Buongiorno a tutti.Oggi mi sono svegliata sotto un cielo gfrigio e piovoso, un cielo che è perfettamente in tema con il lutto che tutti coinvolge, oggi.
Volontariamente non ho mai toccato il tema, nè la vicenda(fatta eccezione dei commenti spesi su blog amici), poichè ero tra quelle persone dilaniate dal dubbio.L'unica mia certezza era relativa alla profonda indignazione causata dalla strumentalizzazione di un dramma, di un dolore profondo e lungo 17 anni, di una famiglia.Al di là di come uno la pensi, ritengo che il rispetto sia super partes e dovuto ad una persona che soffre.Sarà che ho ricevuto un certo tipo di educazione( e non ringrazierò mai abbastanza i miei genitori per questo.), sarà che desidererei lo stesso atteggiamento, in ogni caso ciascuno deve comprendere quando sia il momento di TACERE, per rispetto.
Viviamo immersi, anzi sommersi, bombardati e ghermiti senza pietà dalle parole...parole troppo spesso vuote ed inutili.Io, che sono una persona estremamente comunicativa ed amante del dialogo sopra ogni cosa, spesso sento il bisogno di lasciarmi avvolgere dal silenzio...Quel silenzio che, al giorno d'oggi, è una rarità.Penso che la gente abbia timore di esso, paura.Lo posso confermare dopo un'esperienza di meditazione;nel silenzio la mente comincia a spaziare, i pensieri brulivano vorticosi ed è facile lasciarsi prendere dal panico.Ovvio, sei tu e la tua povera realtà umana fatta di episodi, di omissioni, di successi e fallimenti, di gioia e dolore, di impegno ed egoismo...Non si mente davanti al silenzio.Tuttavia è l'occasione per fare ordine in se stessi, ritrovare il filo perduto, mettersi a nudo e ritrovare il cammino.Nel silenzio si può anche avvertire la Presenza dell'Assoluto, per chi crede, o semplicemente entrare in contatto con la Coscienza Cosmica.Nel silenzio il superfluo sparisce, lasciando emergere l'essenziale.
Mi chiedo, alla luce del solito squallido teatrino che hanno inscenato certi politici( credo che la maggior parte sappia solo fare ciò..), con che coraggio sia possibile rendersi partecipi di questo.L'intelligenza umana è così limitata?Il BUONSENSO è un'optional?La misericordia è un sostantivo troppo vecchio?Dov'è l'umanità diamine?!
Sì, sono arrabbiata, seriamente.Non ho mai nascostola mia avversione per la politica italiana, fatta troppo spesso di incompetenti e mezzucci;il paese allo scatafascio, certi reportage giornalistici che descrivono realtà deprimenti non sono nulla in confronto all'arroganza, allo sproloquio, alla mania d'onnipotenza di certa gente.
Laici e cattolici uniti nel dubbio o schierati nella stessa convinzione.Non è lotta politica, è solo questione di coscienza.Credente o meno ciascuno sa che, alla fine, deve fare i conti con se stesso.Non voglio scadere nel relativismo, così comodo, ma non tollero chi ha la superbia di puntare il dito contro un fratello.Ma hai mai guardato la trave del tuo occhio, prima di cercar di lavre la pagliuzza nell'occhio altrui?Gesù Cristo, nonostante lo "standing", non era il primo ad usare misericordia e compassione verso gli ultimi, i più disgraziati?!E tu, misero, tapino che fai?Ti metti assiso al posto che non ti compete?Sei forse tu Onnipotente?
In questa triste storia, ho percepito nuovamente quanto la natura umana sia fragile e limitata.Siamo esseri stupendi con la capacità di trasformarci in terribili mostri, se vogliamo.
Tutti, credenti e non, possiamo amare l'uomo ed i fratelli, in quanto esseri umani.Dobbiamo avere RISPETTO, altrimenti nessun rapporto umano può essere costruito.
Sto scrivendo di getto, dando forma a ciò che ho nel cuore, scusatemi se c'è un po' di confusione.
Scusate lo sfogo, ora TACIO, pregando per una sorella che forse avrà la capacità di guardarci con compassione dall'alto.Così sia Eluana.
martedì 10 febbraio 2009
venerdì 6 febbraio 2009
EX..o quasi!
Sciure e sciuri.....Ho l'anteprima!!!Sì perchè di fatto sarà visibile solo da stasera in tutte le sale italiane:)

Ieri sera sono stata alla prima nazionale del nuovo film di Fausto Brizzi(Per intenderci quello di "Notte prima degli esami")...Che dire, quel regista, che ha firmato anche la sceneggiatura, è davvero bravo!
Ultimamente ho visto molti film ma, nessuno che mi ha particolarmente entusiasmato(compreso quello che attendevo "Italians"..);non a caso non li ho recensiti.
EX , invece, è divertente, spassoso, ben costruito, a tratti triste, con dei risvolti che non ti aspetteresti.Il cast , definito dallo stesso regista "la nazionale degli attori di commedie" è fantastico:Salemme, Gassman, Montesano,Gian Marco Tognazzi, Elena Sofia Ricci, Bisio, Nancy Brilli, la Capotondi, Silvio Orlando(fantastico!), Di francesco, Flavio Insinna..tanto per citare i più famosi.Una ventata di allegria(e non solo) corredata anche da passaggi non banali.Amori che vanno, che vengono, che s'intrecciano e..nulla è scontato!
I personaggi vivono le loro vicende collegate in maniera fluidissima ed armonica.
Alcuni stereotipi vi faranno ammazzare dalle risate; una canzone di Battiato( se qualcuno la riconoscesse me lo segnala qual'è pls?!) accostata ad una scena, forse vi farà scendere la lacrimuccia(come è successo a me!).Quindi, ce n'è per tutti i gusti, per chi vuole ridere e per chi riesce a commuoversi.
Insomma, da vedere!
Mi piacerebbe conoscere la vostra opinione in merito quindi...attendo feedback!Buon weekend a tutti!
mercoledì 4 febbraio 2009
DI RISI E RADICCHI...
BUONGIORNO!!!No , non è successo nulla di particolare tranne che oggi c'è il sole!Ah dopo 4 giorni di grigio, neve, pioggia e fredo, finalmente un po' di luce...Lo mi capisci vero?!
Sapete poi che io sono felice con poco :)
Quello che vado a presentarvi oggio forse vi sembrerà banale(ed anch'io ci ho pensato...), tuttavia l'utilizzo di un interessante mix di 3 risi che ho comprato al bio di fiducia(integrale, rosso e selvaggio), ha dato a mio parere un carattere particolare ad un piatto rinomato e colludatissimo.Mi è piaciuto inoltrel'abbinamento cromatico del violetto del radicchio e della sfumatura analoga del riso.Forse qualcuno di voi potrà confermare e smentire il mio pensiero..
TRIS-RISOTTO al RADICCHIO
Mix di 3 risi bio
Radicchio di Treviso(o quel che avete in casa)
Brodo vegetale(fatto con dado casalingo)
Vino bianco
Olio e.v.o.
Cipolla
Formaggio grattato(io uso Grana&pecorino)
eventualmente una noce di burro per mantecare(oppure ricotta o formaggio cremoso)
Fate rosolare la cipolla con l'olio evo, sino a renderla trasparente;aggiungetevi il radicchio mondato e tagliato a listarelle e ripassatelo.Aggiungete riso e fatelo tostare per bene, sfumate con del vino bianco e fate evaporare.
Aggiungete un volume di brodo circa il doppio di quella del riso e cuocete in pentola a pressione per 15 min circa(oppure portate a cottura in modo classico).Terminata la cottura, mantecate il riso con del formaggio grattato e del burro (o formaggio sopra menzionato).
Impiattate e..che ne pensate?
Sapete poi che io sono felice con poco :)
Quello che vado a presentarvi oggio forse vi sembrerà banale(ed anch'io ci ho pensato...), tuttavia l'utilizzo di un interessante mix di 3 risi che ho comprato al bio di fiducia(integrale, rosso e selvaggio), ha dato a mio parere un carattere particolare ad un piatto rinomato e colludatissimo.Mi è piaciuto inoltrel'abbinamento cromatico del violetto del radicchio e della sfumatura analoga del riso.Forse qualcuno di voi potrà confermare e smentire il mio pensiero..
TRIS-RISOTTO al RADICCHIO
Mix di 3 risi bio
Radicchio di Treviso(o quel che avete in casa)
Brodo vegetale(fatto con dado casalingo)
Vino bianco
Olio e.v.o.
Cipolla
Formaggio grattato(io uso Grana&pecorino)
eventualmente una noce di burro per mantecare(oppure ricotta o formaggio cremoso)
Fate rosolare la cipolla con l'olio evo, sino a renderla trasparente;aggiungetevi il radicchio mondato e tagliato a listarelle e ripassatelo.Aggiungete riso e fatelo tostare per bene, sfumate con del vino bianco e fate evaporare.
Aggiungete un volume di brodo circa il doppio di quella del riso e cuocete in pentola a pressione per 15 min circa(oppure portate a cottura in modo classico).Terminata la cottura, mantecate il riso con del formaggio grattato e del burro (o formaggio sopra menzionato).
Impiattate e..che ne pensate?
lunedì 2 febbraio 2009
QUANDO AD ISPIRARE E' la MAMMA...
Cercando di non cadere in una crisi isterica(pure gli uomini sono super insofferenti!!!) causa maltempo(leggasi "ennesimo lunedì di neve"), proviamo a focalizzarci su cose coccolose, confortevoli, proprio come una ricetta di mammà!
Questo week end sono stata a trovare i miei... giornate decisamente fantastiche per farsi lunghe chiacchiere in santa pace rintanati in casa :)Odio l'inverno ma, la mollezza di certe domeniche al calduccio, è davvero speciale!
Su mia espressa richiesta, la mamy mi ha preparato un dessert che mi è sempre piaciuto in alternativa ai miei amati dolci:niente torte, semifreddi mal riusciti ma..FRUTTA!Ovviamente potrete magiarlo anche per merenda, e senza sensi di colpa anche per chi è a dieta!
Sfruttando la stagionalità (con l'unica eccezione dell'ananas che non è proprio nostrano), avrete un qualcosa di veramente semplice e delizioso.Cos'è?
FRUTTA AL FORNO della mamy
1 ananas
3 pere kaiser
4 arance non trattate
Zucchero integrale di canna Panela
Orange Stock( liquore all'arancia)
Lavate pere ed arance con del bicarbonato.Mondate la frutta e tagliatela a pezzettoni e, ponetela quindi in una casseruola da forno.Cospargetela di panela e ponetela in forno a 180° per 2 h circa, mescolando di tanto in tanto.Dopo circa mezz'ora dall'inizio della cottura, spruzzate la frutta con del liquore Orange Stock, mescolando i pezzettoni.
Quando la frutta sarà bella cotta(la buccia delle arance sarà leggermente secca sui bordi ed uin po' caramellata( guardate le foto sotto).
Lasciate intiepidire e servite in iotoline irrorando col sughetto di cottura sul fondo della pirofila.
Un abcio a tutte le mamme!!!

Questo week end sono stata a trovare i miei... giornate decisamente fantastiche per farsi lunghe chiacchiere in santa pace rintanati in casa :)Odio l'inverno ma, la mollezza di certe domeniche al calduccio, è davvero speciale!
Su mia espressa richiesta, la mamy mi ha preparato un dessert che mi è sempre piaciuto in alternativa ai miei amati dolci:niente torte, semifreddi mal riusciti ma..FRUTTA!Ovviamente potrete magiarlo anche per merenda, e senza sensi di colpa anche per chi è a dieta!
Sfruttando la stagionalità (con l'unica eccezione dell'ananas che non è proprio nostrano), avrete un qualcosa di veramente semplice e delizioso.Cos'è?
FRUTTA AL FORNO della mamy
1 ananas
3 pere kaiser
4 arance non trattate
Zucchero integrale di canna Panela
Orange Stock( liquore all'arancia)
Lavate pere ed arance con del bicarbonato.Mondate la frutta e tagliatela a pezzettoni e, ponetela quindi in una casseruola da forno.Cospargetela di panela e ponetela in forno a 180° per 2 h circa, mescolando di tanto in tanto.Dopo circa mezz'ora dall'inizio della cottura, spruzzate la frutta con del liquore Orange Stock, mescolando i pezzettoni.
Quando la frutta sarà bella cotta(la buccia delle arance sarà leggermente secca sui bordi ed uin po' caramellata( guardate le foto sotto).
Lasciate intiepidire e servite in iotoline irrorando col sughetto di cottura sul fondo della pirofila.
Un abcio a tutte le mamme!!!
mercoledì 28 gennaio 2009
SUPER QUARK
Buongiorno!Passato un giorno importante come quello di ieri, e con ancora il cuore gonfio di emozione per le testimonianze lette o ascoltate, i ricordi, le immagini, "il Pianista" visto in tv... voglio addolcire un po' la giornata e pensare a quanto siamo fortunati noi che, quegli orrori, li abbiamo solo sentiti narrare!"Non capirete mai" ha detto ieri una sopravvissuta ai campi di sterminio...quegli occhi e quelle parole mi hanno gelato il sangue e, credo mi rimarranno impresse nella memoria.
Rispetto, testimonianza e riflessione, ecco quel che serve.
Tornando a cose meno grevi, volevo condividere con voi un esperimento( lo vedrete anche dal suo aspetto un po' "sgarruppato"), che ho fatto con il formaggio quark.Versatile come la ricotta, ma forse ancora più neutro, si presta sia a preparazioni salate, che dolci, come magistralmente e raffinatamente propone la cara Alex.
Quasi mi vergogno a pubblicarlo per via del suo aspetto ma, vogliamo andare oltre l'apparenza?Il gusto, a mio parere delicato e per nulla stucchevole, può essere una bella idea per merenda o per un dessert(magari voi sarete più bravi nella presentazione e nel "make up" :D).
SEMIFREDDO AL QUARK MELA&MIRTILLI
1 confezione di quark
1 scatolina di purea mela&mirtilli(l'avevo in casa da tempo, trovata al super, comoda se sei in giro), oppure purea home made, meglio.
3 cucchiai di melata di bosco o miele di castagno(se amate il loro gusto, oppure scegliete quello che più vi garba)
6 biscotti secchi
Lavorate il quark con il miele e la purea, sino a che avrete ottenuto una crema omogenea.Tritate i biscotti ed amalgamatene 3/4 alla crema.
Prendete uno stampino di alluminio(meglio di silicone o ceramica e sul fondo mettete un po' di miele;quindi riempitelo con la crema e riponete per qualche ora a rapprendere in freezer.
Mezz'ora prima di servirlo, togliete lo stampino dal freezer, capovolgetelo su un piatto e decoratelo con fili di miele ed i restanti biscotti sbriciolati.
Adatto anche a chi deve tirare la cinghia..è leggerissimo!:D
Ora beccatevi il mostro...colpa dello stampino monoporzione in alluminio...forse bastava rivestirlo di carta trasparente per alimenti ed evitavo le "rughe"!!!!
Rispetto, testimonianza e riflessione, ecco quel che serve.
Tornando a cose meno grevi, volevo condividere con voi un esperimento( lo vedrete anche dal suo aspetto un po' "sgarruppato"), che ho fatto con il formaggio quark.Versatile come la ricotta, ma forse ancora più neutro, si presta sia a preparazioni salate, che dolci, come magistralmente e raffinatamente propone la cara Alex.
Quasi mi vergogno a pubblicarlo per via del suo aspetto ma, vogliamo andare oltre l'apparenza?Il gusto, a mio parere delicato e per nulla stucchevole, può essere una bella idea per merenda o per un dessert(magari voi sarete più bravi nella presentazione e nel "make up" :D).
SEMIFREDDO AL QUARK MELA&MIRTILLI
1 confezione di quark
1 scatolina di purea mela&mirtilli(l'avevo in casa da tempo, trovata al super, comoda se sei in giro), oppure purea home made, meglio.
3 cucchiai di melata di bosco o miele di castagno(se amate il loro gusto, oppure scegliete quello che più vi garba)
6 biscotti secchi
Lavorate il quark con il miele e la purea, sino a che avrete ottenuto una crema omogenea.Tritate i biscotti ed amalgamatene 3/4 alla crema.
Prendete uno stampino di alluminio(meglio di silicone o ceramica e sul fondo mettete un po' di miele;quindi riempitelo con la crema e riponete per qualche ora a rapprendere in freezer.
Mezz'ora prima di servirlo, togliete lo stampino dal freezer, capovolgetelo su un piatto e decoratelo con fili di miele ed i restanti biscotti sbriciolati.
Adatto anche a chi deve tirare la cinghia..è leggerissimo!:D
Ora beccatevi il mostro...colpa dello stampino monoporzione in alluminio...forse bastava rivestirlo di carta trasparente per alimenti ed evitavo le "rughe"!!!!
lunedì 26 gennaio 2009
LA CONCHIGLIA DI SAN GIACOMO e la richiesta di un consiglio...
Buongiorno a tutti!
Qui non i capisce più nulla..esco bardata, viste le previsioni minacciose di nuova neve(che allitterazione!!!), e spunta il sole, mah!
Nel frattempo che il meteo decida che direzione prendere...passo all'argomento-plait du jour..sia chiaro, io il francese lo amo ma non lo so!prima o poi m'iscriverò ad un corso, promesso!
Forse non sapete che tra i cibi verso i quali nutro un amore sconfinato, ci sono le "coquille de saint Jaques" alias, Capesante!Qui Bian racconta benissimo la storia...Non potete capire quanto vada matta per questo pesce..Gratinate sono il mio dio d'amore(non a caso erano presente tra i miei antièasti della cena del 31.12...), ma non disdegno altre proposte.Infatti mi sono segnata alcune ricettine che dovrò sperimentare.tempo fa addocchiai dal mitico Rocco questa ricetta.Mi attirava molto la presenza dell'arancia, quindi mi sono cimentata ispirandomi al maestro e rielaborando poi a mio piacimento.Il risultato è piaciuto ma, secondo me, la prossima volta devo aggiungere del cognac.Attendo vs lumi!Io l'ho messa tra i secondi, potrebbe essere benissimo un antipasto, dipende, ca va sans dire, come è composto il vostro pasto..;)
CAPESANTE BRASATE CON SALSA ALL'ARANCIA su letto di rucola
4 capesante
olio evo
il succo di 2 arance spremute
1/2 cucchiaio scarso di farina
aghi di rosmarino tritati
sale
pepe
Per prima cosa prendete le capesante, staccatele dalla conchiglia e lavatele con cura;tamponatele con della carta assorbente.Scaldate un filo di olio evo in una padella e, una volta pronto brasate velocemente i molluschi salandoli e pepandoli.Teneteli da parte al caldo.
Un in pentolino portate a bollore il succo d'arancia, con,'aggiunta di un filo di olio evo, sale, rosmarino.Togliete dal fuoco stemperatevi con una frusta la farina e fate cuocere sinchè si addensa(occhio ai grumi).
Impiattate ponendo la conchiglia(lavata) su un letto di rucola;quindi riponete ciascuna capasanta nella propria conchiglia ed irroratela con la salsa all'arancia.

Secondo voi dovevo sfumare il mollusco con del cognac quando l'ho brasata?A mio parere darebbe un tocco in più...
Qui non i capisce più nulla..esco bardata, viste le previsioni minacciose di nuova neve(che allitterazione!!!), e spunta il sole, mah!
Nel frattempo che il meteo decida che direzione prendere...passo all'argomento-plait du jour..sia chiaro, io il francese lo amo ma non lo so!prima o poi m'iscriverò ad un corso, promesso!
Forse non sapete che tra i cibi verso i quali nutro un amore sconfinato, ci sono le "coquille de saint Jaques" alias, Capesante!Qui Bian racconta benissimo la storia...Non potete capire quanto vada matta per questo pesce..Gratinate sono il mio dio d'amore(non a caso erano presente tra i miei antièasti della cena del 31.12...), ma non disdegno altre proposte.Infatti mi sono segnata alcune ricettine che dovrò sperimentare.tempo fa addocchiai dal mitico Rocco questa ricetta.Mi attirava molto la presenza dell'arancia, quindi mi sono cimentata ispirandomi al maestro e rielaborando poi a mio piacimento.Il risultato è piaciuto ma, secondo me, la prossima volta devo aggiungere del cognac.Attendo vs lumi!Io l'ho messa tra i secondi, potrebbe essere benissimo un antipasto, dipende, ca va sans dire, come è composto il vostro pasto..;)
CAPESANTE BRASATE CON SALSA ALL'ARANCIA su letto di rucola
4 capesante
olio evo
il succo di 2 arance spremute
1/2 cucchiaio scarso di farina
aghi di rosmarino tritati
sale
pepe
Per prima cosa prendete le capesante, staccatele dalla conchiglia e lavatele con cura;tamponatele con della carta assorbente.Scaldate un filo di olio evo in una padella e, una volta pronto brasate velocemente i molluschi salandoli e pepandoli.Teneteli da parte al caldo.
Un in pentolino portate a bollore il succo d'arancia, con,'aggiunta di un filo di olio evo, sale, rosmarino.Togliete dal fuoco stemperatevi con una frusta la farina e fate cuocere sinchè si addensa(occhio ai grumi).
Impiattate ponendo la conchiglia(lavata) su un letto di rucola;quindi riponete ciascuna capasanta nella propria conchiglia ed irroratela con la salsa all'arancia.
Secondo voi dovevo sfumare il mollusco con del cognac quando l'ho brasata?A mio parere darebbe un tocco in più...
giovedì 22 gennaio 2009
GLI GNOCCHI..FELICI con licenza poetica...
Stamattina sono stata alla presentazione dell'Outlook economico 2009, con l'occasione anche di ascoltare persone autorevoli come Ferruccio de Bortoli e Francesco Giavazzi(mio prof all'università, con lui ho sostenuto l'esame più duro del corso)..accidenti, non c'è da gioire( sai che novità), stiamo però a vedere cosa proporranno concretamente gli USA e la UE...certamente è tempo per cambiamenti, speriamo anche radicali in un paese come i nostro.
A parte questa digressione insolita è da tempo che volevo realizzare questo piatto.La genesi di questo piattocmi fa pensare ad un quadro di Picasso:un pezzo di qua, uno di là e rielaborazione del tutto.
Partiamo dal 2007 quando assitetti per la prima volta ad una partita di rugby delle 6 nazioni:Italia -Irlanda, un'emozione unica!La sera poi, organizzai un simpatica cena tra amici in un ristorante al testaccio molto rinomato per la bontà delle pietanze "da Felice".Lessi la recensione sul blog del Cavoletto e me la segnai subito(anzi prenotai da Milano..).Inutile dire che mangiammo benissimo e, io, scelsi la pasta "alla felice" che riporta anche Sigrid..
L'estate scorsa, invece, vidi a partire da Benedetta qui un dilagare di gnocchi buonissimi che mi attiravano.Archivio la ricetta e mi prometto di realizzarla.
Questa settimana mi viene un'idea... perchè non sposare due cose che mi sono piaciute assai?!Gli gnocchi alla ricotta li avrei preparati e, pensai, il sugo di Felice ci andrebbe a nozze!Un po' come un sugo destrutturato...Ovviamente ho rivisto entrambe le ricette ;)
Lungi dall'avere presunzioni, credo di aver risposto perfettamente alle mie aspettative.Ora aspetto il vs prezioso giudizio!!!
GNOCCHETTI di RICOTTA "FELICI"
250 gr di ricotta
2/3 cucchiai di farina(io ho prvato intregrale di grano)
1 cucchiaio di parmigiano
Basilico, timo, maggiorana, rosmarino, salvia ed origano tritati(o secchi) in abbondanza.
Pomodorini Pachino
Olio e.v.o.
Fleur de sel de Guerande
Pepe
Pecorino grattuggiato
Per prima cosa preparate il trito di erbe aromatiche.Poi tenete due cucchiai per l'impasto degli gnocchi ed il resto per il sugo.
In una ciotolina mettete le erbe abbondante olio evo, sale, pepe e pomodorini tagliati in 4, e lasciate marinare.
Prepariamo l'impasto degli gnocchi lavorando la ricotta( tenetene da parte 1 cucciaio!!!Servirà per il sugo) con un cucchiaio alla volta di farina, il parmigiano, il sale( abbondate visto che la ricotta addolcisce tantissimo!) e le erbe tritate.
Lavorate il tutti sino ad ottenere un impasto morbido e compatto quindi, lasciate riposare in frigo
un po'.Riprendete l'impasto, formate dei cordoni spessi un dito e ricavatene gli gnocchetti.
Portate lì'acqua a bollore, tuffatevi gli gnocchi e, nel frattempo, emulsionate il cucchiaio di ricotta con 2 di acqua di cottura sino ad ottenere una cremina che aggiungerete ai pomodorini&erbe marinati.

Scolate gli gnocchi, spolverateli di pecorino e conditeli col sughetto felice.
Credetemi, la "scarpetta" sarà spontanea!!

A parte questa digressione insolita è da tempo che volevo realizzare questo piatto.La genesi di questo piattocmi fa pensare ad un quadro di Picasso:un pezzo di qua, uno di là e rielaborazione del tutto.
Partiamo dal 2007 quando assitetti per la prima volta ad una partita di rugby delle 6 nazioni:Italia -Irlanda, un'emozione unica!La sera poi, organizzai un simpatica cena tra amici in un ristorante al testaccio molto rinomato per la bontà delle pietanze "da Felice".Lessi la recensione sul blog del Cavoletto e me la segnai subito(anzi prenotai da Milano..).Inutile dire che mangiammo benissimo e, io, scelsi la pasta "alla felice" che riporta anche Sigrid..
L'estate scorsa, invece, vidi a partire da Benedetta qui un dilagare di gnocchi buonissimi che mi attiravano.Archivio la ricetta e mi prometto di realizzarla.
Questa settimana mi viene un'idea... perchè non sposare due cose che mi sono piaciute assai?!Gli gnocchi alla ricotta li avrei preparati e, pensai, il sugo di Felice ci andrebbe a nozze!Un po' come un sugo destrutturato...Ovviamente ho rivisto entrambe le ricette ;)
Lungi dall'avere presunzioni, credo di aver risposto perfettamente alle mie aspettative.Ora aspetto il vs prezioso giudizio!!!
GNOCCHETTI di RICOTTA "FELICI"
250 gr di ricotta
2/3 cucchiai di farina(io ho prvato intregrale di grano)
1 cucchiaio di parmigiano
Basilico, timo, maggiorana, rosmarino, salvia ed origano tritati(o secchi) in abbondanza.
Pomodorini Pachino
Olio e.v.o.
Fleur de sel de Guerande
Pepe
Pecorino grattuggiato
Per prima cosa preparate il trito di erbe aromatiche.Poi tenete due cucchiai per l'impasto degli gnocchi ed il resto per il sugo.
In una ciotolina mettete le erbe abbondante olio evo, sale, pepe e pomodorini tagliati in 4, e lasciate marinare.
Prepariamo l'impasto degli gnocchi lavorando la ricotta( tenetene da parte 1 cucciaio!!!Servirà per il sugo) con un cucchiaio alla volta di farina, il parmigiano, il sale( abbondate visto che la ricotta addolcisce tantissimo!) e le erbe tritate.
Lavorate il tutti sino ad ottenere un impasto morbido e compatto quindi, lasciate riposare in frigo
un po'.Riprendete l'impasto, formate dei cordoni spessi un dito e ricavatene gli gnocchetti.
Portate lì'acqua a bollore, tuffatevi gli gnocchi e, nel frattempo, emulsionate il cucchiaio di ricotta con 2 di acqua di cottura sino ad ottenere una cremina che aggiungerete ai pomodorini&erbe marinati.
Scolate gli gnocchi, spolverateli di pecorino e conditeli col sughetto felice.
Credetemi, la "scarpetta" sarà spontanea!!
Con questa ricetta partecipo alla raccolta di Claudia&Tatiana "Gnocchi&quenelle"

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