Buongiorno cari!
Giusto per non farmi mancare nulla vivo tra la fascia subsahariana(casa mia) ed il polo nord(l'ufficio).Sarebbe anche gradevole la frescura, dopo notti quasi insonni per il caldo, se non fosse che in ufficio fa freddo come in un frigorifero.Manglioncino alla mano e via.
La mia cucina si è ulteriormente semplificata in queste torride giornate, lasciando spazio a grandi insalatone complete di tutti i nutrienti, cereali etc.Qualcosa ho in saccoccia da proporvi ma, non aspettatevi grandi piatti.
Oggi però vi volevo parlare di una cosa che ho appena fatto, e che meditavo da circa un anno:l'adozione di una pecora.Forse qualcuno penserà che il caldo torrido mi ha liquefatto i neuroni o, in alternativa, che abbiano fatto definitivamente le valigie.Detto così potrebbe anche essere giusta la preoccupazione.Tuttavia la pecora che ho adottato è un animale raro, è un presidio slow food.La pecora da Montebore( questaè la varietà della mia pecorella, che dà il nome all'omonimo formaggio divino) è autoctona della Val Borbera, in provincia di Alessandria.Mi è capitato di assaggiare quella delizia che è il Montebore in due ristorantini nel tortonese(di uno vi avevo parlato tempo fa).Un formaggio buonissimo, fatto con latte che ha un aroma particolare, grazie agli arbusti che le pecore brucano.Da un latte così "profumato" non può che derivarne un formaggio ottimo!
Ed è così che, dopo tanto rimandare, ho deciso di diventare "mamma" di una di queste pecore, allevate liberamente a Mongiardino ligure( AL).
Sapete benissimo quanto ami gli ingredienti di qualità, i prodotti sconosciuti o quasi dimenticati, quelli di nicchia, capaci di tarsformare un piatto anche banale in una vera e propria leccornia.Sapete anche quanto creda in un'agricoltura etica ed ecocompatibile, rispettosa dei ritmi della natura e delle stagioni.Di quanto sia a favore del "rallentare" e ritrovarmi nella lentezza e nella natura.
Queste sono state tra le principali ragioni che mi hanno spinto a fare questa scelta.
La cosa bella è che in alcune domeniche di luglio si terrà la festa del Montebore e, i "genitori" potranno andare a vedere la loro pecorella, degustare prodotti della cascina e portare a casa un cesto coi prodotti relativi.Non vi pare bellissimo?
Per chi fosse interessato o per chi ha semplicemente voglia di conoscere questo presidio Slow food, vi segnalo questo sito http://www.vallenostra.it/, in cui troverete tutta la storia e le informazioni utili.
Vi auguro un buon pomeriggio, alla prossima!:D
13 commenti:
sarettaaaaaaaa ma è una cosa bellissima!!!!!!!!! Ma sai che mi hai fatto venire una voglia....! mamma mia che bellezza!! io ne sarei felicissima non so perché ma adottare un animale a distanza e sapere che potrò andarlo a trovare.. mi dà una gioia immensa (i nostri neuroni se la sono data a gambe assieme secondo te?:D). Bella questa cosa, faccio un giro sul sito!!
Ma.. non le hai dato un nome?? (giusto perché i neuroni mancano completamente, quindi perdona la mia domanda se è così demenziale -_-)
L'importante sarebbe che la povera pecora non venisse mangiata, come accade da noi, nel corso delle tante sagre paesane dedicate a questa bestiolina...
molto interessante questa cosa! ne avevo sentito un'altra simile sempre da slow food!!! vedo di informarmi pure io!!!
brava la neo mamma!:)
che bello saretta, voglio adottarne una anch'io!!! che ideona che hai avuto...allora ci sono due soluzioni: o il caldo sub-tropicale ha scosso i tuoi neuroni, oppure il gelo dell'ufficio gli ha dato una rinfrescata! :) Baci
Saremo tutti genitori di.. un branco di pecore!! aahahah :D
ma è femmina o maschio....e il nome??...sei proprio una mamma senza esperienza ^_____________^
ma dai?? ma sai che dopodomani andiamo a fare visita al gruppo di produttori del presidio?? che coincidenza!comuque, da studentessa UNISG, non posso che appoggiare in tutto e per tutto la tua decisione e grazie per diffondere questo importante e bel messaggio! :)
Manu:Sono contenta di aver scatenato cotanto entusiasmo!!!No, il nome non ce l'ha ma mi devo informare!
Onde:spero porprio di no, figurati, io che non mangio carne e trovo di una tenerezza le pecorelle...
Terry::D
Blueberry:meno male che mi capite!!!
Astro:sìsì degenere sono!!però se fa il latte dev'essere femmina no?!
B&B:davvero studi a Pollenzo?!Se fossi guiovinella mi iscriverei anch'io a quella università!!Che combinazione, sono davvero contenta!
Haidi mi piaceva soprattutto per le caprette e pecorelle... :D
Saretta bella della Pippi!!! :-)
quando ho letto il titolo del tuo post...non ti nascondo ...che sono rimasta perplessa anche perchè non consocevo la problematiche di questa razza di pecore.
Brava, hai fatto bene,...e ti mandano ogni tanto un pò di quel latte buono buono che fanno le pecorelle? Scherzo!!
E' una iniziativa molto interessante...ora vado a vedere il sito che hai linkato!
un bacione
Pippi
Iniziativa questa tua, lodevole e bellissima...ti confessiamo che all'inizio ci eravamo preoccupati, Saretta ha adottato una pecora? Ci siamo chiesti! Andiamo a visitare il sito e vedremo di fare girare voce!
Baciotti da Sabrina&Luca
E' un'iniziativa lodevole e sicuramente da imitare :))
Mi piace questo post, mi piace l'idea di adottare una pecorella...purtroppo le distanze, per me, sono importanti, quindi magari potrei delegare te a portare i saluti alla mia..ora mi attivo, un abbraccio!
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