giovedì 28 febbraio 2013

UN GIORNO NELLA STORIA, I GRANDI VECCHI ED UN AMARCORD PER SALUTIAMOCI

Se qualcuno volesse sapere se ho già fatto le valigie, la risposta è "non ancora".Sapete, ho in ballo il corso di tango, quello di francese ed altre cosette che, vorrei quantomeno portare ad un livello accettabile ;)Le cose o si fanno per benino(o per lo meno ci si prova) o non si fanno.Ah, già che ci sono mando un bisou trés grand à Valeria, la mia deliziosa insegnante di francese che mi legge e fa anche pubblicità progresso a questo salottino, una donna davvero eccezionale.:)Grazie grazie grazie chère Valeria!
E comunque, porcacciapaletta, nonostante sia sgangherata, corrottta, marcia etc etc etc, l'Italia è bellissima e non è nemmeno giusto(come diceva Benedetta dei commenti) che la si lasci in mano ad incapaci.Never never ever give up!
Non so da dove arrivi tutto questo entusiasmo(visto che ero realmente sconfortata nei giorni scorsi), forse dalle idee balzane ed un po' utopiche con cui ho ritrovato il sorriso :D
Deliri a parte, oggi è un giorno che passerà alla storia.Papa Benedetto XVI lascia il soglio pontificio per assistere la Chiesa con la preghiera e l'azione silenziosa, consona alla sua età ed alle sue forze, per il bene della Chiesa stessa.Ho letto con un pizzico di comozione sia le parole dell'Angelus che quelle dell'ultima udienza di ieri in piazza San Pietro: ho visto molta umanità, dolceza e premura in questo "nonno" che probabilmente ha capito che la Chiesa ha bisogno di altro, di una svolta;una svolta che, col suo inatteso gesto, è per un certo senso già cominciata.
Un altro "nonno" a cui tocac un'altra(ennesima) gatta da pelare è il nostro Presidente Napolitano, una persona che stimo ed ammiro per il polso con cui ha saluto intervenire, dove altri non avevano saputo fare, e che ha difeso counque la dignità dell'Italia, benchè di dignità ce ne resta davvero poca.
Vi invito a leggere questo pezzo di Gramellini su La stampa.Qui non siamo stufi dei vecchi di per sè, ma di uqelli che hanno ideee vecchie.Se fossimo governati da saggi, non saremmo certamente nella situazione attuale.
"La rottamazione che in tanti invochiamo non chiede la carta di identità. Anziani come Ratzinger, come Napolitano, come l’esercito di nonni che tiene in piedi le famiglie squassate dalla crisi sono figure insostituibili di un presepe sociale sano. Non è contro di loro che è montata la rabbia popolare, ma contro chi ha sempre solo parlato, promesso, auspicato e mai fatto. La vita è un film muto. Contano i gesti, non i fiati. Gli sguardi stanchi ma fieri di un Papa e di un Presidente a fine carriera non hanno bisogno di troppe spiegazioni. Si impongono con la forza dirompente dell’esempio che dona loro quell’autorevolezza senza la quale si vanifica qualsiasi autorità"

E siccome oggi è l'utimo giorno utile per Salutiamoci di febbraio ospitato da Valentina -alias-La cuocapasticciona, che non ho snobbato per sport ma, perchè con le famiglia cipollosa ho un rapporto mooolto diffcile, per la causa ho rispolverato dall'archivio storico( ricetta del 2008) una ricetta a mio parere stre-pi-to-sa che mi inventai.Mi piace ridonarla alla raccolta perchè è un piatto che ho amato, in cui trovo un perfetto equilibrio di sapori, che mi ricorda la Sicilia e...beh, dovete provarlo!
Sempre nell'archivio, benchè sussista la succitata idiosincrasia con cipolle&affini che tuttavia mi piacciono, trovate altre cosette buone ed interessanti :)Let's have a look!


Qui trovate la ricetta che, vi riporto qui sotto.
Oggi non comprerei più il salame di tonno ed il tonno per principio, la bottarga ogni tanto ci può stare(ma non di tonno).

PACCHERI CON CIPOLLE CARAMELLATE, SALAME di TONNO e BOTTARGA


Paccheri di Gragnano
3 cipolle rosse di Tropea
2 cucchiai di malto (o miele o zucchero)
2 cucchiai di olio
1 cucchiaio di aceto di mele
salame di tonno
Bottarga di tonno

Mentre mettete l'acqua a bollire affettate sottili le cipolle e mettetele in una pentola con l'olio, un pizzico di sale e due cucchiai di acqua. Quando saranno belle morbide(dopo dieci minuti circa)aggiungete l'aceto di mele e il malto e fate cuocere a fuoco dolce fino a quando le cipolle non avranno assunto la consistenza di una crema e si saranno scurite.
Una volta cotta la pasta buttatela nel wok , posto su fiamma, ed amalgamatela dolcemente con le cipolle, aggiungendo poi delle lamelle di salame di tonno.Completate il tutto grattuggiando sopra della Bottarga.






lunedì 25 febbraio 2013

IL DESTINO DI UNA NAZIONE e LE LENTICCHIE ROSSE MEDIORIENTALI MULTITASK

Buon pomeriggio a tutti.
Ieri ho fatto il mio dovere di cittadina e, per la prima volta in tanti anni che esercito il mio diritto e dovere, ho sentito veramente il peso di quello che stavo per fare.Ho pensato a quanto la nostra scelta avrebbe potuto davvero cambiare le sorti del nostro povero Paese, da troppi anni in balia di nani, ballerine, demagoghi, urlatori, imbonitori, pifferai(per nulla magici)...e qui mi fermo, che è meglio.Che altro dire se non, "speriamo"?!
Ora siamo tutti in trepidazione, per la prima volta vedo gente tesa manco alla finale dei Mondiali( evvivadio!), gente seriamente preoccupata per la propria Nazione, per il proprio futuro e quello dei posteri.Mi fa piacere questo spirito civico respirato, visto che in Italia scarseggia.
Non proseguo, non vorrei fare politica, voglio solo una Nazione MIGLIORE, DECENTE e RISPETTABILE.Voglio un PAese in cui vi sia RISPETTO per e tra i cittadini, ONESTA', TRASPARENZA, COERENZA, AZIONE, interesse per la RES PUBBLICA e non per le proprie tasche.Lo so che chiedo troppo ma, sono idealista e non smetterò mai di credere nei valori con cui sono stata educata.
In attesa di sapere se espatriare o meno, passo al volo dalla cucina e vi lascio una cosetta facile, facile, troppo buona e stuzzicante.
Un modo diverso di gustare un legumino che fa taaaanto bene, specie a noi fanciulle, le lenticchie.Anzichè utilizzare le classiche Pedina, o di Castelluccio, o di Santo Stefano, ho scelto quelle rosse decorticate, quelle che si danno ai bimbi per intenderci!Cuociono in un baleno, diventano crema e...sono buonissime!
In un attacco di "mediorientite" ho rispolverato un vecchio abbinamento che mi aveva conquistato...devo dire che sono nuovamente soddisfatta per lo sposalizio.
E credo diventerà un clssico della mia cucina, ho capito che il medioriente è la mia terra prediletta per la cucina!Sia chiaro oltre all'Italia del sud..;)
Ah, dimenticavo...a chiosa della ricetta vi spiegherò come declinare questa idea a vostro piacimento.Intanto seguitemi;).

LENTICCHIE ROSSE MEDIORIENTALI, diversamente modulabili...

60gr di lenticchie rosse decorticate bio a testa
doppio volume di acqua/brodo vegetale(ma regolatevi in base al piatto che vorrete creare)
2 o 3 fettine di limone confit
aghi secchi di rosmarino del giardino

Cuocete le lenticchie in acqua o brodo vegetale secondo le istruzioni(cominciate con doppio volume di acqua ma, tenete a portata di mano del liquido caldo da aggiungere).Impiegheranno una decina di minuti.Dopo 5 minuti aggiungete le fettine di limone confit(un poco risciacquate) e continuatea cuocere.Appena prima di portare a termine la cottura, aggiungete gli aghi di rosmarino e mescolate per bene.Spegnete e fate riposare, affinchè i sapori si abbraccino per bene.

Come vi dicevo,  la cosa bella di questa ricetta multitask è che potete farne una minestra(crema), una salsetta da spalmare, un piatto unico...basta modulare la densità e la quantità!Come?!Eccovi...

Come primo aggiungete più acqua e servitela con crostini di pane caldi magari ripasssati in olio evo; come salsa tenetela più asciutta e tenete a porata di mano della pita, del carasau o qualcosa di simile;
come piatto unico abbondate e munitevi di un profumato basmati (o altro cereale) e della verdura, vi conquisterà!

Magica no?!
Scappo a vedere che destino avrà l'Italia, à bientot!





martedì 19 febbraio 2013

LUCE, VITA , SILENZIO E PUNTARELLE

I giorni scorrono senza che me ne accorga, veloci, ricchi di pensieri, progetti, parole, appuntamenti, sorrisi, persone, nuvole, sereno, VITA. Giornate piene di musica ma anche di silenzio, uno dei suoni più belli creati, in cui ascolti il tuo respiro, te stesso.Un silenzio che è pieno e gioioso, creativo e vivace;quel silenzio che ti fa respirare felice a pieni polmoni, che ti accarezza e ristora, che ti restituisce al mondo in piena armonia. Trovo che il silenzio sia un potente strumento per accordare il proprio essere, per trovare la vibrazione giusta per noi, per poi relazionarci in modo perfetto col mondo. Ed in queste giornate assolate, che strappano via via un po' di luce alla notte, osservarle nascere e morire in silenzio, te ne fa cogliere la bellezza unica. Ed in un silenzio vitale vi lascio un appunto per una ricetta veloce e gustosa, che ci può preparare alla primavera, facendo pulizie. Ingredienti noti con un tocco in più;cotto e crudo, acido, dolce ed amaro, per creare l'armonia.

RISO BASMATI E PESTO DI PUNTARELLE MEDIORIENTALE

3 pugni abbondanti di riso basmati integrale bio a testa
mezzo cespo di puntarelle bio(era piccolo)
1 cucchiaio di olio di sesamo(fatto scaldare)
1 cucchiaio da tè di Zahatar
aciculato di umeboshi
1 cucchiaio di farina di mandorle

Cuocete il riso ad assorbimento.Mondate le puntarelle e tritatele grossolanamente;mischiate il trito con la farina di mandorle, lo zahatar, l'olio di sesamo caldo.
Condite il vostro riso con il pesto ottenuto e gustate.

venerdì 15 febbraio 2013

IG2013 TOCCATA E FUGA CON UN GRANDE MESSAGGIO

Come anticipato di corsa* nel post precedente, domenica ho fatto una puntatina ad Identità golose 2013, kermesse che è arrivata alla sua 9^ edizione qui a Milano.
Tema di quest'anno, il RISPETTO ("rispetto per la natura, per le materie prime, per i clienti e i loro soldi e il rispetto dei clienti verso cuochi e ristoratori che sono liberi professionisti e rischiano il loro"), qualità e valore a me molto caro ed imprescindibile in ogni situazione, un fondamento.
Reduce da un'esperienza meravigliosa ed entusiasmante lo scorso anno, sebbene avessi la giornata costellata da diversi impegni(sì anche la domenica, è assurdo..ma tutte cose belle :)), non potevo non fare almeno un salto in via Gattamelata.Visto e considerato il tema poi...
Così, complice una bellissima  fredda ma assolata mattina, ho inforcato la mia bici e via!
Nonostante il programma che mi interessava di più si sarebbe svolto l'indomani, ho provato ancora emozione.Uno perchè ho avuto occasione di salutare visetti già noti e conoscerne altri;due perchè ad Identità si respira davvero l'eccellenza e si vedono ed ascoltano cose molto interessanti.
Posto che, come già dicevo lo scorso anno, bisognerebbe avere un avatar, un alter ego o il dono dell'ubiquità, tanti ed interessanti sono gli eventi  simultanei;C'è una sola cosa da fare, scegliere o fare la pallina del flipper.
Io che  quest'anno avevo pochissimo tempo a disposizione, sono rimasta in sala Auditorium ed ho seguito la conferenza "La pizza italiana oggi", con  Simone Padoan e Franco Pepe.Questi due signori non sono semplici piazzaioli provenienti da territori (Veneto e Campania) e quindi da scuole di pensiero diversi ma, veri mastri nell'arte dell'impasto, della creazione e valorizzazione di quel patrimonio nazionale che è la pizza, due signori nell'arte del riceve.Due persone che incarnano perfettamente il tema di IG2013, rispettose sia della materia prima ,che dei destinatari di essa.Attraverso due videoclip davvero suggestivi, si sono presentati alla platea  dipingendo benissimo COSA rappresenta per loro FARE la pizza e QUANTO vale il cliente e quindi il rispetto a lui dovuto.
Un rispetto che nasce dalla scelta degli ingredienti, dalla cura nell'impasto che viene lavorato manualmente(no robot o impastatrici), annusato, "sentito" al 100%.Materia che, vitale, si trasforma con la cura e viene poi condotta alle fasi finali, in cui viene valorizzata con condimenti di alta qualità.
Vedendo quelle immagini ho percepito amore e rispetto veri.Amore e rispetto per chi li ha preceduti, ha fatto da maestro e trasmesso determinati valori, tra cui lo stesso rispetto.Amore per quella materia a cui danno vita e forma in modo demiurgico;amore per una professione che è anche sfida, per camminare da soli, per mantenere alta la qualità, per non cedere alle lusinghe di strade più semplici.Rispetto massimo per chi riceve il frutto del loro lavoro, cercando di mantenere democratico, un piatto che utimamente viene da molti( ingiustificatamente ed immeritatamente) reso  inaccessibile( e qui potrei portarvi un esempio assurdo in terra bresciana, dove una pizza la fanno pagare anche €35!Una margherita € 24 e non dico altro...immorale, ed il locale è sempre pieno, no comment).
Democrazia perchè la pizza, nata per i popolo, rimanga tale, nel rispetto della sua schiettezza, qualità e semplicità, che sono haimè rari da riscontrare(la pizza è diffusissima ma, che orrori in circolazione...).
Altra impressione proveniente da questi due maestri,  l'umiltà, di chi fa cose grandi senza darsi tante arie.Di chi per rispetto per i clienti, chiude il locale all'1 di notte, con umiltà rifiuta il servizio privilegiato di trasferta che gli spetterebbe, e si mette in macchina attraversando l'Italia per raggiungere Milano, noi spettatori di IG.
Umiltà di mettersi l'uno davanti all'altro per discutere delle diverse scuole, delle diverse idee per ascoltarsi, confrontarsi e dialogare nel rispetto.Credo che questa sia un altro grande esempio controcorente portato a IG:perchè quello che vediamo ultimamente, invece, è che molti sbraitano, calpestano l'altro e le sue idee, cercano di risultare quello che non sono tramite trucchetti e mascheramenti vari, non ascoltano altro che la propria ragione (rimanendo immobili, a mio parere).Di buoni esempi, quindi, ne abbiamo bisogno per sperare.
In un mondo dove i valori sono bistrattati , in cui tutto sembra andare al contrario, in poco tempo ho percepito che c'è ancora qualcuno che, anche in campo alimentare crede, investe e persevera in qualcosa di importante.Perchè se si vuole è possibile.
RISPETTO, AMORE, UMILTA', DEMOCRAZIA, DIALOGO io  continuo a crederci e voi?
Arrivederci a IG2014 per il decennale, credo che se ne vedranno delle belle.

*Probabilmente mi immaginerete con le sembianze di Road runner o  perennemente in tutina nera e scarpette tecniche che corro per Milano...in realtà  non sono un cartoon e non corro se non metaforicamente!Tuttavia ho ereditato da mia nonna e da mia madre un passo a dir poco marziale...1 km in 8 minuti ;)

lunedì 11 febbraio 2013

NEVE, BOMBE e HEMP SPERIMENTAZIONI

Oggi è una di quelle giornate che erano state predette abbastanza problematiche e che hanno poi riservato ulteriori sorprese. La neve, dopo giornate di sole incredibile, è arrivata puntualmente come previsto, e qui a Milano siamo in una boule del neige, un'altra volta.E non vi nascondo che mi piacerebbe essere a casina a cucinare con sottofondo musicale ad hoc.Solo io eh?! Meteo a parte, oltre alle oramai quotidiane(e sempre più agghiaccianti e volgari) sparate del nano, è arrivata la notizia bomba delle dimissioni del Papa.Giuro, non ci avevo creduto.Ratzinger così preciso, tedesco, metodico, lascia il soglio pontificio? H 20 del 28.02 rimarremo senza Papa, sino a prossima rielezione(sperando che le altre di elezioni vadano per il verso giusto, nel frattempo.)Non nascondo che oltre all'incredulità e lo stupore, ho cominciato a farmi domande, perchè non è esattamente una robetta così ordinaria.Sebbene non abbia mai sentito così vicino questo Papa,ritenendolo un po' troppo "freddo", ho voluto leggere questa decisione come un gesto umano di persona  che riconosce i suoi limiti, prendendosi le responsabilità della sua scelta.Ho sempre visto Benedetto XVI come uno studioso, un amante della quiete, un teologo, un musicista; forse le tempeste vaticane e non, e gli affanni che lo scranno di Pietro comportano, non potevano essere retti a lungo da un uomo come lui(e adlla sua anzianità).Certo è che(forse erroneamente), ho visto più umanità oggi che negli anni precedenti.Auguro a quest'uomo di ritrovare la sua pace ed alla Chiesa di trovare un nuovo Pastore illuminato e lungimirante( che ne ha davvero bisogno). Forse ho affrontato la notizia in modo un po' sbrigativo e superficiale, avremo presto occasione per ritornare sul tema. Per il momento il positivo di questa faccenda è che forse offuscherà un po' il bombardamento mediatico a scopo politico, non se ne può più, sopratuttto perchè sento talmente tante ca...volate che, tutto il teatrino mi pare un insulto all'intelligenza umana, non so cosa ne pensiate voialtri...
Accantonando per un momento le patate bollenti, parliamo di cose più lievi, tipo il fatto che ieri, tra le 300 cose che ho fatto, c'è stata anche una toccata e fuga ad Identità Golose.Ho incastrato la cosa in maniera rocambolesca ma, ce l'ho fatta.E sono contenta di esserci andata perchè ho salutato qualche visino simpatico, ed ho ascoltato qualche bella testimonianza di rispetto.Stay tuned.
 Per quanto riguarda la mia cucina, ennesima cosina dall'archivio agli sgoccioli.Un dolce non troppo che mi sono inventata di sana pianta, utilizzando al 100% lo "scarto" rimasto dalla mia autoproduzione di tofu di canapa(che meditavo da tempo e che mi è piaciuto tantissimo!).Migliorabili i dolcini ma, davvero salutari, ed adatti agli amici celiaci :)



 QUADROTTI SARACENO& CANAPA all'ALBICOCCA

90 gr di okara di canapa
130 gr di farina di grano saraceno bio
200 gr di composta di frutta all'albicocca Rigoni

Niente di più semplice:impastare tutti gli ingredienti in maniera omogenea e splamare l'impasto uniformemente su una placca da forno ricoperta di carta.Cuocere sino ad asciugatira a 180° e tagliare a quadrotti.

Per chi fosse curioso:
HEMP FU

100 g di semi di canapa decorticati
1 l di acqua
2 cucchiai di succo di limone

Far bollire l'acqua in cui avrete precendentemente ammollato i semi e frullatela coi semi stessi alla massima velocità per 3 minuti.
Colate il tutto con un panno e quello che rimarrà sar la vostra hemp okara.
Fate ribollire il latte di canapa(buonissimo) ed aggiungeteci due cucchiai di cucco di limone sino a che non caglierà.Scolate tutto in una fuscella e lasciate riposare.Avrete il vostro buonissimo hemp tofu che potrete mangiare spalmato o come più vi aggrada(con cereali, pasta etc etc etc)
Guardate un po'....


mercoledì 6 febbraio 2013

QUALCOSA DALLA CUCINA, di TARDIVO MA NON TROPPO

Buongiorno a tutti, da una Milano meravigliosamente baciata dal sole;un sole che anche se hai arretrati di sonno inenarrabili, ti invita ad uscire dal letto ed affrontare sorridendo un nuovo giorno.
Vi ringrazio per i bei pensieri che mi avete lasciato nel post precedente, è bello sentirvi così vicini  epartecipi delle mie sensazioni!Uno dei più bei complimenti che mi avete fatto e che sto ricevendo in questo periodo è "esprimi energia positiva", e non avete idea di quanto ia bello sapere che chi ti sta accanto percepisce quello che coltivi interiormente e che desideri si espanda attorno a te.Sia chiaro, non sono sempre tutte rose e fiori da queste parti, non vorrei dare l'idea di una specie di Gastone...solo che, anche nei giorni storti, ricerco la felicità.Anzi, ho scelto la felicità, e quindi mi comporto di conseguenza, anche quando potrei fare il contrario.E' un esercizio non sempre facile ma che permette di trasformare l'energia e, credetemi, ne vale veramente la pena!
Chiuso questo discorso, che non sparirà da queste pagine, passiamo alla CUCINA.Strano vero?!Tra litigate con Blogger e vicissitudini varie si rivede qualcosa di commestibile non dolce...credo che la perturbazione in arrivo domani sia favorita anche da questo post, non credete?:)
Nulla di difficile, ovviamente, ma che mi ha fatto riassaporare un grande amore che avevo un po' dimenticato, che ho deciso di maritare con uno dei principi dell'inverno, il grano saraceno.E con quest'ultimo il pensiero corre anche a tutti gli amici celiaci, perchè questa pappa è anche per voi!Ah, ho deciso di aggiungere anche un tocco di mare, per dare ulteriore energia e nutrimenti al piatto :)
Vediamo se vi garba, pian piano tornerò a cose più serie ;)

GRANO SARACENO MANTECATO AL RADICCHIO TARDIVO INFORNATO e KOMBU 
70/80gr a testa di grano saraceno bio
due cespi di radicchio tardivo trevigiano
una striscetta di Kombu bio atlantica
una manciata di lievito alimentare in scaglie+farina di mandorle
sale
pepe
olio evo

Preparate innanzitutto un brodo di alga, facendo cuocere per una 15/0 minuti la kombu a pezzettini in due o tre tazze di acqua.
Tostate quindi il saraceno in una padella e, una volta pronto, cuocetelo ad assorbimento con il brodo di alga (alga compresa)e del sale, se volete.
Mondate il radicchio tagliatelo a metà e ponetelo in una pirofila;conditelo con un filo di olio, sale e pepe, copritelo con carta forno e cuocetelo o in microonde per una 15 minuti, oppure in forno normale per una ventina, sino a che sarà bello morbido(metodo cartoccio, insomma!).Una volta pronto il radicchio tagliatene la metà a pezzetti che andrete ad aggiungere al saraceno, che mantecherete con il mix lievito-mandorle ed un po' di olio.
A piacimento aggiungete del tamari.
A me è piaciuto un sacco!





venerdì 1 febbraio 2013

COINCIDENZA A CHI?Riflessioni sparse di pura vita

Ciao a tutti cari,
la latitanza è il mio forte in questo periodo ma, è ben giustificata.
Mi sono resa conto di avere le giornate tipo tetris, di avere il tempo libero troppo esiguo e  indemocraticamente ripartito nelle mie giornate, rispetto a tutte le cose che voglio fare!E non mi lamento se arrivo al venerdì bollita perchè scopro, imparo, agisco VIVO!
Mai coe in questo periodo che sto vivendo, sento di abracciare molte delle possibilità che uno ha ogni giorno, accogliendo imprevisti, sorprese, coincidenze...che poi, se le guardi bene sono porticine che celano altre infinite occasioni e possibilità.
Mi piace lasciarmi sorpendere dalla Vita e non lamentarmi se mi scombussola i piani rimescolando le carte, perchè molto spesso lo fa per reindirizzarti su una strada migliore, per aprirti gli occhi e riempirti le giornate ed il cuore di meraviglia.
Dobbiamo avere la disposizione per stupirci, per osservare, per essere più flessibili mentalmente, perchè si respira libertà vera in questo modo.
Capita per esempio che entri in libreria per fare un ordine e ti trovi casualmente alla presentazione di un libro che aderisce perfettamente alla situazione di quel giorno, alle tue riflessioni correnti, a quello che stai vivendo.Un libro che potrebbe essere una cartina tornasole della tua mente.E scopri diverse persone che la pensano come te e che non hanno timore di fermarsi a chiacchierare, scambiarsi opinioni, ridere e parlare in modo intelligente, senza conoscersi.
Di questa città mi piace il fatto che puoi agire liberamente nell'anonimato più totale ma che, inaspettatamente, puoi  ritrovarti con persone che non immaginavi e che senti sulla tua stessa lunghezza d'onda.Mi piace il ventaglio di possibilità che ho e che non sfrutto mai appieno per diversi motivi.
Questo post senza particolare motivo, capo e coda l'ho scritto per vincere il blocco dello scrittore che ha talmente tante cose da dire, che rimane muto.Ho tante idee, argomenti e ricomincerò a fotografare le pietanze.Ho scattato un'istantanea dei miei pensieri e l'ho condivisa con voi, pochi o tanti che siete, anche se non commentate.C'è un tempo per tutto.
Anche per strizzare l'occhiolino alle "coincidenze" e ringraziare chi ti ha dato la Vita.
Buon weekend
PS: congiuntamente a chi mi ha donato la vita, ringrazio anche le meravigliose persone che mi sono accanto  e che rendono questo cammino ancora più bello ed entusiasmante.Gli Amici e la famiglia sono qualcosa di indescrivibile e prezioso, vi amo.

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