venerdì 29 ottobre 2010

OGGI NO

Stavo per scrivere un post dei miei, un po' burloni...
Ma, sono stata bloccata da una notizia agghiacciante che mi ha gelato il sangue.
Non seguendo facebook non ne ero a conoscenza e, ringrazio di cuore chi mi ha reso partecipe.
Non mi capacito e forse non riuscirò certo a provare lo stesso dolore di una mamma...ma soffro con te amica e ti sono vicina.E dico una preghiera per la tua famiglia e per il tuo piccolo angelo.
Sara
Non lasciate commenti ma, a modo vostro, dite una preghiera.Grazie

martedì 26 ottobre 2010

RICETTE COL MONTEBORE:LA RICOTTA-Il Cake

Goooooood Morning foodblogger!Ho appena finito di leggere alcuni feedback sul Salone del Gusto di Torino, davvero un peccato non esserci andata!Spero di rimediare il prossimo anno, credo sia davvero un'esperienza con la E maiscola.Aggiungici poi tutta l'allegria contagiante(perfino via blog) delle varie Trilly, Lydia-dallo smalto-turbofigo etc etc etc, immaginatevi lo spasso.
Devo ammettere che il mio weekend non è stato dimesso, anzi...domenica altra puntata in una delle valli Alessandrine(val Curone) con annessa magnata (stile banchetto matrimoniale che, s evado avati così mi trasformo davvero in una SARAONA da infornare per Natale, vero Michi???!) in un ristorante slow food, con tanto di tartufo bianco e nero...Nonostante alla fine fossi ko, ed abbia richiesto l'amaro, ho magiato delle cose a dir poco divine!Sto lavorando su una ricetta e, spero di realizzarla, prima o poi.
Nel frattempo proseguo nel mio viaggio alla scoperta del Montebore.Ancora ricotta, sì ma quella buona buona di cui vi ho già parlato.L'avvento di questo eccellente prodotto è capitato a fagiolo, visto che mi ero appuntata una ricettina della socia, che mi aveva stuzzicato tantissimo.Ovviamente ci ho messo il mio zampino, modificandola un poco, secondo il mio gusto.Se non fosse stato per il balck out dell'elettrcità di qualche minuto(che ha un po' compromesso la lievitazione), sarebbe venuta perfetta.Già così ho ottenuto un cake buonissimo, morbido e stuzzicante che...ho gustato a distanza di tempo sapete?!No, non ho creato un highlander, quello avanzato l'ho affettato e congelato ;)Così mi ha salvato altra cena e deliziato due volte!
NOTA BENE:io l'ho servito con un'insalatina e con una crema di ricotta(ricotta lavorata a crema con un goccio di acqua) e mosto d'uva..SPETTACOLARE!
PA141877

CAKE "SOCIO" ALLA RICOTTA DI MONTEBORE E POMODORI SECCHI E NON

150 gr di pomodori freschi dell'orto
5 o 6 pomodori secchi
3 cucchiai di olio evo pugliese
200 gr di farina di frumento integrale
1 cucchiaio di origano secco sbriciolato
una manciata di erbe aromatiche fresche(maggiorana, timo, basilico)
1 cucchiaio di capperi raccolti e messi sotto sale da me medesima(sciacquati)
12 gr di lievito naturale (cremor tartaro già addizionato di bicarbonato)
100 gr di ricotta di Montebore

Ho seguito il metodo "muffin".Vale a dire...In una ciotola ho posto le farine ed il lievito.A parte ho frullato i pomodori freschi e secchi con i capperi e le erbe aromatiche(con un goccino di acqua eventualmente).Fatto ciò ho lavorato a crema la ricotta con l'olio ed il "passato di pomodori".Ho aggiunto gli ingredienti liquidi ai secchi, mescolando velocemente.Ho posto il tutto in uno stampo da cake in silicone, ed infornato a 180° per 20 min circa.
Sfornate, lasciate intiepidire e... a voi il giudizio!
PA141876

giovedì 21 ottobre 2010

RICETTE COL MONTEBORE: LA RICOTTA-La Pasta

Il cielo di Milano è così azzurro in questi giorni, che pare di essere alla fine di marzo e non a quella di ottobre...L'aria frizzantina è smorzata dal tepore del sole, che ancora riscalda, facendoci dimenticare temporaneamente gli imminenti rigori invernali(manco tanto, per la legge di Murphy nell'weekend è previsto cattivo tempo...Energia, voglia di fare, quasi quasi metto tra parentesi l'autonitudine :)
Quelche post fa vi raccontavo della mia domenica nella Val Borbera(sì quella in cui ho magnato come un orso e la pecora adottata manco l'ho vista...) e degli splendidi formaggi Montebore di vacca, pecora e vacca o solo pecora, che ci siamo portati a casa.Nel pacco c'erano diverse varietà che, spero di presentarvi poco a poco.Partiamo dal prodotto con più breve scadenza che, possibilmente, va mangiato freschissimo.Devo ammettere che, se assaggi un prodott artigianale come quello, ti viene da non comprare più nulla al super!Quel sapore schietto, quella consistenza..davvero unici!Saranno la genuinità ed il particolare sapore conferito dal latte misto ovino e bovino, si dà il caso che quella ricotta ce la siamo proprio goduta!Eccola in tutto il suo candido splendore...
PA111866
Il fidanza aveva voglia di pasta e, la mia memoria è corsa veloce ad un piatto gustato 3 anni fa al Testaccio, a seguito del quale pubblicai una ricetta collegata.
Felice non ci ha traditi nemmeno questa volta, vi consiglio proprio di seguirmi, se avete una buona ricotta tra le mani!

LINGUINE ALLA FELICE my way
linguine Garofalo
Basilico, timo, maggiorana, rosmarino, salvia ed origano tritati(o secchi come l'origano per me) in abbondanza.
Pomodorini Pachino
Olio e.v.o.
Fleur de sel de Guerande
Pecorino(da me omesso per esaltare il particolare gusto della ricotta)

Un paio d'ore prima di cuocere la pasta mettete in una ciotolina le erbe aromatiche lavate&tritate con abbondante olio evo, sale, pepe e pomodorini tagliati in 4, e lasciate marinare.
Due ore dopo, mentre la pasta cuoce, prendete un bello spicchio rdi ricotta e lavoratelo a crema con un po' di acqua di cottura della pasta ed aggiungetela alla marinatura, amalgamando per bene.
Cotta la pasta, scolatela per bene e conditela col sugo realizzato, tirandola per bene.A mio parere era perfetta così, il pecorino avrebbe "ucciso" dal particolare sapore di quella ricotta.
PA111869
PS:terminata la pasta avrete una scarpetta da paura, pure nella ciotolina!!!!

lunedì 18 ottobre 2010

AUTUNNITUDINE

Cari lettori, anche a Milano questo weekend l'autunno si è manifestato con la sua arietta freddina e la pioggia.Un tempo che, personalmente, mi invita a coprirmi per bene, rintanarmi in casa, coccolarmi con qualcosa di confortante.Un tempo che ti fa riscoprire quanto sia piacevole trascorrere un serata di chiacchiere scoprendo un ristorante nuovo con amici preziosi come la Michi, passare la domenica a casa di amici lontani, coccolando una piccina dalla pelle di pesca e bella come un bocciol di rosa(oltre che buona), o fare una sontuosa merenda nel mio tempio del cioccolato preferito(fa niente se al temine della suddetta avrei preso ancora un cono gigante al cioccolato coperto di cioccolato fuso...).L'autunnitudine è una sorta di feeling malinconico che mi prende in questa stagione di passaggio, mi induce al letargo ed alla ricerca di situazioni che facciano sentire protetta e coccolata.Una sorta di regressione infantile che, possiamo permetterci anche noi adulti.
L'autunnitudine mi fa venire voglia di accendere il forno e di consumare cose calde, di rallentare per godermi la sera nell'intimità della mia casa, anche affondando le mani nell'impasto del pane settimanale(che via via migliora insime alla pasta madre non più ibernata).
Per non sprecare energia inutile, quest'anno ho deciso di accendere il forno una volta alla settimana(salvo casi eccezionali) e fare un'unica infornata a catena, al fine di realizzare una cucina il più eco possibile.Magari si passa la serata a spadellare ma, ne vale davvero la pena.Basta programmarsi solo un po'.
In una delle mie infornate ho realizzato una delle mie ricette "spontanee", suggerite cioè dall'istinto e dal palato.Un alimento neutro(che a me piace molto ma che molti assimilano alla"plastica") è stato trasformato in qualcosa di goloso e stuzzicante, con quel croccatino che...è assolutamente da rifare.
Un modo diverso di mangiare legumi, stimolare il palato rimanendo leggeri.
Vediamo se piace anche a voi

CUBOTTI DI TOFU MARINATO&"TARAGNATO"AL FORNO
1 panetto di tofu
3 cucchiai di tamari
una manciata di farina per polenta taragna
pangrattato
1 cucchiaione abbondante di semi di sesamo
sale(eventuale)
olio evo

La sera precedente mettete a marinare il tofu, ridotoo a cubotti con il tamari ed un po' di acqua.La sera successiva ponete in un piatto fondo la farina di polenta, il pangrattato ed il sesamo, miscelandoli.Scolate quindi il tofu e ripassatelo nella miscelaper bene, per una sorta di panatura.Prendete una pirofolina oliata e poneteci i cubotti panati.irrorate con un filo di olio evo, mescolate, ed infornate un 20 min a 181°, facendo gratinare alla fine.
Assaggiate e servite, eventualmente salando un po' i cubotti.
Accompagnato da un cereale e da un po' di verdura, costituisce un ottimo pasto.
P9281861

mercoledì 13 ottobre 2010

SOLIDARIETA' e PREVENZIONE

Bun pomeriggio a tutti!Felice di non essere stata lapidata per la mia "maternità" snaturata(vs la mia pecorella, meglio specificare va'..), oggi niente ricette ma due segnalazioni importanti.Che ci riguardano tutti più o meno da vicino.
Date uno sguardo ai due bannerini qui in alto a sinistra.
Avrete già sicuramente letto in molti altri blog di queste due campagne ma, volevo essere anch'io portavoce di quelli che, a mio parere, sono messaggi importantissimi.
SOLIDARIETA'
SI suppone che, in quanto esseri umani, la natura ci abbia dotato di sensibilità(più o meno sviluppata).Purtroppo ravviso troppo spesso INDIFFERENZA nelle persone, nei confronti dei simili e non solo.
E' vero che IO da solo non posso far molto ma, se questio IO diventano tanti pure le montagne possiamo smuovere!
E' vero che anche in Italia siamo pieni di problemi sino alle orecchie e che l'Africa è lontana(manco tanto visto che ci andiamo in vacanza ed abbiamo moltissimi africani in città..) ma, loro sono nostri fratelli e non possono essere abbandonati nella noncuranza di chi sta bene.
E' vero che c'è la crisi etc etc ma, spesso spendiamo soldi per stupidaggini o amenità(tipo caffè, ed un sms di 2€ a noi non cambia la vita, a qualcuno la può migliorare.
Pensiamo anche che ci sono persone che VOLONTARIAMENTE e GRATUITAMENTE offrono e spendono la loro professionalità ed il loro tempo in luoghi disperati e derelitti di questa Terra.Non lasciamoli soli.
Per queste e per altre moltissime buone ragioni apriamo gli occhi ed il cuore a EMERGENCY per l'ampliamento di un ospedale in Sierra Leone e mandiamo un sms come indicato qui o nel bannerino.
Per Natale poi( sì io ho già l'orticaria a pensarci ma, se si tratta di sensibilizzazione va bene), magari, compriamo bigliettini solidali.

PREVENZIONE
Spesso, finchè le cose non ci toccano personalmente, non ce ne curiamo.Purtroppo nella vita può accadere di tutto e, spesso, accade che qualcuno di nostra conoscenza o prossimo ne sia colpito.
Personalmente ho avuto diversi casi in famiglia e, ho visto davvero tanta sofferenza, lunghe agonie e tanto dolore(che ho provato anche da piccola per questo).Penso poi a tutte le persone malate e mi dico che si è fortunati se la salute ci assiste.
Ma la vita è imprevedibile.E noi non possiamo decidere interamente del nostro destino.Ho visto salutisti morire di cancro ma, questo non giustifica una vita dissoluta.
ADOTTIAMO uno STILE DI VITA SANO ed SFRUTTIAMO le MISURE di PREVENZIONE a nostra disposizione!
Ho conosciuto diverse donne che il ginecologo non l'avevano mai visto in vita loro...è possibile?Purtroppo sì,a nche se stentavo a crederlo.
Ragazze, donne, una visita annuale con un semplice test, oltre a tranquillizzarci, ci permettono di avere sempre sotto controllo la nostra salute, per intervenire per tempo eventualmente.
Per il pubblico indistinto, invece, ci sono moltissimi altri check up o test preventivi..FATELI!
In questo caso il focus è sulla campagna del nastro rosa, promossa dalla LILT, dedicata alle donne.Qui trovate tutte le informazioni. DAL CANCRO SI PUO' GUARIRE!
Non voglio tediarvi ulteriormente e concludo dicendo "voletevi bene" e passate parola.
Grazie
Sara

lunedì 11 ottobre 2010

VERDURE ULTIMA CHIAMATA

Buongiorno a tutti!
Spero abbiate trascorso un weekend almeno paicevole quanto il mio.Fatto di sano cazzeggio(si può dire?!), yoga, passeggiate, magnate...E qui casca l'asino.Vi ricordate quando in luglio vi dissi che avevo adottato una pecora?Ecco questa domenica siamo andati nell'agriturismo/caseificio in quei di Mongiardino Ligure(AL),a ritirare i pacco dei prodotti favolosi(vi cuccherete qualche ricetta con formaggi Montebore..) e ad assaggiare la succulenta e deliziosa cucina della Signora Agata.Prodotti bio, a km zero.Pane e focacce fatte in casa con olio di taggiasche.Per chi ama la carne, tutta di produzione locale tra cui quella di maiali di cinta senese che scorazzavano nei campi limitrofi.Metteteci poi una signora simpaticissima , bravissima, che non concepisce altra cucina ad di fuori di quella basata su stagionalità, biologico e territorialità...Aggiungeteci da personale accogliente, schietto e davvero simpatico che vi codurrà attraverso questo viaggio nei sapori della Val Borbera...Ecco uscirete da questo tempio dello Slow food(sono affiliati a loro ed anche a Terra Madre) appagati, felici, satolli e con le papille gustative in festa.
Last but not the least:Milano non è esattamente dietro l'angolo ma, si raggiunge facilmente tramite la Genova Serravalle, con uscita Vignole Borbera, per proseguire poi lungo stradine che vi regaleranno scorci a dir poco incantevoli!Paesini minuscoli abbarbicati, rocce scolpite, torrenti e gole...uno spettacolo per noi colorato gentilmente di colori dell'autunno.
Qualcuno mi chiederà"e la pecora, l'hai vista"?Hem..genitrice sciagurata sono ma, avendo finito di pranzare all'ora di merenda non avevamo tempo di spostarci nel luogo dove c'è l'allevamento delle pecorelle...Mi sono ripromessa di tornarvici!Non lapidatemi e non tacciatemi come un'epicurea tutta chiacchiere e distintivo please!
Questa esperienza bellissima mi ha lasciato una bellissima impressione, oltre alla puzza di formaggio in macchina...hihihihi.
Quindi ragazzuoli,andateci, ne vale davvero la pena!
Giusto per iniziarela settimana in leggerezza, dopo la magnata di ieri, vi propongo un contorno che nella mia testa voleva essere originariamente una ratatouille ma che, all'atto pratico si è rivelata una semplice padellatta( la ratatouille è un filo più laboriosa).Banale?Sì, se non fosse che ho usato le ultime verdure dell'orto di papà, la passata fatta dalla mamma, ed ho cucinato nella cucina parco-giochi di mia mamma:D
E con questa credo saluterò definitivamente i frutti dell'estate...magari vedrete ancora qualche pomodoro che mi fornisce papà...
Vabbè, buona settimana!

PADELLATA DI VERDURE AL FORNO
3 o 4 melanzane dell'orto
2 zucchine
2 pomodori cuore di bue dell'orto
1 vasetto di passata di pomodoro al basilico, fatta da mamma
olio evo
sale
origano
basilico

Mondate le verdure.Affettatele a rondelle.Fate spurgare le melanzane per qualche ora spolverizzandole con del sale.Passato il tempo tamponate la superficie delle suddette con uno strofinaccio o della carta.Accendete il forno a 180°.Prendete una pirofila, ungetela leggermente e copritene il fondo con la passata.Quindi, sormontatela con le rondelle di verdure, ordinatamente.Salate le verdure, irroratele con olio evo, origano e basilico.Cuocete in forno per 20 min circa, sini a quando le verdure saranno leggermente bruciacchiate.
Servite impiattando prima le verdure che, irrorerete poi con la salsa di pomodoro.
PA041864

giovedì 7 ottobre 2010

CONFIT!

Buongiorno!Nonostante non abbia ancora capito che cosa intenda fare il tempo oggi a Milano(al momento è grigio nebbia, non so se rendo..), sono contenta.Contenta perchè l'weekend è alle porte, e perchè riusciremo a festeggiare il comple del babbo tutti insieme :)So che può apparire insignificante ma, per me è una cosa bellissima vedere riunita la famiglia!
Senza tanti preamboli, la ricetta di oggi me la sono inventata di sana pianta(tanto per cambiare), se proprio vogliamo chiamarla ricetta.Io la definirei più composizione.
In ogni caso la fantasia questa volta ha attinto dalle scorte che avevo da parte.Quell'aromatico limone confit che serbavo sotto sale e rosmarino, e quella salsa di prezzemolo che avevo preparato un mesetto fa e poi stipato in freezer, mi sono parsi perfetti da far sposare con la delicatezza del pesce.Equilibrio perfetto, e gusto seducente di sapori puri.
E, sebbene abbiatentato di fare la raffinata, alla fine ho ceduto alla poco elegante scarpetta...Ma sapeste che guduria...

ROTOLINI DI PLATESSA CON LIMONE CONFIT E SALSA AL PREZZEMOLO

filetti di platessa(o altro pesce bianco)
qualche fetta di limone confit(v link sopra)
un vasetto di salsa di prezzemolo(v link sopra)

Prendete i filetti di pesce e divideteli a metà(se sono grandi) per ottenete delle "striscioline".Togliete dal sale le fette di limone e sciacquatele sotto acqua corrente abbondante.Tagliatele ed adagiatele sulle strisce di pesce quindi, arrotolatele a mo di involtino.
Ponete delicatamente gli involtini in una vaporiera e fate cuocere 10 minuti circa(dipende dal pesce).
Impiattate ponendo sui rotolini la salsa al prezzemolo.

P9301852

martedì 5 ottobre 2010

FUNGHI!DAL GIAPPONE....

Buon pomeriggio-uggioso a tutti!!!Scusate l'assonanza gratuita ma, a Milàn l'è cusì!
Si sta preparando l'ennesimo diluvio, ed io accendo il forno, tiè.
Dopo un we lungo decisamente coccoloso a casa dei miei(sì ho fatto la figlia per un po' dopo tanto tempo..che bello!!!, sento ancora addosso il calore che il tempo trascorso in famiglia ti lascia.Una sensazione bella, rincuorante e,a nche da grandi, se ne ha sempre bisogno no?
Ed è in questo mood che s'inserisce perfettamente il piatto di oggi, nato da una mia idea di cucinare l'amaranto e farlo mangiare anche al mio ragazzo(che in forma di zuppa non avrebbe mai assaggiato) visto il suo alto valore nutrizionale.Mettici che hai voglia di funghi e la tua cara Amica Michi ti ha portato dal Giappone un pacco delle meraviglie, nel quale c'erano dei FA-VO-LO-SI shiitake( da me prima sempre e solo utilizzati nelle zuppe)... la cena è stata cotta e mangiata con grandissima soddisfazione!Peccato non ne sia avanzato nemmeno un cucchiaino...
Se non avete questo tipo di fungo dalle molteplici proprietà, usate pure porcini(buttali via!)o dei finferli..secondo me iene buonissimo!

AMARANTOTTO ZAFFERANO e SHIITAKE

180 gr di amaranto
6 funghi shiitake secchi
1 bustina di zafferano
1 litro(come sempre abbondo) di brodo fatto con acqua di ammolo dei finghi, acqua corrente e dado vegetale casalingo
aglio
prezzemolo
1 cucchiaione di farina per polenta taragna istantanea
sale eventuale

Ammollate i funghi in acqua per una ventina di minuti.Scolateli e non gettate l'acqua di ammollo ma, addizionatela di acqua corrente e dado vegetale casalingo, per fare il brodo.Mentre il brodo vien pronto, in una wok unta d'olio evo fate rosolare i funghi con aglio e prezzemolo per un po'(io vado ad occhio).Aggiungete quindi l'amaranto e fatelo tostare assieme ai funghi(come si fa col riso) quindi, aggiungete piano piano il brodo per portarlo a cottura(circa 15/20 min.Cinque minuti prima del termine della cottura, aggiungete lo zafferano sciolto in poco brodo mescolando, e la farina per taragna, con altro brodo, sino a che il tutto sarà cotto.
Impiattate e gustate!
P9151856

LinkWithin

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...