Ciao a tutti!Vero che avrete un po' di pazienza con me?Lo so sono molto assente ma, sono fagocitata tra lavoro e impegni ordinari;le mie giornate sono all'incastro tanto che le settimane paiono dei puzzle giganti.Ubi maior...il mio bloggettino viene relegato in seconda serata, ma ci sono.Alcuni sostengono che "non è la quantità ma la qualità del tempo che dedichi a qualcuno ciò che conta"; ci sarebbe da discuterne ore, in parte può essere anche vero...fatto sta che in questo periodo sembra il motto che sottende alle mie incursioni in questo salottino.Mi scuso anche d'interagire poco ma, ci credete vero che vi penso?E' molto tardi e domani sarà un'altra bella giornatina, vediamo allora di mettere da parte lamentele&giustificazioni, usando il poco tempo che ho per trasmettervi qualcosa di bello.Vi va di accomodarvi?
Qualche tempo fa la mia amica Michela, mi diede un libro davvero insolito.Non mi prestava un suo libro ma, condivideva con me un libro che a mia volta avrei dovuto condividere con un altro fortunato lettore.Strano vero?Beh, a me non era mai capitato.Ovviamente non era un'idea balzana della Michi ma, un'espressa volontà dello scrittore, messa nero su bianco sulla copertina di fondo, al posto della recensione."I Cento veli", leggilo, firmalo e passalo a chi vuoi ma, non trattenerlo nella tua libreria, mi raccomando.Ok, sono di parola io.Passa un mesetto e poi lo prendo in mano, curiosa e con qualche perplessità, visto che non ero stata io a scegliere la mia lettura.Un vortice.
Avete presente quando non vedete l'ora che arriva sera per riprendere un libro in mano?Ecco.
Ho letto il libro in pochissimi giorni, letteralmente rapita dalla vicenda e da quel sistema di porte da aprire, nel quale mi sono sentita risucchiata.
Geniale innanzi tutto il modo in cui è stato concepito il libro che si apre descrivendo il quotidiano di un neo yuppie, di quei tipi un po' essaltati che ne trovi a bizzeffe qui a Milano; un trentenne carino, facoltoso e di successo che si sente un po' un dio e crede di poter avere tutto e che dà per scontati anche gli affetti, compresa la sua fidanzata diventata semplice gingillo da esibire.Fatto sta che una sera, rincasando, non la trova più.Dopo la noncuranza iniziale scatta l'allarmismo e la banalità cede il passo alla disperazione ed a una nuova realtà che vede mutare anche il set del racconto che si trasferisce da Milano a Trieste, città natale della ragazza.E qui si apre uno scenario davvero drammatico, fatto di ricercadi se stesso, di verità e di orrore senza fine.
Ed è così che, via via che i veli si dipanano, il ragazzo superficiale apre a poco a poco gli occhi scoprendo la sua miseria umana , insieme ad orrori accaduti in tempi non troppo lontani ed in luoghi troppo vicini.
Attraverso il racconto lo scrittore ridà spessore a questo giovane catapultandolo in un abisso di tragedia umana, orrori e in quella storia a noi prossima in termini di tempo e spazio ma, che solo pochi conoscono(o comunque conoscono in manirea superficiale come la sottoscritta). Fa crescere un personaggio, facendolo diventare uomo, donandogli maturità e risvegliandolo da quel torpore emotivo e sentimentale in cui sopravviveva.
Ed attarverso questa evoluzione umana, racconta tremende pagine di storia perfettamente documentate.Le Foibe, la guerra nei balcani...
Ho sofferto nel leggere nero su bianco le barbarie che si sono consumate ad un passo da qui, a quanta gente sia sparita nelle sofferenze più atroci, cadendo nell'oblio della storia e della memoria.Perfino la guerra nella ex Jugoslavia di cui ricordo alcune vicende(all'epoca ero una ragazzina tra le medie e le superiori) sono riuscita a ricollocarla tra le più grandi tragedie a livello storico e mondiale.
Questo libro è stato un dono inatteso e davvero prezioso.
Mi sento quindi in dovere di condividere con voi lo splendido lavoro di
Massimilano Comparin, e di ringraziarlo nuovamente per avermi permesso di togliere quei "cento veli" dagli occhi, di conoscere e comprendere quello che non sapevo, di aver dato dignità a tante sfortunate persone, di aver svelato quello che la storia, le autorità ed i massimi sistemi hanno taciuto.
Sino a che si vivrà nell'ignoranza non potremmo mai imparare dagli errori passati, perchè"esperienza è ciò che fai di quello che ti è successo", niente di più vero.
Non è una marchetta, sia chiaro, voglio solo far conoscere anche a voi un lavoro ben fatto ed una penna talentuosa.
Visto che non posso condividere fisicamente con tutti voi il libro, originariamente stampato in sole 500 copie e divulgato con il book sharing, v'informo che ora è possibile anche acquistarlo, attualmente è edito da Baldini& Castoldi.
Lasciatevi incuriosire.Io vi consiglio di leggerlo, perdereste altrimenti una splendida opportunità.