venerdì 23 maggio 2008

BUIO & SPERANZA

Oggi post doppio, visto che per una settimana sarò lontana dagli schermi..Vacanzina relax per prepararsi ai mesi estivi che, nel mio lavoro , sono sempre da sfinimento.Ci vuole no?Iniziamo dunque con una recensione...
L'altra sera, dopo l'attesa di giorni, sono andata a vedere "GOMORRA" il film di Matteo Garrone, tratto dall'omonimo libro di Roberto Saviano.Due giovani, lo scrittore ed il regista, che osano scavare con parole ed immagini nell'inferno di Napoli.Un viaggio dantesco verso i gironi più cupi, un ritratto agghiacciante di una realtà che pare esistere soloin una fantasia malata, per quanto è cruda e bestiale.Una realtà che, purtroppo, ESISTE e si ESPANDE continuamente.

I bambini non hanno più infanzia poichè devono imparare presto a schierarsi con una delle fazioni..la macchinina lascia il posto alla pistola e l'innocenza è cancellata dall'aspirazione di diventare "uno della banda".
Un quartiere-bunker, dove la libertà di azione è una chimera, dove miseria, squallore , terrore, degrado e delinquenza sono gli arredi.Chi vive lì non ha vie d'uscita, deve solo rassegnarsi a mettersi da un lato o dall'altro della strada.
Cave vuote sono ventri che accoglieranno il seme malato dei rifiuti tossici, l'aborto del nord, accolto a sud a poco prezzo(economico).Un processo che va ad avvelenare sin nell'intimo terra, piante e persone, senza scampo."L'importante è che sia safe", l'importante è lavarsene le mani ed eliminare l'apparenza, è lo scrupolo dei signorotti del nord che allontanano le scorie maledette dalle loro fabbriche.
C'è chi passa da fare il sarto, a complice dei laboratori clandestini cinesi e camionista poi per la camorra..Una metempsicosi che non conosce i riscatto.

La visione di questo eccezionale documentario, che a Cannes è stato accolto con lunghi applausi, è disarmante.La mia sensazione è stata di pura impotenza di fronte ad un cancro del genere;una situazione così radicata che sembra impossibile da sconfiggere.
Ringrazi Dio di essere nato dove sei nato e di vedere ovatta in confronto a quello.Di sentire il rumore stridente del tram al posto di spari e grida di monito...
Se quello che ho visto è il buio più nero, il fatto che sia stato raccontato è una flebile speranza.
Uscire dal silenzio è forse il primo passo verso la luce.

4 commenti:

fiordisale ha detto...

aspettavo con ansia la tua rece, so che fai sempre un ottimo lavoro:)))

piesse
ehi guarda che sto preparando la valigia pure ioooooo
ma 'ndo andiamo, ho mischiato doposci con bikini, ma forse è un po' troppo :)
mi mancherai cucciolina

Saretta ha detto...

E mi mancava un tuo commento cara Gì!E'una recensione ch viene dall'impulso del cuore sai?
Uè, ma dove te ne vai???
Anche tu mi mancherai ma, avrò cose nuove da raccontare e(spero) un po' di tintarella!
Un abbraccio&un bacio grande!

Saretta ha detto...

Ciboulette:è benvenuto il tuo comnento.Mi interessa sapere il parere delle persone,specie chi vive nella regione.TRistezza è un sentimento che provo anch'io davanti a piaghe come questa.L'importante è ciontinuarea sperare, chissà.
Grazie mille e un abbraccio!
A presto
saretta

Lory ha detto...

Laura sta leggendo il libro e una persona stanattina mi ha detto che vorrebbe tanto conoscere mio genero per fargli qualche domanda ;-)
Noi anche siamo in partenza,però lo sai che ti aspetto là insieme a qualcun'altra ehhh ;-)
Tanto il pc quest'anno nn lo avrò tanto lontano ;-)
Rimaniamo in contatto ;-)
Buon viaggio stellassa!!! ;-)

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