Il titolo del post di oggi mi è venuto guardando la caraffa del vecchio bollitore (trasformata da me&collega in un alternativo vaso)traboccante di mimosa.Nonostante nessuna di noi donne-colleghe sia avvezza ai festeggiamenti dell'8 marzo, gli auguri ce li siamo fatti.Ma, c'è un grosso ma.Siamo rimaste tutte a bocca aperta quando il nostro capo è arrivato con mazzetti di mimose per tutte...Sia chiaro, non condivido il business legato a queste ricorrenze, nè mi sono mai lagnata con il fidanzato per avere un rametto, giammai.Tuttavia, ho trovato questo gesto inatteso davvero bello.L'ho trovato un segno di attenzione, di delicatezza , di un animo gentile.Ed ho apprezzato tantissimo.
Parlo come donna(e credo di interpretare il pensiero di molte amiche)che ama di più i piccoli gesti ai regali costosi.
Come vi ho già detto ho sempre disdegnato questa festa, a causa delle deviazioni consumistiche(sopratutto locali e spettacoli che ridicolizzano il nostro genere) ma, ho sempre nutrito rispetto per quelle donne americane, all'origine della festa.E' un po' come l'imminente 17 marzo:festeggerò ed onorerò chi ha fondato e si è battuto per questa patria, non chi la conduce indecentemente.
Pensandoci un po', in fondo, trovo che ci sia ancora qualcosa da festeggiare.Oggi non menziono quelle che non meritano di rientrare tra le festeggiate ma, solo quelle che lo sono.
Festeggio: mia madre, mia nonna, mia sorella, le donne che porto nel posto più prezioso del cuore.Le mie Amiche, che come le spezie più rare danno gustoe colorano la mia vita con la loro presenza.Le mie colleghe, donne con cui trascorro la maggior parte del mio tempo e con cui posso confrontarmi su tutto.Le mie insegnanti e le mie compagne di yoga, con cui condivido una disciplina davvero importante
Le donne che incontro e sanno sorridere col cuore, senza falsità.Quelle che sanno essere gentili e solidali.Quelle che studiano, lavorano, mettendo passione ed impegno in quel che fanno.Quelle che non scendono a compromessi e possono sempre guardarsi allo specchio senza vergognarsi.Quelle che decidono di diventare madri, onostante tutto.Quelle che conservano la grazia e la dolcezza che solo una donna può avere.Quelle che lottano per un ideale.Quelle che vengono mobbizzate, denigrate, perseguitate.Quelle che spendono la loro vita per la famiglia o altri, oltre a se stesse.Quelle che sono malate e quelle che soffrono.Quelle per cui la vita è stata ingiusta o difficile.Quelle che con le loro forze, ce l'hanno fatta.Quelle che amano, che danzano e danno valore all'amicizia.Quelle che si amano ed amano i segni del tempo, le imperfezioni, trasformandoli in carattere e fascino.
Quelle che si rispettano.
A tutte queste donne, ed a voi compagne di blog che vi riconoscete nell'elenco, AUGURI!
Concludo riportandovi alcune tra le parole più belle che abbia mai letto, scritte da una piccola e grande Donna.
Tieni sempre presente che la pelle fa le rughe,
i capelli diventano bianchi,
i giorni si trasformano in anni.
Però ciò che è importante non cambia;
la tua forza e la tua convinzione non hanno età.
Il tuo spirito è la colla di qualsiasi tela di ragno.
Dietro ogni linea di arrivo c'è una linea di partenza.
Dietro ogni successo c'è un'altra delusione.
Fino a quando sei viva, sentiti viva.
Se ti manca ciò che facevi, torna a farlo.
Non vivere di foto ingiallite...
insisti anche se tutti si aspettano che abbandoni.
Non lasciare che si arrugginisca il ferro che c'è in te.
Fai in modo che invece che compassione, ti portino rispetto.
Quando a causa degli anni
non potrai correre, cammina veloce.
Quando non potrai camminare veloce, cammina.
Quando non potrai camminare, usa il bastone.
Però non trattenerti mai!
Madre Teresa di Calcutta