mercoledì 29 dicembre 2010

ECO PASTA AL FORNO

Ragazziiiiiiii!Vi rendete conto che anche il 2010 sta per salutarci?!Io quest'anno non l'ho letteralmente visto, si può?Mi pare ieri di essere andata a Favignana ed invece....
Non so voi, io tendo sempre a fare una sorta di bilancio di quel che si è fatto, quello che si sarebbe potuto fare, le cose da lasciare e quelle da intraprendere.Mi piace fare il punto della situazione per capire che direzione sto seguendo con la mia vita e, se possibile, capire dove migliorare per me e per chi mi sta attorno.Qualche buon proposito sono riuscita a mantenerlo quest'anno, speriamo di fare meglio nel 2011!Certamente nei prossimi giorni saremo farciti dagli oroscopi, dai pronostici..Prendiamola come occasione per farci due risate e non per corrucciarci se saturno si affaccia alla nostra finestra, l'artefice della nostra vita siamo noi!Non dimentichiamocelo mai!"HOMO FABER FORTUNAE SUAE"
Nel frattempo volevo ringraziare i lettori/amici di lunga data e quelli più recenti..tutti voi mi avete dato tanto con la vostra presenza, le vostre parole, la vostra interazione!GRAZIE!
Prima di salutarvi vi lascio una ricetta che potrete sperimentare sin da stasera.Un modo di fare la pasta al forno in maniera veloce e...senza sprecare nemmeno l'acqua di cottura della pasta, sfruttandone invece la ricchezza di amido!Ho sperimentato il metodo diverse volte, usando divrsi condimenti;il risultato è sempre piaciuto!
Oltre a non sprecare acqua, vi permetterà di avere una pasta leggera e comunque gustosa.Io lancio il sassolino, vediamo se qualcuno raccoglie...

PASTA AL FORNO CON RUCOLA&MONTEBORE ed ECO BESCIAMELLA

Conchiglie integrali per 2
Un mazzetto di rucola
Una fetta di Montebore
noce moscata
1 cucchiaio e mezzo di farina
Montebore grattuggiato

Cuocete la pasta in acqua salata, scolatela senza buttare tutta l'acqua.Prendete due tazze circa di acqua di cottura, stemperatevi dentro la farina e la noce moscata.Cuocete la "eco besciamella" sino a che sarà addensata.Mondate la rucola e tagliatela a pezzettini.Tagliate a cubetti il Montebore.
Oliate una pirofila, adagiatevi la pasta che condirete con la rucola , il Montebore a dadini e la besciamella.Una spolverata di Montebore grattuggiato e via in forno a 180° per una ventina di minuti a gratinare.
PC141870


Non so se farò capolino nei prossimi gioni...In caso BUON ANNO!!!!!

venerdì 24 dicembre 2010

BUON NATALE!


Stamattina, uscendo di casa per venire al lavoro sorridevo.Sorridevo alla vigilia di Natale vedendo schiere di uomini mandati in spedizione a fare acquisti da Peck o in altre gastronomie/pescherie, come non facevo da diversi anni.Quest'anno sento di poter accogliere una festa che ho amato solo da piccola con uno spirito sereno e gioioso.
Penso alle chiassose sedute mangerecce con tutta la mia famiglia(a Natale saremo in parecchi!), alle tradizioni un po' rotte dal mio essere non carnivora( ma che hanno capito tutti oramai), al semplice ed unico calore che solo la famiglia sa trasmetterti.
Al contempo, penso a chi non trascorrerà un Natale felice, a chi soffre, a chi è malato, a chi è solo, a chi è disperato...Proprio a queste persone vorrei arrivasse un sorriso ed un abbraccio fraterno di speranza che dica "non siete soli, coraggio"!.Del resto Natale è proprio questo, SPERANZA.
Auguro a tutti voi giorni ricchi di gioia, serenità, pace interiore, concordia ed amore.E che questa condizione vi accompagni tutto l'anno.
BUON NATALE!

martedì 21 dicembre 2010

IL PRANZO DEGLI AVANZI

Buongiorno!Buon primo giorno d'inverno!E, detto da me....Giusto perchè stamane non si gelava come nei giorni scorsi e..perchè ieri ho fatto un acquisto tatticissimo per non avere più i piedi come due ghiaccioli in casa:ho trovato ed acquistato un paio di stivaletti pelosi troppo caldi e morbidosi!Risultato?Mi sono infilata a letto coi piedini belli caldi e mi sono addormentata all'istante!:)
Qui nel fratempo piove-nevica-piove ma, oramai, non ci si fa più caso.La gente è sempre più isterica ma, chissenefrega.
Oggi nulla di particolarmente nuovo, solo un'idea per riciclare gli avanzi di una cena a base di sformatini di polenta e risotto al Montebore&tartufo(fatto in abbondanza) con contorno.Visto che mi sono ritrovata con due pugnetti di riso avanzati ed un po' di ritagli di polenta, ho deciso di riciclare il tutto in maniera virtuosa, dando vita ad un pranzo rustico ma davvero goloso!
Io ve lo presento, visto che in queste feste di avanzi ce ne saranno..La cosa importante è non buttare ma, cercare di riutilizzare e trasformare ciò che si ha a disposizione(magari cucinae e poi surgelate!)

PIATTO MISTO DEL RICICLO

POLPETTINE di RISOTTO AL MONTEBORE
2 pugni di risotto cotto al Montebore
pangrattato

Formate delle palline con il risotto avanzato e ripassatele nel pangrattato.Rosolatele in padella antianderente, eventualmente con un poco di burro chiarificato

POLENTA&FORMAGGIO
ritagli di polenta taragna avanzata
avanzi di formaggio( erbarinata, montebore etc etc)
Ghee

Scaldate un po' di ghee in una padella antiaderente e rosolatevi la polenta.Dopo qualche minuto aggiungete sulla superficie della polenta gli avanti di formaggio, coprite la padella e lasciate sciogliere dolcemente il formaggio.

Servite il piatto del riciclo con un'insalata mista o verdura al vapore non troppo cotta.
PB281876

giovedì 16 dicembre 2010

I FORMAGGI DELLA VAL BORBERA:Gli SFORMATINI DI POLENTA

Buongiorno cari!Dichiaro pubblicamente di non rendermi affatto conto che tra una settimana è Natale...Questo nonostante:combatta da due settimane con orde isteriche in cerca di regali;il trovare trovare un parcheggio residenti LIBERO sia un miraggio(ma gli ausiliari della sosta 'ndo stanno?!);sia quasi cascata da un marciapiede causa "borsettata multipla e violenta" di un tizio carico di pacchi, che m'ha urtato e m'ha pure guardata in cagnesco...;nonostante ci siano addobbi più o meno kitch ovunque(anche in casa mia, ma non kitch);in piazza Duomo ci sia un albero enorme con sotto un discutibile temporary-shop di Tiffany;i supermercati siano letteralmente MURATI di panettoni, torroni, cioccolatini e frutta secca;quasi tutti i sacchetti della spesa o dei negozi siano in versione natalizia.E fa pure un freddo barbino...Nonostante tutto ciò non mi rendo conto.Pazienza, tanto la settimana prossima dopo cenoni e pranzi mi rinsavirò!!!:)
Visto che con la fine dell'anno vorrei concludere la saga dei formaggi della Val Borbera, vi presento l'ultima mia creazione che ho proposto per ben due cene a casa mia, visto il successo che hanno riscosso.Di mio c'è solo l'idea d'assemblamento, la parte del leone l'hanno fatto ingredienti ottimi a disposizione(come sempre).In particolare un formaggio di capra delicatissimo, erborinato, chiamato "Erbarinata".Se siete amanti di questo tipo di formaggi vi ammalierà e sbalordirà;se non lo siete vi conquisterà e convertirà(come me che non amo molto questi formaggi..).Non pensate ad un gorgonzola ma a qualcosa di molto più delicato, unico.Siccome in casa mia ho sempre visto e sentito i miei gustare e dire che la morte del gorgonzola è la polenta....Ho tramutato il ricordo in un gustoso finger food ;)

SFORMATINI DI POLENTA TARAGNA CON ERBARINATA E FICATA

Farina per polenta taragna(la mia era bio ed istantanea, chiedo venia)
Acqua
Sale
Erbarinata
Ficata(ossia marmellata di fichi a pezzettoni realizzata dal caseificio Vallenostra)

Semplicissimo e senza dosi(dipende da quanti siete e da che fame avete;consiglio:ABBONDATE!).Preparate la polenta portando a bollore l'acqua.Una volta salata stemperate con una frusta a pioggia la farina, fate addensare e portate a cottura rimestando a lungo(oltre i min sulla confezione) con un mestolo di legno.
Bagnate una pirofila bassa e rovesciatevi dentro la polenta livellandola bene, in modo da ottenere uno strato da 2 o 3 cm.Fate raffreddare.Prendete un coppapasta e ricavate dei cilindretti con la polenta.Oliate una pirofila, metteteci i cilidretti che sormonterete con pezzetti di Erbarinata e quindi un cucchiaino di Ficata.
Passate in forno a 180° per 15 min e servite!
PB271869
PS:NON BUTTATE I RITAGLIDI POLENTA!Vi dirò come ho riciclato gli avanzi della cena! PB271873

martedì 14 dicembre 2010

VEGAN PURPETT

Rieccomi!
Ragazzi non avete idea di quanto sia stato bello ed importante per me l'weekend appena passato.
Una centrifuga a livello fisico ed emotivo che mi ha lasciato adoosso tanta energia positiva e tranquillità.Il programma è stato davvero intenso( tra l'altro ho fatto un sacco di cose che non avevo mai affrontato come le meditazioni AUM, il rebirthding..) ma, ne è valsa la pena.A rendere così speciale il tutto, oltre ad un gruppo subito sintonizzato e da insegnanti davvero unici, è stato il luogo che ci ha ospitato.Un vecchio cascinale con una vista apertissima tra le colline, ristrutturato secondo la bioedilizia ed il feng shui ci ha accolto, facendoci percepire la potenzxa dell'energia del sole dall'alba al tramonto.Abbiamo mangiato anche benissimo, tutto gustosissimo rigorosamente bio e vegan.Praticamente ci sono andata a nozze!
Non so se attaverso il blog riuscirò mai a trasmettervi il mio stato d'animo, comunque ci ho provato :)
In tema con questo mood vi presento una delle mie invenzioni, che si è rivelata poi davvero gustosa, ve la consiglio.Un modo per gustare un legume poco utilizzato come i lupini( che amo molto), abbracciandoli con la dolcezza della zucca( altro amour).

POLPETTE DI LUPINI E ZUCCA

Mezza confezione di lupini in salamoia( li trovo al super)
un bel pezzo di zucca cotta sfruttando il calore del forno mentre cuocevo il pane
rosmarino
una manciata di lievito alimentare in scaglie(o pangrattato)
farina per polenta taragna

La ricetta è semplicissima, l'unica cosa"lunga" è la preparazione dei lupini.Scolate i legumi dalla salamoia e metteteli in una pentola a bollire per una mezz'ora.Scolateli, fateli raffreddare e sbucciateli.Riducete la zucca in cubotti.Mettete in un mixer i lupini, la zucca, il rosmarino e dil lievito alimentare.Ponete il composto in un piatto fondo e,se necessario aggiungete dell'altro lievito o del pan grattato.Formate delle polpettine e passatele nella farina per polenta.Cuocetele in una pentola antieaderente, al massimo unta di olio evo.
Servite con un'insalatina.
PB301880
Un abbraccio pieno di luce.Namastè.

venerdì 10 dicembre 2010

SARACENO MON AMOUR...

Buongiorno a tutti!Qui a Milano oggi è una giornata talmente luminosa, che pare primavera.Un vento potentissimo, che mi ha fatto credere stesse arrivando Mary Poppins(tanto per rimanere in tema Disney-Natale), ha spazzato via grigio, pioggia e nuvole, regalandoci finalmente un po' di luce.Aoh, anche noi umani abbiamo bisogno di luce, mica solo le piante!!!
E questo weekend particolare che mi attende, non poteva iniziare in miglior modo.Questo pomeriggio , infatti, partirò per un seminario di yoga "eclettico" che mi impegnerà sino a domenica pomeriggio.Un weekend fatto di pratiche di Ashtanga, e mille altre attività tra cui meditazioni attive e pratica dei 5 tibetani(li conoscete?!).Il tutto si terrà in un posto incantevole, dove mangeremo bio, vegan, immersi nella natura dell'oltrepo pavese.Lunedì, se non sarò totalmente distrutta, vi racconterò per bene che cosa ho combinato :)
Non vi lascio però senza salutarvi ed augurarvi un lieto fine settimana.Dal titolo forse qualcuno penserà che ho preso un colpo di testa...no, ho fatto pure il test di fedeltà su Repubblica e sono risultata fedelissima!Il saraceno in questione non è altro che il grano saraceno!Nonostante lo avessi mangiato mille volte nei muesli, nella taragna ed in altre preparazioni, non avevo mai provato a gustarlo da protagonista.Un alimento eccezionale che il mio vecchio maestro di yoga mi raccomandava spesso di consumare in inverno( ed io mi sono mossa un po' in ritardo eh..) sia per il suo potere riscaldante, che per la sua eccezionale carica nutrizionale.Perchè in inverno, oltre a coprirsi, è importante nutrirsi in maniera adeguata per creare giusto calore(i grappini disperdono solo energia !!!).In Sicilia forse non ne avrete bisogno ma, qui in pianura "fa frech".
E siccome l'alieva incamera, medita e poi mette in pratica, un giorno ho acquistato un pacchettino di questa delizia e l'ho cucinato come m'ispirava quella sera.Che dire, è stato un amore fulminante, tanto che ora non manca mai una volta a settimana sulla mia mensa!
Tranquilli, non voglio creare un nuovo tormentone come con i formaggi(è quasi finito...), voglio condividere con voi una cosina buona buona, che è stata apprezzata anche dal mio fidanzato!

SARACENOTTO CON PORRI E ZUCCA

160 gr di grano saraceno totstato in un padellino antiaderente(sarà più gustoso)
2 porri bio
1 bel pezzo di zucca semi cotta in forno(sfruttando il calore del forno acceso per il pane)
olio evo
acqua
dado casalingo

Un una pentola capiente fate rosolare il dado casalingo con un filo di olio evo e fate appassire lentamente i porri mondati e tagliati a rondelle, e la zucca fatta a dadini.Il sale del dado permetterà alle verdure di far uscire la loro acqua di vegetazione e non aggiungere altro olio.
Una volta che avrete stufato un po' le verdure aggiungete il grano saraceo tostato e rosolatelo un po', dopo di che aggiungete 400 ml di acqua e portate a cottura il tutto in una ventina di minuti(fate asciugare il tutto come un risotto).
Servite in purezza e, se piace, con una spolverata di lievito alimentare in scaglie.
PC011882
BUON FINE SETTIMANAAAAAAAAAAAAAA!

martedì 7 dicembre 2010

RICETTE COI FORMAGGI DELLA VAL BORBERA:TEGLIA CON PATATE E CAVOLO NERO

Milano, S.Ambreous...deserto.Forse era un po' presto stamattina, o forse sono davvero partiti in massa, sfruttando questa gustosa occasione di fare un "ponte" degno del suo nome.Io, a parte la fatica immane di abbandonare il letto, ho apprezzato la tranquillità di questa mattina, mentre mi recavo al lavoro.Si fa quel che si può per consolarsi di non essere a casa al calduccio ;)
E per prolungare il benessere di questa tranquillità, eviterò le zone attorno alla Scala, in cui si accalcheranno, curiosi, manifstanti, TV, vippame vario, per l'apertura dlla stagione scaligera.Un po' invidio chi assisterà alla Valchiria, Baremboim lo trovo semplicemente eccezionale( oltre che davvero simpatico)!Magari passerò dall'Arengario, dove ieri è stato inaugurato il Museo del '900.Insomma a Milano tra mercatini, fiere, ed eventi culturali c'è da sbizzarrirsi :)
Di certo stasera accenderò il forno per fare il pane e magari qualcosa di goloso,e mi guarderò Cenerentola in TV, che mi fa troppo atmosfera prenatalizia di quando ero bambina!

Approposito di calduccio e di forno..oggi ritorno a tediarvi con i formaggi della Val Borbera.
Una cocotte e verdure invernali che si fondono con i sapori dei deliziosi formaggi.Il dolce della patata ed il sapore forte del cavolo nero, che si accordano e completano alla perfezione.Un piatto semplice, che mi ricorda la frugalità contadina che, come spesso accade, ci regala i sapori più genuini.

TEGLIA CON PATATE CAVOLO NERO

2 patate medie lessate bio
una decina di foglie di cavolo nero bio, lavato e stufato con la sua acqua in padella.
un pezzetto(l'ultimo, sigh) di Mollana
l'ultima borberina

Rivestite una cocotte con carta forno o oliatela.Sbucciate le patate e tagliatele a rondelle un poì spesse.Spezate a metà le foglie del cavolo nero.
ponete sul fondo della pirofila le patate,e ricopritele con la mollana.Aggiungete uno strato di cavolo nero e la borberina a pezzetti più, eventualmente del pecorino grattuggiato.

PB021871

venerdì 3 dicembre 2010

RADICI...

Qualche giorno fa Gli amici Jasmine&Manuel di Labna(un blog che seguo da poco ma amo molto), hanno festeggiato il primo anno di "attività".Con l'occasione hanno lanciato un contest molto carino legato alle "Metter radici", dedicato a tutto ciò che nasce sotto terra.
L'ho trovata un'idea molto bella, poichè credo che anche il più apolide e vagabondo, sotto sotto, sia legato a qualcosa.Che sia un pensiero, una tradizione, un rito, una terra, ciascuno di noi scopre di avere determinate radici.
Personalmente non ritengo di aver trovato ancora la città "del cuore"(sicuramente non è Milano) ma, è indubbio che in diverse occasioni ho sentito l'attrazione per la mia terra di origine, come rifugio e posto dove cercare tranquillità.Del resto, una che nonostante anni di permanenza a Milano(saranno 13?) non ha ancora perso l'inflessione bresciana(il "pota" però l'ho abbandonato subito eh!), a chi la vuol dare a bere?:)
Sarà la famiglia, saranno gli amici ed i ricordi che mi legano alla brescianità, si dà il caso che per me la polenta è un monumento nazionale ;)

In occasione del contest, ho deciso di postare due cose semplicissime, ma che mi hanno coccolato in due sere fredde.Cominciamo con la prima.Una cosa zupposissima e coccolosa.Ho voluto azzardare utilizzando un tubero che sto amando moltissimo:la batata o patata dolce.Contrariamente a quanto si pensi non è una solanacea quindi, non bisogna fare troppa attenzione a consumarla;)Anzi, ha reso questa zuppa più che confortante.Il tocco finale l'ha dato con una grattatina di un'altro tubero pregiatissimo, il tartufo bianco della Val Curone, eccellente!
ZUPPA DI PORRI, BATATA&TARTUFO BIANCO
2 porri bio
1 batata bio bella grossa parzialmente cotta in forno.
1 cucchiaino abbondante di dado casalingo
acqua
miso d'orzo
Tartufo bianco(il mio della Val Curone)
Mondate i porri ed affettateli a rondelle.Sbucciate la batata e tagliatela a cubotti.
In una pentola capiente fate rosolare il dado casalingo con un filo di olio evo, buttateci le verdure e stufatele a loro volta per bene, mescolando.Aggiungete circa mezzo litro di acqua e cuocete a fuoco lento la zuppa (dal bollore) per un'oretta .
Sciogliete un po' di miso con del brodo della zuppa in una scodella, quindi, intazzate la zuppa.Completate con una grattatina di tartufo bianco.
.A piacere aggiungete crostini ripassati in padella con dell'olio o dei fiocchi di cereale.
PB181864

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