Buongiorno a tutti!Qui si respira nettamente aria di vacanza:strade meno trafficate, gente che gira munita di trolley, ufficio che "il deserto dei tartari è sovraffollato"...ed io qui, imperterrita(e non sapete con che voglia di scappare al mare o da qualche parte..).In questa tranuqillità, tuttavia, riesco a godermi di più i giorni che fanno da preludio alla festa che io amo sopra tutte:la Pasqua.Ve l'ho detto mille volte il perchè della mia predilezione ma, aggiungo, è una festa poco ipocrita.E' vero che comunque un po'consumismo c'è;manca tuttavia quel falso buonismo etc etc che correda il Natale.Chi la vuole vivere veramente( e credo la sentano sopratutto i credenti)la vive, per gli altri è una buona occasione di farsi un bel fine settimana lungo.Stop.
A differenza del proverbio, al Pasqua la trascorrerò con la mia famiglia, speriamo il tempo non sia troppo inclemente.
Mentre la maggior parte di voi sarà alle prese con colombe, carciofi, baccelli(così non faccio cattiva figura coi toscani ;)), io vi presento una ricettina che ho in serbo da un po', atemporale.Non presenta ingredienti di stagione ma, potrà essere una buona ecoricetta per l'antipasto di Pasqua o per la Pasquetta.L'originale la assaggiai in loco, in un ristorante buonissimo nelle valli tortonesi.Io vi presento la mia versione.
Ringrazio
Jajo per un suggerimento validissimo che, anche se non vi eviterà di lacrimare, vi permetterà di nn essere antisociali!Stefania(Arabafelice), tuo marito può stare tranquillo!
E con questa ricetta vi auguro una BUONA E SERENA PASQUA!O comunque un buon weekend lungo!
La ricetta è tratta più o meno liberamente dal bellissimo libro "Ricette di osterie d'Italia. L'orto. 720 piatti dall'aglio alla zucca (Ricette di Arcigola Slow Food)", che mi regalò due Natali fa la mamma del mio fidanzato.
TORTINO POVERO DI CIPOLLE
4 o 5 cipolle (bionde le mie)
una bella fetta di caciotta di pecora toscana
4 o 5 fette di pane casareccio anche vecchio (o pancarrè se preferite un effetto più scioglievole)
2 o 3 cucchiai di farina (integrale bio per me)
500 ml di brodo vegetale (fatto con dado casalingo il mio)
pecorino grattuggiato
Mondate le cipolle ed affettatele, mettendole in una bacinella piena di acqua fredda.
Scolatele e,
come dice Jajo, scottatele in acqua con aceto.Scolatele nuovamente e mettetele in un colapasta.In una padella scaldate un po' d'olio evo(la ricetta prevedeva anche una vagonata di burro) e rosolatevi le cipolle, sino a che saranno belle morbide.Aggiungete quindi due o tre cucchiai di farina e mescolate le cipolle, come per fare il roux.Aggiungete quindi il brodo vegetale e fate cuocere una mezz'oretta. sino a che il brodo si sarà asciugato quasi interamente, ed il tutto avrà la consistenza di una crema.
Prendete il pane ed eliminate la crosta.Oliate(o imburrate )una pirofilina e alternate fette di pane, cipolle, caciotta, lasciando come ultimo strato le cipolle che cospargerete di pecorino e caciotta.
Cuocete in forno per 20 minuti a 180°, facendo gratinare per bene.
