mercoledì 30 novembre 2011

SEITAN AUTOPRODOTTO E RICETTA GUSTOSA

Puf pant, siamo arrivati anche a fine novembre, ci credete?!Quest'anno è veramente volato questo mese che, generalmente non amo molto.Saranno le mille cose da fare, i libri letti, i fine settimana "che non ho letteralmente visto"...beh, siamo praticamente a dicembre e tra un po' si faranno i bilanci di questo anno in cui non ho avuto certamente tempo di annoiarmi ;)Hahaha.
Sono nel frattempo mi è spiaciuto non poter essere domenica scorsa sui Navigli al banchetto ma, è stato un grande successo!Ringrazio ancora  le ragazze per la solerzia e l'entusiasmo con cui hanno organizzato questa meravigliosa macchina della solidarietà, siete grandiiiii!
Nonostante la mia latitanza ad intermittenza  un giorno sono (finalmente) riuscita ho finalmente provato anch'io ad autoprodurre il seitan.Non che sia una gran consumatrice eh ma, era troppo tempo che volevo provare a farlo.Peccato che non avessi sotto mano(strano...) le istruzioni e mi ricordavo a spanne il procedimento.Mi chiedo se è colpa della farina che ho usato(0 bio) o di non aver lasciato in ammollo l'impasto per un po' che da circa 500 gr di farina ho ricavato un salamino di 150/200 gr, mah!In più ho consumato troppa acqua per i miei gusti.Sta di fatto che, premesse a parte, è venuto buonissimo(te lo confermo Michi!), e particolare con l'aggiunta di un'altra farina che avevo a casa.
Modestamente vado orgogliosa del modo in cui l'ho cucinato poi, era davvero gustosissimo!Amanti dei gusti orientali( e non solo), prendete nota!

SEITAN CON CANAPA SATIVA

500 gr di farina 0 bio
acqua
2 cucchiai di farina di semi di canapa sativa
1 fazzoletto bianco di cotone
1 cucchiaio di dado vegetale

Impastate la farina con acqua q.b., come se doveste fare il pane.Lasciate riposare il tutto per un'oretta.Riprendete la pagnotta e cominciate a "lavarla"sotto acqua ferdda, sinoa  che se ne sarà andato tutto l'amido e vi troverete in mano solo la maglia glutinica(magari mettete in ammollo la pagnotta per agevolare il processo).Impastate quindi il glutine con la farina di canapa e formate un salamotto che richiudetere in un fazzoletto e fare cuocere per un15 minuti nel brodo fatto con il vostro dado vegetale casalingo.Togliete il salsicciotto, spacchettatelo, fatelo raffreddate e tagliate a fette. DSCN1397

Ecco, ora siete pronti per sbizzarrire la vostra fantasia e cucinarlo come più vi gusta.Io ho fatto un buonissimo

SEITAN ARRICCHITO CON CANAPA CON SPAGHETTI DI CAROTA E GERMOGLI

Seitan autoprodotto (circa 150 gr)
1 o due carote grandi bio
100 gr di germogli di soia
un pezzo di radice di zenzero
mirin(liquore dolce jap)
tamari bio
origano
olio evo

Semplicissimo.Mondate le carote e ricavatene degli spaghettoni con l'apposito temperone(sennò tagliatele con la mandolina  o a rondelline).Scaldate un filo di olio evo nella wok e fate rosolare le verdure aggiungendo l'origano, un po' di tamari(occhio che è salatissimo), mirin.Aggiungete il seitan tagliato a tocchetti ed un filo di acqua e fate andare un po'.Sbucciate lo zenzero, tagliatelo a pezzetti e mescolatelo al resto, facendo cuocere per altri minuti.Coprite e, possibilmente lasciate riposare una  notte.
Gustatelo con riso basmati o con quello che più vi garba :)
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venerdì 25 novembre 2011

JUST AN ALTERNATIVE APPLE CAKE

Alzi la mano chi: A-non è un pochino più felice il venderdì B-non sogna ogni tanto di pomeriggio in inverno di essere spaparanzato su divano con plaid (film/libro preferito preferito included), al posto di stare in ufficio C- la torta di mele tutta-la -vita.
Mbè, credo di fare parte anch'io di una nutrita categoria di persone, nevvero?In casa mia avevamo una ricetta di torta di mele dataci dalla zia Lucilla( ed annotata su un quadernetto davvero vissuto)che, era davvero fenomenale.Bastava guardare mia mamma& sorella e chiedere "che torta faccio" e..zac, scattava immediatamente all'unisono "la torta di mele"!Una garanzia, un porto sicuro, un abbraccio ed una coccola garantita.Ogni tanto nelle mie manie di sperimentazione tentavo di variarla e, come nelle migliori tradizioni, la maledizione del faraone mi colpiva:usciva una ciofeca clamorosa con annesso cazziatone della famiglia le cui speranze erano state disattese brutalmente.Col tempo ho capito che la pasticceria è scienza e che non puoi tanto fare la furba...Così tornavo perennemente sui miei passi con il plauso di tutta la family.
Un paio di weekend fa avevamo voglia di torta di mele, avevamo tutto pronto;quando faccio per cercare la ricetta su quadernetto(oramai miseramente smembrato ed inserito in un altro quaderno in ordine sparso) e....NOOOOOOOOO, la ricetta pagina è sparita!!!!Visto che era tempo che non realizzavo quella torta e le dosi mica me le ricordavo bene, sono piombata nella disperazione.Che me ne faccio di una pagina di arrosto al ginepro(di cui credo di averne mangiato a vagoni negli anni'80/90) se non ho più LA torta di mele?!
Come sempre l'uomo in difficoltà fa di necessità virtù e, non volendo tradire la memoria della ricetta di zia Luci, ho riadattato questa ricetta che a mio parere non tradisce mai, proponendo una mia versione della torta di mele.Beh, direi che anche stavolta l'ho scampata, anche se mia sorella ha riconosciuto che "la torta della zia Lucy era burrosa e decisamente meglio".Vabbè, ricercherò quel prezioso foglietto!

TORTA "SENZA" ALLE MELE

200 gr di farina di kamut bio
30 gr di amido di mais
200 gr di zucchero di canna grezzo Panela
300 ml di acqua
2 cucchiai di olio evo
1 bustina di lievito/cremor tartaro bio
un pizzico di sale
estratto di vaniglia
2 mele renette belle grandi

Unite in una ciotola(mixer) tutti gli ingredienti secchi, in un'altra i liquidi.Unite i liquidi ai secchi e miscelateli per bene.Ponete l'impasto in uno stampo di silicone.Lavate le mele col bicarbonato, affettatele e inseritele a raggiera nell'impasto.Spolverate con un po' di zucchero ed infornate a 180° per 40' circa.Ovviamente regolatevi in base al vs forno. PS:Fate come noi, accompagnatela ad una buona crema pasticcera calda....maròòò! Beh, faceva così "schifo" che....sono riuscita a fotografarne solo un frammento! DSCN1414

VI RICORDO CHE  QUESTA DOMENICA DOMENICA A MILANO SUL NAVIGLIO GRANDE( Ripa di Porta Ticinese, fronte Darsena) dalle 9,30 fino ad esaurimento scorte) SI TERRA' LA VENDITA DI DECORAZIONI NATALIZIE PER I BAMBINI DI BORGHETTO VARA.ACCORRETE NUMEROSI!!!!!

martedì 22 novembre 2011

CUCINA DI RECUPERO:UN PRIMO PER I BAMBINI DI BORGHETTO VARA, PENSANDO A QUELLI DEL BRASILE

Buongiorno a tutti!Ultimamente mi sono accorta, come non mai, che nel mondo c'è bisogno della collaborazione di ciascuno di noi.C'è veramente tanto e tanto da fare, mani da tendere, muri da abbattere, orecchie per ascoltare, parole per confortare, braccia per stringere e rassicurare, occhi per osservare e trasmettere, sorrisi per riscaldare...Credo che il concetto che racchiude tutto questo sia solo uno:c'è bisogno di AMORE!
Amore come motore primordiale capace di dare la vita e rendere reale ciò che sembra impossibile.
Nessuno è così povero da non poter dare o fare un gesto di amore nei confronti del prossimo.
Combinazione vuole che, anche il Vangelo della scorsa domenica parlava proprio di questo:dare(da mangiare, bere vestire, riparo) ai più "piccoli", essere attenti ai bisogni degli altri.
Il mondo ha però bisogno di amore incondizionato, quello più  raro, prezioso e puro.
Nella foodblogsfera, tuttavia, sto vedendo tanto di quell'impegno, di quell'entusiasmo, di quella generosità, di quell'amore che...è possibile, basta volerlo e mettersi inseme!
Oggi ho letto che riaprono i battenti di Officina cucina..non è meraviglioso?
Fatto questo vorrei contribuire anch'io per un'altra bellissima iniziativa promossa da la melagranata per la Cooperativa Gulliver di Borghetto Vara, distrutta dalla recente alluvione.Vi riporto la mail che ho ricevuto dalla  CriCri per farla girare e comprendere la gravità dell'accaduto.
"Buongiorno,
siamo un gruppo di foodblogger e abbiamo organizzato un’iniziativa di solidarietà a favore di un gruppo di bambini , ospiti di due case famiglia, gestite dalla Cooperativa Gulliver, di Borghetto di Vara, devastato dalla recente alluvione .Abbiamo pensato alla pubblicazione di un libro con nostre ricette, il cui incasso sarà interamente devoluto all’organizzazione: la casa editrice è già stata trovata ed è disposta ad aiutarci, trattenendo dagli incassi solo i sui costi vivi. Questo progetto dovrebbe andar in porto già per l’inizio di dicembre, cosicché il libro sarà pubblicato prima del Natale.Ma il nostro impegno non finisce con questa iniziativa, in quanto i bambini hanno bisogno di tutto.L’alluvione ha reso pericolanti ed invivibili le strutture, ha trascinato via auto e pullmini per i trasporto di bimbi e disabili, ha spazzato via abiti, giocattoli e scorte di cibo.Le responsabili hanno messo al sicuro i bambini, di notte, prima guadando un fiume e poi con gli elicotteri. Adesso hanno bisogno d’aiuto a loro serve abbigliamento, giochi, articoli per la scuola, e cibo non deperibile: riso, latte uht, salsa di pomodoro, olio, ecc.Per quanto riguarda abbigliamento, cancelleria e giocattoli ci siamo attivate in vari modi contattando privati e sensibilizzando i nostri lettori che spediranno direttamente tutto quello che possono all’associazione.Per il cibo invece abbiamo qualche difficoltà in piu’, per questo abbiamo deciso di contattare direttamente le ditte, per chiedere un aiuto concreto e veloce...
Vi chiediamo se siete disposti a collaborare a questo progetto, se potete inviare i vostri prodotti per il sostentamento di questi ragazzi, se volete sponsorizzare l’uscita del libro in modo che proprio tutti gli introiti vengano devoluti all’associazione. Insomma vi stiamo chiedendo se con un qualunque mezzo potete sostenerci in questa iniziativa, anche solo informando i vostri dipendenti di questa opportunità per aiutare dei bambini.Noi potremo citarVi nelle pagine di ringraziamento che inseriremo nel libro.
Il blog di riferimento per questa iniziativa è quello di Patrizia Bossohttp://melagranata.it/ che nel post a questo link http://melagranata.it/2011/iniziative/una-ricetta-per-i-bambini-di-rocchetta-vara/ ha dato le direttive da seguire per fornire aiuto ai ragazzi della cooperativa.
Per una donazione invece le coordinate bancarie sono queste:
C/c Intestato a Cooperativa Gulliver
Banca CARIGE Ag. 394
IBAN: IT30X0617549720000000546980
Con causale: alluvione Borghetto coop. sociale Gulliver


Tutto quello che potete o i Vs dipendenti possono fornire... può essere inviato a
Cooperativa Gulliver - Via Ronchetto n 2 - 19020 Borghetto di Vara
utilizzando pacchi ben chiusi, identificati con la scritta " Un filo...per i bambini di Rocchetta Vara"
Chi è di Genova o dintorni, se preferisce non spedire, può PORTARE i suoi pacchi (sempre BEN CHIUSI E IDENTIFICATI) presso la Parrocchia di N.S. delle Grazie e S. Gerolamo, Corso Firenze 4 a, Genova nei giorni di giovedi e venerdi. Verranno poi portati a destinazione."



Di seguito la mia ricetta che partecipa anche ad un conste organizzato dalla Pedon.Una semplice raccolta di ricette(grazie Serena per avercela segnalata) a cui ho voluto partecipare perchè,  oltre al fatto che compro spesso le loro lenticchie bio pedina, parte del ricavato della vendita delle lenticchie dell'azienda, andrà a sostenere dei programmi di sostegno di bambini delle Favelas brasiliane tramite il CESVI.
Qui tutte le informazioni.



Spero che a nessuno dispiacia il doppio utilizzo di questa ricetta, visto che il fine mi sembra nobile in entrambi i casi.
E' una ricetta nata dal recupero di scarti di verdure e fondi di dispensa, utilizzando il trucco dell'ammollo prolungato(che è superfluo per le lenticchie Pedina ma, che usavo per fare i germogli delle stesse), così da ridurre i tempi di cottura.Così è pure a basso impatto.
Beh, vediamo se può piacervi...

ZUPPA DI RECUPERO con LENTICCHIE ED AMARANTO A BREVE COTTURA

Foglie esterne dure e gambi del finocchio bio
Parte verde del porro bio
120 gr di lenticchie pedina bio Pedon
100 gr di amaranto bio
Sale
Acqua
Dado casalingo
Rosmarino dell'orto
Olio evo

Mettere in ammolo le lenticchie per un giorno e mezzo, cambiando l'acqua(che useremo per innaffiare i fiori).

Trascorso il tempo di ammollo, mondate gli scarti delle verdure ed affettatele sottilmente.Fatele stufare nella loro acqua di vegetazione in una casseruola, salandole.Una volta ammorbidite, aggiungete un po' di acqua ed un cucchiaino di dado casalingo.Nel frattempo mettete a cuocere l'amaranto in una pentola con un volume doppio di acqua per circa 20 minuti(10 in pentola a pressione).Tenete da parte.Scolate le lenticchie e passatele al mixer.Aggiungetele quindi alle verdure e fate cuocere per 10 minuti ,aggiungendo un rametto di rosmarino.Al termine della cottura spegnete il fuoco, ponete l'aaranto nella zuppa, mescolate e lasciate riposare almeno una notte.Il giorno successivo avrete una zuppa bella densa, profumata che riscaldere ed impiatterete, completando conolio exra vergine d'oliva a volontà.


DSCN1407

GRAZIE PER QUELLO CHE POTRETE FARE, ANCHE FACENDO IL PASSAPAROLA DELLA E MAIL!!!Inoltre....
DOMENICA 27 A MILANO SUL PONTE DEL NAVIGLIO GRANDE,saranno presenti alcune rappresentanti del gruppo con piccole decorazioni natalizie,il cui ricavato delle vendite andrà alla RACCOLTA FONDI PER I RAGAZZI DI VAL DI VARA.


giovedì 17 novembre 2011

CUCINA DI RECUPERO:UN SECONDO

Buon pomeriggio a tutti.In questi ultimi dieci giorni in Italia è successo praticamente di tutto.Disgrazie per che ci vorrà tempo per ripartire, piede nella fossa a livello finanziario, atto di coraggio ed autorità del Presidente della Repubblica Napolitano(che non finirò mai di ringrazia n.d.r.), riaccensione della spia "speranza" mentre stava passando a miglior vita.E nonostante tutto(Italia=spazzatura agli occhi di molti stranieri, totale deriva della barca, perdita totale di credibilità, prossimità con il famoso (sotto) fondo del barile), c'è qualcuno che ha ancora il coraggio di parlare e dettar condizioni, ma è possibile?!
Io ragazzi me ne frego, e spero che Monti&co facciano orecchie da mercante nei confronti di taluni stolti, concentrado tutte le loro energie per fare TUTTO ciò che è possibile per traghettarci fuori da questo incubo.
Sconentare tutti  oggi (in primis i politi, grazie..)per accontentare tutti in futuro.Sì, perchè da giovane al mio futuro un po' ci penso, eccheccavolo.Chiuso il siparietto  su barzellettieri, imbonitori, soubrette e chi più ne ha più ne metta, andiamo avnati signori, con reale dignità.Speriamo bene.
Scusate la parentesi, ma Monti-robot io lo stimo!!!
Tornando come sempre a noi, vorrei puntare nuovamente l'attenzione su un'abitudine che mi è cara:il riciclo e la cucina di recupero.Se si fa bene la spesa e si comprano cose di qualità, gli scarti saranno davvero minimi.
Ho in serbo per voi anche un primo ma, per cambiare un po', iniziamo dal secondo sta volta.
Inutile dire che il piatto è veloce( batto la Parodi 10-0 in velocità di esecuzioni della maggior parte dei miei piatti!!!), ecologico, povero, economico ma, gustoso.Con un po' di fantasia si potrebbe arricchire con qualche aggiunta, poi vi dirò cosa ho fatto io, per un pranzo improvvisato.
Iniziamo a imbastire l'idea

BOCCONOTTI DI MERLUZZO CON CREMA DI PARTI VERDI DI PORRI

Filetti di Merluzzo
Parti verdi dure dei porri
sale
noce moscata
brodo vegetale o acqua
olio evo

Mondare le parti verdi dei porri e tagliatele a rondelle.Fate stufare il tutto in una wok con il sale ed un filo di olio evo.Quando saranno un po' tenere tritatele con  un mixer.Rimettete in padella, aggiungete una grattatina di noce moscata e brodo sino a coprire il trito, fatelo poi andare per 10 minuti, sino a che sarà della consistenza di un purè(più o meno).Tagliate i filetti a bocconotti e rosolateli in una padella con olio evo, completate la cottura aggiungendo il purè di porri.Impiattate

TIPS:col senno di poi proverei anche ad aggiungere lo zafferano.Io ho messo a freddo delle olive taggiasche(la mia passione) e ci stavano benissimo!
DSCN1412 La foto è "annebbiata" dal piatto fumante(l'ho mangiato immediatamente!!!)

martedì 15 novembre 2011

OFFICINA CUCINA, ACCORDIAMOCI!

Post telegrafico che sono giornate un po' turbolente..Dlin dlon, mi è anche ritornata la voglia di cucinare, ci credete?
Ecco proprio questo "impulso" è quel qualcosa che accomuna la maggior parte di noi food blogger...Un istinto che devere prendere forma in qualche modo,con sfumature  e gusti diversi, in ambito casalingo o anche professionale, come è stato per Chiara di Tocco&Tacchi.
Ognuno di noi ha dei sogni nel cassetto:li coccoliamo, ci tarstulliamo all'idea che un giorno possano avverarsi...l'imprtante è sempre crederci, o no?
Il Blog poi è il nostro piccolo spazio in cui raccontarci, confrontarci, presentare le nostre creazioni ma, oserei dire soprattutto, CONDIVIDERE.Condividere emozioni, ricette, conoscenze, recensioni e...anche difficoltà.
Avere un sogno, realizzarlo, condividerlo e, dopo  troppo poco veder tutto spazzato via...dev'essere terribile.E' lacerante vedere le proprie speranz ee esogni andare in  frantumi; toglie energia, sorriso e motivazione.Ma se hai vicino qualcuno che ti rassicura dicendoti che ci si può rialzare, nonostante tutto, e ti tende la mano beh...può fare tanto bene e riaccendere un briciolo di speranza.
Visto che tutti abbiamo dei sogni,  e chi passa di qui probabilmente ha anche un blog...che ne dite se passiamo parola  ed aiutiamo OFFICINA CUCINA a riaprire i battenti?Se mettiamo in questa cosa importante la stessa carica che si eprcepisce nei mille contest e raccolte, sono certa che ne varrà fuori qualcosa di buono.
Roberta ha messo anche la sua deliziosa creatività per dare un simbolo bellissimo questa inziativa, anch'io come altre vi ripropongo anche le coordinate bancarie.Forza Chiara che ce la facciamo!!!

IBAN: IT86T0617501410000001648580


Intestato a: OFFICINA DI CUCINA S.N.C. FONDI ALLUVIONE 2011 NEGOZIO

Grazie

venerdì 11 novembre 2011

ZUPPA CALDA E...CRUDA?!PAOLINI, UN GENIO.

Here comes the sun, dudududu...
Dopo i monsoni un po' di tregua qui al nord, spero che giù al sud le cose si sistemino quanto prima possibile.
Sto ancora godendo della bellissima serata che ho trascorso ieri, a teatro.Credo che quasi tutti conoscano Paolini...Il Sergente nella neve, il Vajont...Spettacoli che mi sono vista davanti alla tv, incollata per le lunghe ore di monologo, come in preda ad una malia.Paolini incanta, fa ridere, piangere, riflettere, un grande per me.
Credo però che ieri sera si sia superato con "Itis Galileo" allo Strehler.Testimonianza i lunghi applausi che non volevano cessare.Galileo e  il suo spirito rivoluzionario, voli pindarici favolosi tra '500 e tempi odierni, senza dimenticare un'elegante menzione del Galileo coetaneo Shakespeare, e l'accenno alla commedia dell'arte, eclettico, eccezionale.Risate, quante risate signori.Un capolavoro nato dalla lettura e studio del "Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo", mica bruscolini...Una maturità davvero palpabile, una padronanza del palcoscenico indiscutibile.E Paolini non dedude, nemmeno questa volta.
Vi consiglio di andare a vederlo, se capitasse dalle vostre parti.
Tornando a noi, oggi ho forse troppe cose da dirvi, voi state con le orecchiette belle per aria, mi raccomando;)
La ricetta non ricetta di oggi è frutto di una banalissima sperimentazione e costante ricerca di mantenere inalterate le proprietà ed i sapori delle materie prime.Avete presente la differenza tra basilico crudo e cotto?!Ecco.Una sera non troppo fredda avevo voglia di una zuppetta, così mi si è accesa una lampadinetta(mica sono Galileo!!!).Perchè non provare una zuppa cruda che non sia fredda?Sembra assurdo e contraddittorio ma, si può fare.Ho optato per un gusto fresco e un po' "pizzicoso", arrotondato  e smorzato dallo yogurt.
Vedete un po' se avete voglia di provare la mia

ZUPPA CALDA&CRUDA SEDANO e DAIKON

1 cuore di sedano bio(l'ultimo avanzo nel frigo)
un bel pezzo di Daikon bio(regolatevi in base alla dimesione della vs radice)
una tazza di acqua
1 cucchiaio da te di miso bianco(in alternativa dado casalingo)
1 cucchiaio di lievito alimentare in scaglie
1 vasetto di yogut bianco compatto(il mio di soia)
1 cucchiaio di olio di lino(o evo)
semi di lino

Semplicissimo:portate l'acqua ad ebollizione, spegnete il fuoco e fate sciogliere il miso(o il dado) in essa.
Mondate e frullate le verdure aggiungendovi il brodo preparato e dil lievito.
Ponete il tutto il una tazza da brodo o piatto fondo ed aggiugete quindi lo yoguth, l'olio ed i semini.
Se volete una versione formaggesca sostituite lo yogurt con del caprino, il lievito con del pecorino o grana.


DSCN1350

PER CHI FOSSE INTERESSATO:se il libro "Ti mo comunque" vi avesse incuriosito, l'autore terrà delle serate presso la libreria Ecumenica di via Unione a Milano.
Qui il link al programma delle serate.Se qualcuno andasse o volesse andare ditemelo che ci accordiamo ;)

BUON FINE SETTIMANA A TUTTIIIIIII

lunedì 7 novembre 2011

UN LIBRO PER TE

Tempo da lupi di questi giorni.Qui a Milano grigio e pioggia, altrove la tragedia.Il mio pensiero non può che correre alle regioni vittime dei disastri della pioggia(!).E soffro, perchè mi sembra così assurdo e surreale possa accadere ancora oggi.Forse paghiamo le conseguenze di anni d'incuria e violenze nei confronti dell'ambiente.Qui ci sono troppi morti signori per delle piogge(che non sono monsoni!!!)Spero che qualcuno dei signori che ci governano capiscano il dramma che si sta consumando nel nostro Paese.

In questi giorni in cui si sta volentieri in casa(anche se l'we sono stata paradossalmente a zonzo con tanto di stivali di gomma..), e magari anche in previsione dei mesi prossimi, volevo segnalarvi un bellissimo libro che ho finito.Un libricino piccolo che mi è capitato sotto gli occhi per magia( quasi mi avesse cercato) e che non ho potuto fare a meno di portare a casa.Un libro che mi ha sorpreso, trovando in esso molte riflessioni che avevo maturato di recente.Un libro che fa riflettere sulla straordinarietà del proprio essere, che troppe volte maltrattiamo.Un libro che ti ribadisce che il vento del cambiamento ce l'hai dentro di te. Consiglio a ciascuno di leggerlo perchè, oltre ad essere un bellissimo spunto di riflessione, è un atto d'amore verso se stessi. Perchè è importante capire che se non ci si ama ed accetta, se non si è felici e completi da soli, non potremo mai amare come si deve il prossimo e stare bene con gli altri.Conoscere se stessi, amarsi e migliorarsi è un lavoro  impegnativo ma davvero bellissimo.

Qui trovate l'introduzione TI AMO COMUNQUE, Lorenzo Capuano, edizioni Anima

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