lunedì 12 aprile 2010

IO&LA PASTA MADRE:PANE AL GRANO DURO

Buon lunedì' a tutti!
Dopo essere stati baciati dal sole ed avvolti da una temperatura decisamente estiva sabato, e gremiti ieri da un bel venticello gelido con sbalzo termico di - 10°...iniziamo la settimana incerti:giaccone o giubbino di pelle?Sciarpone invernale o sciarpina di seta?I dilemmi della vita eh?Tempo a parte l'weekend è stato piacevole:cene con amici cari, passeggiate al sole, puntatina alla fiera Fiori&Sapori sul Naviglio(dalla quale sono tornata con un Pitosforo, borragine(!), basilico ligure, prezzemolo riccio), notizie di cicogne in volo:D.Una cornice di piccole cose che non possono che rendere felice!Se guardo il mio davanzalino della cucina tutto apparecchiato di piantine aromatiche...sono davvero orgogliosa :D
Oggi ero indecisa su come inaugurare la settimana, culinariamente e bloggamente parlando...Avessi ascoltato le voglie, avrei postato qualcosa di primaverile;seguendo le temperature avrei dovuto guardare all'autunno.Una cosa che non manca mai in nessuna stagione è tuttavia il pane e, anche a costo di apparire noiosa, vi presento una delle ultime creazioni.Un pane delizioso, profumato dalla crosta davvero croccante anche dopo averlo scongelato, alla mollica elastica e perfetta per accogliere qualsiasi pietanza.Un pane che sa di terre che amo, di grano imbiondito al sole rovente, di gesti antichi.L'ispirazione l'ho presa da questo bravo ragazzo, modellando poi la ricetta sui miei tempi e sulle mie esigenze.Tanto per la cronaca, stasera cuocerò un altro filone uguale, a pasta madre piacendo ;)

PANE DI SEMOLA RIMACINATA DI GRANO DURO

500 gr di semola rimacinata di grano duro
320 gr di acqua
100 gr di pasta madre
sale
sesamo nero

Il mattino ho impastato PM, semola e acqua(ed un pizzico di sale).Ho lasciato lievitate il tutto in una ciotola coperta da pellicola.Dopo una decina di ore ho ripreso l'impasto l'ho lavorato un po' facendo delle pieghe, gli ho dato forma di filone(la forma è più agevole da affettare), ho praticato dei tagli trasversali e l'ho cosparso di sesamo nero.L'ho lasciato riposare sulla placca del forno coperto da uno strofinaccio per 4 ore, dopo di che ho cotto 15 min a 200° e 15/30 min a 180°.
Che ve ne pare?
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BUONA SETTIMANA A TUTTI!

giovedì 8 aprile 2010

CAAAAVOLO, CHE PESTO!

Piccola introduzione autocelebrativa:vi è mai capitato di gongolate tra voi e voi per la lungimiranza o la fainaggine con cui avete cucinato in abbondanza e stivato in freezer le pietanze, trovando a distanza di tempo la cena (quasi) pronta?!A me ogni tanto sì, visto che per motivi organizzativi faccio e congelo;)
Col pesto è una roba vecchia, avendo mutuato la buona abitudine da mammà, così da avere sempre garantito un pesto delizioso tutto l'anno.
Sapete poi molto bene, che mi capita di pestare un sacco di cose, oltre al basilico:ricola, oriche, zucca, broccoli etc etc etc.Un giorno di febbraio vengo rapita dalla proposta di questa prossima sposina, dotata di gusto pazzesco e mani di fata.Un pesto che mi attira come le api sui fiori e che decido di realizzare il prima possibile.Combinazione, dal solito frutarolo-Cartier sotto casa, addocchio un mazzo gigante di cavolo nero, prima usato nella ricollita o sulla pizza.Conscia di poter lasciarci una mano, decido di acquistarlo.Ennesima legnata ma..che cavolo ragazzi!
Lo lavo per bene, lo metto in padella a sudare con un pizzico sale e la sua acqua di vegetazione e...alla fine realizzo una mia personalissima e davvero gustosissima variante del pesto di verze della Wiggy.Lo assaggio, approvo e lo congelo.A distanza di un mesetto circa, estraggo dal freezer la mia riserva e realizzo un bel piatto di

MEZZE MANICHE AL PESTO DI CAVOLO NERO
1 mazzetto di cavolo nero
1 manciata di mandorle
1 manciata di pecorino grattuggiato
olio evo
mezze maniche Garofalo

facilissimo.Dopo aver fatto "sudare" il cavolo nero, trasferitelo in un mixer con mandorle e olio.Frullate grossolanamente(a me piacciono i pezzi più grossi) e, dopo avelo posto in una scodella, aggiungete la giusta quantità di pecorino.
Cuocere la pasta ed aggiungere al pesto un poco di acqua di cottura.
Scolate le mezze maniche e conditele con il pesto.
Se non mangerete quest'anno questa delizia, segnatevela per la prossima stagione del cavolo!
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martedì 6 aprile 2010

IO & LA PASTA MADRE:IL PANE DEL RINFRESCO

Buongiorno!SPero abbiate trascorso tutti quanti un weekend pasquale sereno, tra ricche mangiate e buona compagnia.La mia piovosissima Pasqua è stata in famiglia, all'insegna del "dolce far niente" a parte il piccolo contributo allo spignattamento per il pranzo, realizzato da me e dalla sister(che ha fatto un risotto al Ca'del Bosco, buonissimo....Non ho fotografato nulla ma, ho preparato uno strudela ai carciofi e crescenza, una mousse di gambi di carciofi e carciofi ripieni..(non si capisce che ho acquistato una quantità industriale di questa verdura vero?!), tutti graditi dalla family.
Ieri, invece, dopo un bella passeggiata baciata dal sole. ho trascorso la giornata in preda ad un raptus da "repulisti":non vi capita mai di avere quei momenti in cui partite a riordinare, gettare cose vecchie, ripulire, fare bucato, stirare etc etc etc?Ecco.Ho sgobbato qualcosa come 5 ore ma, nonostante la stanchezza, ero molto soddisfatta;)
In tutto ciò ho trovato anche il tempo per accudire la mia pasta madre, per il settimanale appuntamento del rinfresco.
Approposito di rinfresco, volevo presentarvi un pane che ho fatto un paio di volte ultimamente, dopo aver letto la ricetta della Weazel qui.La tecnica è capitata a fagiolo una volta che avevo molta pasta madre e, non avevo intenzione di preparare altro che pane.In più, attirata dalla velocità d'esecuzione, m'è parso perfetto per me!In più mi ha soddisfatto maggiormente rispetto al pane senza impasto, poichè riesco a regolarmi meglio coi tempi ideali alla temperatura di casa mia.Il pane con la PM è così, va modellato sulla base delle proprie esigenze, no?
Il risultato è stato apprezzatissimo:una bella pagnotta dalla crosta fragrante e dalla mollica alveolata ed elastica.Che dire, grazie Weazel!
Diversamente dai pani precedenti ho utilizzato solo farina 0 bio, così da accontentare il fidanza, che preferisce il pane bianco.
Provate e fatemi sapere.

IL PANE DEL RINFRESCO
per la prima pagnotta ho usato:
300 gr di pasta madre rinfrescata e fatta riposare un 3 ore
300 gr di farina 0
150 gr di acqua tiepida
semola di grano
pizzico di sale

Prendete la pasta madre e rinfrescatela nuovamente.Fate un po' di volte le pieghe su una spianatoia cosparsa di semola, date all'impasto la forma di una pagnotta e ponete il tutto su una teglia;praticate qualche taglio trasversale e coprite con uno strofinaccio, lasciando lievitare per almeno 5 ore(io pure 7..).Infornate a 200° per 10 min, poi altri 30 min a 180°(regolatevi ovviamente col vs forno).Se preferite seguite le indicazioni minuziose della Weazel.
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Non vi sembra quei pagnottoni da cartone animato?!
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venerdì 2 aprile 2010

BUONA PASQUA, RICORDANDO KAROL

Carissimi, siamo alle porte della Santa Pasqua, festa che passa sotto tono a parte il discorso vacanze(assicura sempre il lunedì di festa ;)) ma, che io amo sopra tutte.
Già altre volte vi ho detto quanto tenga a questa festività, simbolo della rinascita e della vincita dell'amore e della vita sulla morte.Forse tutto questo è alimentato dal fatto che la vivo in chiave religiosa ma, mi piacerebbe che anche chi non crede, la vedesse come un momento in cui ritrovare la speranza e rinnovare l'ampre per la vita.
Oggi, Venerdì Santo,mi sono commossa.Ho letto un bellissimo articolo su Repubblica dedicato all'indimenticabile papa Giovanni PaoloII( morto porprio 5 anni fa), il papa con cui "sono cresciuta" e che, a distanza di anni, ha il potere d'insegnarmi grazie al suo esempio e di commuovermi.Non mi dimenticherò mai quella notte della Giornata Mondiale della Gioentù a Tor Vergata, in cui quell'uomo profondamente provato dalla malattia, si trasfigurò quasi davanti allo stuolo di giovani provenienti da tutto il mondo.Un papa umano che ha saputo andare contro tanti dictat, che ha abbattuto barriere ed vinto ostilità, con la sola forza del dialogo e dell'umanità.Un Papa che sapeva tendere la mano a tutti indistintamente, favorevole sempre ad un confronto ecumenico."Coraggio, non abbiate paura", era la sua esortazione a non cedere al conformirmo ma, piuttosto ad avere la forza di andare contro corrente a favore di scelte autentiche;l'esortazione a non lasciarsi abbattere dalle difficoltà della vita ma, ad vere speranza nel Padre.Fino all'ultimo ha accettato la sua condizione umana e la sofferenza, guardando alla Madonna di Czestokowa ed alla fotografia dei suoi genitori.
Un Papa grande che non si dimenticherà di certo.
Pensando allo sguardo buono di Giovanni Paolo II auguro a tutti voi una serena Pasqua, specialmente a chi soffre o chi è in difficoltà.Coraggio, non abbiate paura!
Un abbraccio
Sara

mercoledì 31 marzo 2010

VOGLIA DI PRIMAVERA:BORRAGINE LA PREZIOSA...

Dopo essere stato scossa ieri da un temporale incredibile, Milano oggi si asciuga con un bel sole.L'aria davvero freschina m'induce così a meditare sul fatto di lavare ed inscatolare i maglioni più pesanti...dovrò fidarmi?
Continuando nella mia personale macumba a favore del tempo primaverile, voglio raccontarmi di un prezioso acquisto fatto.Prezioso non tanto per la merce acquistata ma, per il suo peso d'oro.E' dallo scorso anno che ho in testa, a tempo debito, di procurarmi la borragine per qualche preparazione.L'altra settimana la vedo in bella mostra dal fruttivendolo-verduraio-Cartier sotto casa.Presa da mania di acquisto compulsivo da foodblogger mi precipito a comprarne un mazzo, rischiando l'infarto al momento di pagare."sa com'è non la si trova e cresce spontanea;vede qull'altra insalata matta, è ancora più cara" "sticavoli", penso io..DEvo forse mettermia fare il mutuo per due erbette?La frustrazione di abitare in città cresce esponenzialmente.Lo sgomento aumenta quando, dopo l'accurato lavaggio, ripasso in padella l'erba miracolosa:se in padella ne era rimasto un pugnetto, era tanto!Mi prometto allora di evitare acquisti zelanti senza chiedere il prezzo e di cercare i semini dell'erbetta e coltivarmela da me.Altrimenti i ravioli non li farà mai.
Deposto lo sconforto mi chiedo cosa fare con la misera dose di borragine in mia dotazione.La scelta è stata a favore di piatti semplici ma, che hanno permesso di sentore il sapore puro dell'erba.

OMELETTE BORRAGINE&CHEVRE
2 uova
borragine ripassata in padella con poco olio, aglio e sale
100 gr di delicapra spalmabile

Battete le uova con una forchetta in maniera omegenea;nel frattempo scaldate una padella antiaderente(io ho una Ballarini dotata di spia che segnala quando viene raggiunta la temperatura perfetta.Versate quindi il composto e cuocete l'omeletta su entrambi i lati, alsciando il secondo un po' meno cotto.Aggiungete quindi la borragine e lo chevre, ripiegate l'omelette e servite.
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Secondo voi dove posso trovare la borragine in piantine o semi?Grazie!

lunedì 29 marzo 2010

LA PRIMAVERA(almeno) NEL PIATTO (due primi in un colpo solo)

Buon lunedì a tutti.Tanato era meraviglioso il cielo ieri, tanto è scoraggiante oggi.Ieri si stava in maglietta e felpina, oggi sopra il tailleur mi sono infilata un cappottino leggero di lanetta."Aoh, primavera, ma quand'è che ti decidi a palesarti per davvero?"I segni ci sono tutti:rimbambimento generalizzato con abiocco&sbadiglio perenne, mente che corre alle vacanze(beh, quella sempre), piantine aromatiche che stanno crescendo rigogliose dopo la mortificazione invernale, esplosione della natura.Approposito...Ieri, passeggiando nel country-side bresciano, sono stata dolcemente investita da un profumo intensissimo di violette:volgo lo sguardo e vedo il prato della scuola media che frequentai anni fa, tramutato in uno splendido tappeto di violette, che meraviglia!Proseguendo hi visto peschi e mandorli in fiore, cespugli daicolori sgargianti, campi dipinti di giallo acido dalla colza...poi ho adocchiato molte erbe selvatiche che non ho raccolto causa vicinanza con una strada, mannaggia.Tutto questo è primavera, mettici anche un enorme esercito di persone imbufalite che non ne possono più dell'inverno...
Facciamo così, se non è Maometto ad andare alla montagna, è la montagna che va da lui, idem io.
Come sorta di buon auspicio vi presento la prima pasta primaverile, fatta con la scorta di erbetta che avevo surgelato nei meandri nel mio freezer.Della serie "non è mai troppo tardi"...
Ragazzi, dita incrociate e speriamo bene!Mo' magnate va'...

SPAGHETTI AL PESTO DI ORTICA

Spaghetti Castiglione i miei
Un pugno di ortica sbollentata( fresca punge!!!)
1 pugno di mandorle
olio evo
Pecorino

Semplice!Mentre la pasta cuoce tritate in un mixer(per sta volta concedetemelo) ortica e mandorle, aggiungendo olio a filo.POnete il tutto in una ciotola ed aggiustatecol pecorino grattuggiato.
Aggiungete al limite un po' di acqua di cottura della pasta.
Scolate la pasta e conditela con il pesto

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Con le ortiche avanzate ho fatto un pesto vegan il giorno seguente:ortiche, mandorle, olio, lievito alimentare e miso bianco.Ci ho condito del riso integrale;Du gust is megl che uan! ;)

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venerdì 26 marzo 2010

TRUCCO E BARBATRUCCO PER UN CLASSICO SCALDACUORE

Mammaggia ragazzuoli che tempo da nanne!E fortuna che oggi è venerdì va'...Lo so non sono mai contenta:quando c'è il sole vorrei fuggire a farmi un giro;quando piove vorrei andarmene a dormire...Vuol dire che a livello remoto del mio inconscio(manco tanto remoto), vorrei già essere in pensione?!:DHahahahaha.
Oggi concludiamo la settimana, con qualcosa in linea perfetta con il meteo:una zuppa scaldacuore e pancino.Apparentemente è una cosa di una banalità assoluta ma, se fatta con i crismi e qualche trucchetto, viene un primo buonissimo!
Per unire l'utile al dilettevole, è pure un ottimo modo per fare fuori quelle verdurine tristi che stazionano avvizzite o mezze tramortite in frigo.Che volete di più?
I due trucchetti riguardano sia la preparazione del minestrone(con la tecnica personale di mia mamma, che utilizzava anche la mia maestra del corso di cucina naturale), sia l'aggiunta di un ingrediente nutriente, che dona una cremosità particolare, arricchendo una semplice minestra di verdura.
Vediamo un po'...

MINESTRONE SVUOTAFRIGO CON AMARANTO

Indicativamente le verdure che ho usato io(voi regolatevi in base al vs frigo)
1 porro
1 carota
cavolo cappuccio
1 cipolla
olio evo
dado casalingo
1 tazza di amaranto

Mentre mondate le verdure mettete a scaldare un giro d'olio evo in una pentola a bordi alti(da minestrone).Tagliate le verdure in piccoli pezzi e buttatele nella pentola con il dado casalingo(se non ce l'aveste salate semplicemente le verdure.Fatele stufare per un po' ( 15/20 min) a fuoco dolce(fiamma bassissima), lasciandole rosolare nella loro acqua di vegetazione(rilasciata con la salatura).Questo processo renderà gustosissimo il vs minestrone.Aggiungete quindi l'acqua e l'amaranto e fate cuocere per 40 min dall'ebollizione(a me piacciono le minestre a lunga cottura).
Servite ed arricchite eventualmente con un cucchiaino di pesto o del miso.
Vedrete, l'amaranto conferirà alla vostra minestra gusto e densità.
Buon weekend, e buona Domenica delle Palme!
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