Buon lunedì a tutti.Spero abbiate trascorso un piacevole fine settimana.Personalmente sono molto contenta perchè sono riuscita a vedere i miei nonni, la mia famiglia, le mie amiche/ci, mi sono goduta un sole bellissimo ed il piacere di una camminata in compagnia.Giusto per riprendere le vecchie e buone abitudini, ho anche rifocillato il mio freezer con una scorta di pesti vari, per far fronte ai prossimi mesi, grazie alle verdure donatemi dal nonno e dai miei.Queste sì che sono soddisfazioni :)
Dopo aver finito di pestare, mi sono accomodata sul divano e non mi scono schiodata fino quasi a mezzanotte ,con le lacrime agli occhi ed una commozione sincera.Nessun film, nessuna fiction, miss Italia non parlatemene neanche...Semplicemente ho seguito una magistrale lezione di storia contemporanea, in forma di monologo, tenuta da un giornalista che ammiro molto come Antonello Piroso.Nel suo speciale di NDP(Niente di personale) intitolato "Scusi avvocato Ambrosoli", Piroso ha ripercorso la vita e l'ingrato e gravoso incarico, che l'avvocato Giorgio Ambrosoli assunse e portò avanti dal '74 al '79, anno in cui fu ammazzato con quattro colpi al petto da un killer assodato da Sindona.
Testimonianze audio, fotografie, informazioni documentate da numerosi libri e testimonianze.Davvero un ottimo lavoro, di quelli che si vedono raramente in televisione ultimamente.Piroso ci ha condotti in quei quattro anni in cui Ambrosoli fu nominato liquidatore del patrimonio di Sindona.Mafia, P2, politici complici e conniventi ma stranamente candidi e lindi agli occhi della giustizia.Un uomo per bene incaricato di sviscerare traffici illeciti, decodificare messaggi, mettere in ordine un caos costruito alla perfezione da uomini che definire criminali autorizzati è poco.Peccato che quest'uomo fosse SOLO.Solo contro politici, contro mafiosi, contro banchieri, uomini di finanza e di Chiesa...Solo, minacciato e comunque coraggioso e determinato.Anche davanti al figlio più piccolo Umberto che, nonostante la tenera età comprese che il padre era in pericolo di vita, non desistette dal suo incarico e lo portò avanti sino alla morte.
Attraverso questa lezione di storia e di vita, ho compreso molte cose.Ho scoperto che anche in passato in questo stato gli uomini per bene passavano sempre in secondo piano, i loro drammi in sordina.
Al funerale di questo gentiluomo non partecipò nessun rappresentante delle istituzioni, tranne Paolo Baffi, probo governatore di Bankitalia che si oppose strenuamente alle pressioni politiche per agevolare Sindona.
A suo tempo vidi "il Divo" e ne feci una recensione.Mi schifai, non lo nascondo, davanti ad un uomo che è stato complice di fatti scandalosi nella storia del nostro paese, uscendone sempre pulito.Nulla di fronte al disgusto che ho provato ieri sera ascoltando il monologo di Piroso, credetemi.Quanto marcio, quanta corruzione, quanta criminalità impunita!Quanti UOMINI PER BENE FATTI FUORI...nel SILENZIO!!!
Putroppo assisto ad un perpetuarsi di questa situazione vergognosa, senza che nessuno faccia NULLA.
Mi sono commossa ieri, quando è stato letto un foglio(il testamento spirituale) che nel '74 la moglie di Ambrosoli trovo tra le carte del marito:le diceva che sapeva come sarebbe andata a finire e che era certo lei sarebbe stata bravissima a crescere i tre figli e portare avanti la famiglia.
Quella donna portò dentro di sè quel macigno giorno dopo giorno, senza dire nulla.Da donna mi sono sentita morire per lei.Due persone forti e straordinarie, che hanno lasciato ai figli( e non solo) un memorabile esempio di rettitudine, moralità e forza d'animo.
Non ho fatto nomi di politici, banchieri e uomini di Chiesa coinvolti, perchè volevo semplicemente far luce su Giorgio Ambrosoli che, credo conoscano in pochi.Non voglio fare politica, intendo solo parlare di una PERSONA PER BENE.Come diceva
Enza qualche giorno fa, è vergognoso che nessuno parli delle persone come si deve, che si dia spazio solo ai farabutti, agli intrighi di palazzo, alle lotte di potere che hanno tutt'altro interesse che la res pubblica.
Ambrosoli portò avanti il suo compito solo per il bene dello stato, e come fu ripagato?Con 4 colpi di pistola, la solitudine e l'oblio.
Personalmente non riesco a trovare un politico a cui credere, sono sfiduciata, disillusa.Le parole di Umberto Ambrosoli(il figlio minore) mi hanno tuttavia scosso ieri.
“La memoria di fatti lontani e che ossessionano ancora il nostro presente può essere uno strumento per superare la pigrizia dell’elettore italiano, per riflettere sia sulla vita che vogliamo, ma anche su quali elettori vogliamo essere”.Parole come queste non possono far rimanere indifferenti.
Le persone devono conoscere, sapere quel che è stato;l'ignoranza non fa che perpetuare il marcio e l'immobilità.
Personalmente sono cosciente di poter far poco ma, ho ancora la possibilità di esprimermi e comunicare.IL SILENZIO UCCIDE!!!
Prossimamente ho intenzione di vedere il film"
Un eroe borghese" del '95, con Michele Placido, sulla vicenda Ambrosoli.
In seguito leggerò il libro( già letto dal mio ragazzo)
"Qualunque cosa succeda", scritto dal figlio Umberto, che narra le vicende dal punto di vista di un figlio.
Per chi fosse interessato ad approfondire la puntata di NDP, vi lascio
questo linkSono conscia di aver iniziato la settimana con qualcosa di un po' pesante ma, vi lascio tranquillamente qualche giorno per digerire.
Buona settimana a tutti.