottima occasione per gustare prodotti di qualità ed aiutare dei fratelli abruzzesi!

martedì 9 marzo 2010

I'M BACK..

Buon pomeriggio a tutti!
Saretta è tornata:D Sono un poco rintronata dal fuso, anche se non ho ancora avuto degli abiocchi fotonici...Magari straparlerò un po' ma, passerà;)
La vacanza non è stata in linea con le mie aspettative:mare sempre agitato(= 4 bagni in tutto, e per me è la morte..), vento, giorni di nuovole, troppi americani perennemente ubriachi & americanate varie che hanno a mio parere rovinato l'isola.
Ho visto anche la Jamaica vera(la zona attorno a Porto Antonio), per carità, facendomi ore ed ore di pulmino:beh, un incanto.Giungla allo stato puro(sìsì quella con le liane e vegetazione a non finire), spiagge incontaminate popolate solo da locali e dai loro "baracchini", silenzio...Ho visto la famosa e bellissima "Blue Logoon", presente il film "laguna blu"?Ecco è stato girato lì;oppure Monkey Island, di fronte alla quale hanno girato "Cocktail".No, non sono stata agli Studios, ma quell'angolo d'isola sarà una delle cose che salvo, insieme ai tramonti mozzafiato, alla buona cucina(piccante ma mai eccessiva),alla bellezza dei bimbi.Non tornerei solo per lo scempio operato dagli Americani alla costa di Negril, e per la presenza molesta, caciarona ed invasiva dei medesimi, per le bibitone gelate.Sarò intolleranete ma, l'eccesso mi dà veramente fastidio.Metteteci poi orde di ragazzini in Spring Break, venuti lì per devastarsi...Vabbè, fortunatamente la Jamaica è anche altro.
Ho assistito ad un concerto reggae(che dopo un po' mi rompe), rischiando di capottare per terra a causa del "fumo" passivo che respiravo(ed eravamo all'aperto, non so se rendo!), che figura!Che vi devo dire, non sono avvezza a ste cose, manco so accendere una sigaretta;D.C'era pure un tizio che voleva venderci dei "mushrooms" fuori dal locale, credete avrei dovuto comprarli per un risottino alternativo?!Hihihihi
Una cosa che mi ha divertito è andare al mercato di Porto Antonio, e perdemi tra le bancarelle di frutta e verdura...colorate e con tante cosine curiosissime.Ovviamente sono entrata anche nei supermencatini locali e sbirciare le diavolerie vendute(in pieno food blogger-style).
Mi sono però riposata(pure troppo ozio per i miei gusti), ho letto un sacco , divorato le due Settimana Enigmistica...
Spero di raccontarvi con qualche scatto ciò che mi rimarrà tra i ricordi di questo viaggio un po' stonato;è stato pur sempre arricchimento, dopo tutto no?
Ora vedo se riesco anche a passare da voi, grazie anche dei messaggi che mi avete lasciato!
PS per Onde:non immagini quanto abbia rimpianto la nostra Zanzibar nei giorni passati...sigh!

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