L'ho trovata un'idea molto bella, poichè credo che anche il più apolide e vagabondo, sotto sotto, sia legato a qualcosa.Che sia un pensiero, una tradizione, un rito, una terra, ciascuno di noi scopre di avere determinate radici.
Personalmente non ritengo di aver trovato ancora la città "del cuore"(sicuramente non è Milano) ma, è indubbio che in diverse occasioni ho sentito l'attrazione per la mia terra di origine, come rifugio e posto dove cercare tranquillità.Del resto, una che nonostante anni di permanenza a Milano(saranno 13?) non ha ancora perso l'inflessione bresciana(il "pota" però l'ho abbandonato subito eh!), a chi la vuol dare a bere?:)
Sarà la famiglia, saranno gli amici ed i ricordi che mi legano alla brescianità, si dà il caso che per me la polenta è un monumento nazionale ;)
In occasione del contest, ho deciso di postare due cose semplicissime, ma che mi hanno coccolato in due sere fredde.Cominciamo con la prima.Una cosa zupposissima e coccolosa.Ho voluto azzardare utilizzando un tubero che sto amando moltissimo:la batata o patata dolce.Contrariamente a quanto si pensi non è una solanacea quindi, non bisogna fare troppa attenzione a consumarla;)Anzi, ha reso questa zuppa più che confortante.Il tocco finale l'ha dato con una grattatina di un'altro tubero pregiatissimo, il tartufo bianco della Val Curone, eccellente!
ZUPPA DI PORRI, BATATA&TARTUFO BIANCO
2 porri bio
1 batata bio bella grossa parzialmente cotta in forno.
1 cucchiaino abbondante di dado casalingo
acqua
miso d'orzo
Tartufo bianco(il mio della Val Curone)
Mondate i porri ed affettateli a rondelle.Sbucciate la batata e tagliatela a cubotti.
In una pentola capiente fate rosolare il dado casalingo con un filo di olio evo, buttateci le verdure e stufatele a loro volta per bene, mescolando.Aggiungete circa mezzo litro di acqua e cuocete a fuoco lento la zuppa (dal bollore) per un'oretta .
Sciogliete un po' di miso con del brodo della zuppa in una scodella, quindi, intazzate la zuppa.Completate con una grattatina di tartufo bianco.
.A piacere aggiungete crostini ripassati in padella con dell'olio o dei fiocchi di cereale.
11 commenti:
Una visione questa zuppa con quei preziosissimi petali di tartufo, ci mettiamo anche noi le radici qui, a certe cose non sappiamo resistere!
Baciotti e buon fine settimana
Sabrina&Luca
che ci vuoi fare Sarè, le radici sono forti, e piu' cresci e piu' si allungano e ti tengono con i piedi per terra (nel senso buono del termine), tagliarle proprio non si puo'..Grazie per le belle parole che hai lasciato da me, e vuoi sapere? Ne avevo bisogno...
ti abbraccio
(ps: usare il tartufo bianco e giocare in modo sleale, ti piace vincere facile bongibongibobobo?! slurp, è tutta invidia..!)
Un bellissimo contest davvero.... adoro tutti i tuberi!!! :)
questa zueppetta tra porri e patat dolce....wow!!! mi ci fionderei subito! baci grandi e buon we!
La dolcezza della batata sta benissimo con il frizzante del porro: è un bell'abbinamento :D
una bella raccolta sono molte le radici che si possono mangiare, complimenti per la ricetta invece
Vorrei "mettere radici" nella tua cucina e "trafugarti" un pezzetto di tartufo :-D
Io sto bene con le radici per aria, mi devo travasare spesso :-)
Bella ricetta, che lusso il tartufo!!!!
ciao
Alessandra
Meraviglia!! :)
radici....hai ragione ognuno le ha e spesso nei posti più nascosti ....magari dentro di sè...
ma le radici sono il principio dell'equilibrio...
la tua zuppa è un mix di cura e attenzione...quella che c'è nelel cose preziose e buone...un bacione
:) in realtà, hai involontariamente confermato una mia convinzione, che le radici si hanno già nel momento in cui si nasce nella propria terra che la si sente per sempre propria.
meglio se è una terra che può darti tanto e da quel poco che ho visto tu hai questa fortuna.
Complimenti per la zuppa coccolosa! doveva essere speciale! un abbraccio!
Ciao, bellissimo post e bellissimo blog. Questa zuppa è coccolosa ma anche chiccosissima, complimenti. La mia città del cuore è Firenze anche se non ci ho mai vissuto però è sinonimo di gite domenicali dallo zio a pescare in Arno...Bacioni, ti seguiamo, Simona e Claudia
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